Cannabis Light: dove comprarla online

Comprare cannabis light sul Marijuana Shop di JustBob

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Cannabis light: dove comprarla online

Cannabis Light Italia

E’ senza ombra di dubbio uno degli argomenti che sta spaccando in due l’opinione pubblica.
La

cannabis light

sta assumendo sempre più valore e notorietà nelle prime pagine dei quotidiani italiani e non solo.
I motivi sono davvero molteplici, l’ultima impennata sulla tematica è da ricondurre sicuramente all’ultima sentenza della Cassazione.
Ma quali sono le novità in merito?
Di fatto è vietata la commercializzazione della

cannabis light 

al pubblico se quest’ultima contiene effettivamente

efficacia drogante.

Ma come si misura tale valore? Come si fa a definire una genetica di

marijuana legale

rispetto ad un’altra?
A spostare gli equilibri, in tal senso, è il fattore di

THC

presente nel lotto di canapa sativa.
Quest’ultimo infatti non deve superare assolutamente lo 0,2%.
Per questo abbiamo la risposta che fa al caso vostro.

Dove comprare cannabis light in Italia

?
Semplice, sul

Marijuana shop

di JustBob.
Ogni qualità di cannabis light presente sul nostro catalogo rispecchia infatti quelli che sono i limiti imposti dalla legge.
Selezioniamo inoltre le migliori genetiche provenienti da tutta Europa, purché rispettino determinati parametri.
Scegliamo dunque accuratamente le migliori infiorescenze di canapa sativa che possiedono altissime percentuali di

CBD

.
Quest’ultimo valore, non avendo alcun effetto psicotropo, non presenta alcuna limitazione!
In questo modo chi desidera acquistare cannabis light può farlo in maniera assolutamente legale.
Il nostro scopo fin dal principio è stato quello di rendere soddisfatti del nostro prodotto i clienti: garantire solo il meglio della Cannabis Light Italia ad un prezzo accessibile a tutti!

Cannabis Light Shop in Italia: quali sono i vantaggi?

Mentre in Europa, e più in generale, in tutto il mondo si muovono passi da gigante sul tema della marijuana legale, in Italia c’è qualche impedimento in più.
Ma quali sono i veri e propri vantaggi di acquistare

cannabis light online

?
I benefici nel diventare un cliente del marijuana shop di JustBob, sono davvero innumerevoli.
Da oggi infatti reperire prodotti di assoluta qualità è estremamente semplice.
Il primo aspetto da non sottovalutare assolutamente è la comodità.
Immaginate di essere comodamente seduti sul vostro divano e poter effettuare un ordine da casa.
In pochi minuti vi sarà recapitata la vostra cannabis, oppure il vostro olio CBD preferito.
Il tutto senza alcun tipo di rischio o interferenza!
Dopo aver però discusso della qualità garantita e della spedizione rapida, focalizziamoci su altri due dettagli che fanno tutta la differenza di questo mondo.
Il pacco risulterà completamente anonimo.
Questo vi garantirà dunque tranquillità e privacy, nessuno al di fuori di voi, potrà mai conoscere il contenuto della vostra spedizione.
Spedizione gratuita per tutti gli ordini che superano i 60 euro!
Se vuoi rimanere sempre aggiornato sulle offerte dedicate, iscriviti alla nostra newsletter per ottenere sconti dedicati e gli ultimi aggiornamenti sui prodotti disponibili!

Tutti i numeri della Cannabis Light in Italia: prezzo e curiosità

Per un attimo prendiamo il mappamondo e dagli States, spostiamoci e poniamo la nostra attenzione, con tanto di lente d’ingrandimento, all’Italia.
Quali sono i numeri che ha registrato il settore della Cannabis Light nel nostro Belpaese?
Quale la domanda da parte dei consumatori e gli incassi registrati da questo nuovo business?
La prima curiosità della quale davvero in pochissimi sono a conoscenza, vi lascerà letteralmente a bocca aperta.
Anno domini 1993.
19 milioni di italiani votarono un referendum che stabiliva come l’utilizzo di cannabis non fosse considerato un crimine.
Eppure la realtà di questi giorni è leggermente differente da quanto ha sancito il popolo italiano.
Ma al di là di quella che è la storia della marijuana, per un attimo soffermiamoci su quelli che sono dati incontrovertibili e dunque incontestabili.
Da quando in Italia hanno aperto diversi

cannabis light shop

si è registrato un calo tra i 90 ed 170 milioni di euro di incassi per le organizzazioni di criminalità organizzata.
Questo perché molti consumatori preferiscono acquistare un prodotto più sicuro e sottoposto a maggiori controlli e soprattutto in maniera assolutamente legale, anziché affidarsi come in passato ad un pusher nelle piazze di spaccio.
In definitiva, cannabis lightmarijuana illegale, pur essendo due prodotti completamente differenti hanno creato un effetto di sostituzione molto interessante.
Infatti in Italia è possibile commercializzare solo prodotti che non superano lo 0,2% di THC, mentre le sostanze illegali si attestano intorno a percentuali che variano dal 10,8% fino a raggiungere vette del 22%.
Un dato che dunque fa comprendere fino in fondo la diversità del prodotto finale e sfata diversi miti.
In Europa, secondo il recente studio pubblicato sull’European Economic Review, la marijuana resta la sostanza più popolare nel vecchio continente.
Circa il 7% della popolazione ne fa uso, dunque all’incirca 23,5 milioni di persone.
Se invece allarghiamo il raggio d’azione a tutto il mondo, ovviamente, i numeri aumentano a dismisura.
Sono infatti 147 i milioni di consumatori di cannabis.
Ed anche in Italia teniamo il passo. Basti considerare che il 19% dei nostri giovani connazionali ha ammesso il suo utilizzo nel 2016.
Altre cifre da non sottovalutare sono quelle che riguardano l’apertura dei cannabis shop.
Si sono ridotti sensibilmente il numero di confische di merce illegale: una diminuzione percentuale del 14% mensile.
Percentuale che aumenta fino al 33% per quanto riguarda il numero di piante di cannabis coltivate illegalmente, l’8% invece per l’hashish.
Statistiche interessanti post normativa gravitano anche intorno ai detenuti.
Gli arresti sono diminuiti del 3%, con stranieri e minori maggiormente interessati.
Se negli USA nel 2018 c’è stata una crescita di posti di lavoro fino al 44% inerenti al mondo della marijuana legale, l’Italia in questo senso inizia a compiere i suoi primi step.
Dal 2005 al 2018 i marijuana shop fisici sono aumentati dagli iniziali 100 ai circa 460 attuali presenti sul territorio.
I guadagni nel mondo del CBD nel 2018, secondo le ricerche di mercato di Fortin, si attestano intono ai 44 milioni di euro.
Numeri che, ovviamente, sono in totale ascesa per i prossimi anni.
Inoltre in Italia è nata l’AICAL, l’Associazione Italiana Cannabis Light che conta oltre 2000 punti vendita ed un fatturato che supera i 6,5 milioni di euro.
Insomma cifre che promettono una crescita di un business che affonda le sue radici in Svizzera.
E’ proprio in questa nazione che nel 2008 nasce il termine Cannabis Light.
Da più di un decennio dunque si è dato vita ad un nuovo giro d’affari che soprattutto negli ultimi anni ha visto la nascita di una grande competizione.
Concorrenza ferrata che, d’altro canto ha favorito un calo notevole dei prezzi, per la gioia dei consumatori.
La sostanziale differenza tra le due qualità, italiana e svizzera, è quella riguardante il valore di THC.
Il limite imposto dallo stato svizzero infatti si attesta intorno all’1%.

Cannabis JustBob: da Haze a Skunk ed i migliori hashish

Dopo aver dato (letteralmente!) i numeri, approfondiamo quella che è la nostra offerta per i nostri clienti affezionati e più in generale per tutti gli appassionati del mondo CBD.
Ovviamente ogni prodotto presente sul nostro Marijuana Shop è a norma di legge.
Ciò dunque significa che ogni lotto, ogni genetica di cannabis light, così come l’olio di cannabis rispettano quelli che sono i limiti di THC da non superare.
Quali sono i nostri punti di forza?
Se precedentemente vi abbiamo parlato della provenienza delle infiorescenze di canapa sativa, adesso ci soffermeremo su quelle che sono le tecniche che utilizziamo al fine di ottenere un prodotto di assoluta qualità.
Le colture di piante di cannabis light avvengono in ambienti studiati ad hoc dai migliori esperti della filiera agroalimentare europea.
Le coltivazioni indoor consentono dunque la ricreazione ideale dell’habitat naturale per la foglia di marijuana.
Si utilizzano inoltre le tecnologie ed i macchinari più moderni, per restare sempre aggiornati ed al passo con quelle che sono le nuove procedure e metodologie.
Inoltre ogni qualità è rigorosamente NO OGM: non viene utilizzato nessun tipo di fertilizzante o metallo.
Un’altra caratteristica che ci distingue in questo settore è l’ampia gamma di prodotti disponibili.cannabis-lightPossiamo infatti vantare un’ampia scelta di cannabis light che va incontro a tutti quelli che sono i gusti, le esigenze e le richieste del consumatore finale.
Garantiamo qualità che abbracciano a 360 gradi tutto il mondo della marijuana.
Dalla famigerata Haze, alle Skunk e per non farci mancare proprio nulla, i tipi di hashish più pregiati.
Dunque è possibile poter gustare la

California Haze

ed accarezzare il sogno a stelle e strisce. Al contempo si può scegliere qualcosa di più tropicale, con sentori decisamente fruttati come la

Mango Haze

.
Se invece si predilige qualcosa di più pregiato, allora è il caso di fare scalo in Marocco per il

Burbuka

o raggiungere le vette dell’Himalaya per provare il

Charas

.
Insomma c’è n’è davvero per tutti, senza esclusione alcuna!
E la notizia positiva è che ogni genetica varia per quelle che sono le sue caratteristiche principali.
Ognuna possiede una colorazione specifica, un sapore unico ed un retrogusto davvero particolare.
A variare, ovviamente, è anche il valore di CBD che determina molti di questi aspetti.

La storia della Cannabis Light

Gli uomini hanno conosciuto gli effetti della marijuana all’incirca 2500 anni fa.
Lo rivela lo studio effettuato da Science Advance.
Nel cimitero Jirkanzal, situato nel sito archeologico asiatico presso la catena montuosa del Pamir, sono stati analizzati dei composti chimici ancora presenti tutt’oggi in bruciatori di incenso.
Ed i risultati sono stati più che sorprendenti: le piante di cannabis possedevano infatti livelli e valori di THC davvero elevati.
Una cosa appare chiarissima: le origini dell’utilizzo della

canapa

sono intrinsechi nella cultura e nella tradizione dell’Asia, per poi diffondersi a macchia d’olio in tutto il mondo.
Un aspetto con più zone d’ombra invece è rappresentato dall’uso che ne facevano.
La scoperta, in questo senso, è che il fumo della marijuana era impiegata nei riti religiosi, forse per cercare un contatto con gli Dei oppure i propri antenati scomparsi.
Ma la conoscenza in campo medico era già una pratica avviata.
Anche nel terapeutico e della medicina tradizionale, molti passi in avanti si sono compiuti grazie alla cannabis.
Pensate, ad esempio, che in cinese l’etimologia dell’ideogramma anestesia significa appunto cannabis.
Nel continente asiatico infatti si applicavano le proprietà di questa pianta in campo medicinale fin dal 2700 a.C!
Per cavalcare l’onda della lingua, inoltre, marijuanacannabiscanapa sono di fatto la stessa pianta.
La parola marijuana è originaria del Messico ma negli anni del Proibizionismo ha subito delle variazioni, per distinguere i vari casi.
Con il termine marijuana infatti si è soliti indicare tutte quelle genetiche che sono ricchissime di THC e dunque da considerarsi illegali, perché possiedono il principio attivo psicotropo.
Con canapa invece il più delle volte ci si riferisce alle piante utilizzate per scopri ricreative e con cannabis invece quelle destinate a scopo industriale.
Proseguendo il nostro viaggio nella storia è inevitabile incappare in qualcosa di molto simile ad un paradosso.
Sapevate che nel passato

coltivare cannabis light

era obbligatorio?
Esatto, avete capito proprio bene!
Anche se leggere una notizia del genere ai giorni d’oggi sembra essere una provocazione, nel XVIII secolo invece era una consuetudine.
Una legge vigente, ovviamente, negli Stati Uniti.
I proprietari terrieri infatti erano obbligati ad utilizzare parte del loro terreno per la coltivazione di canapa.
Questo perché in quegli anni la cannabis veniva considerata una materia prima di estrema importanza e di sorprendente duttilità.
Un certo scienziato ed architetto americano, nonché terzo presidente nella storia degli USA, Thomas Jefferson la definì “essenziale al benessere e alla protezione del paese”.
Restando in tema di presidenti a stelle e strisce, anche George Washington da buon imprenditore agrario era entusiasta degli innumerevoli punti di forza della marijuana.
Due punti di vista che nonostante il tempo ormai lontano, sono stati davvero lungimiranti.
Pensate che nel 1937, uno degli imprenditori americani più importanti della storia come Henry Ford, presentò il primo prototipo di automobile del futuro.
Una vettura costruita completamente con le fibre naturali ottenute da piante come canapa, lino paglia ed alimentata esclusivamente con etanolo di canapa.
Prototipo che però non vedrà mai la luce e non percorrerà mai kilometri su strada, perché a distanza di pochi anni la cannabis divenne illegale.
Una di quelle invenzioni che possono essere definite rivoluzionarie e che avrebbero di certo aiutato la nostra Terra.
Da alcuni studi effettuati se la cannabis non fosse stata vietata, il pianeta adesso sarebbe di gran lunga meno inquinato.
Tutti i materiali che vengono infatti prodotti attualmente con il petrolio, su tutti la plastica, in passato venivano realizzati con la pianta di canapa.
Tra gli innumerevoli aspetti positivi infatti la marijuana è al 100% bio-degrabile ed eco-sostenibile.
Musica per le orecchie di tutti gli ambientalisti e per la piccola attivista Greta Thunberg.
Ma le curiosità su questo argomento non terminano di certo qui: la marijuana ha segnato la storia di altri settori.
Nel campo dell’abbigliamento, ad esempio, nella seconda metà del 1900 i primi jeans Levi’s dedicati ai lavoratori vennero realizzati esclusivamente con tasche in canapa.
Era infatti l’unico materiale a riuscire a reggere il peso delle pepite d’oro.
Se invece volgiamo prendere in considerazione invece i numeri registrati da questo nuovo business, le cifre sono letteralmente da capogiro.
Questo mercato infatti solo nell’anno 2017 ha registrato un incasso di 4,7 miliardi di tasse.
Di fatto al momento il mercato della cannabis light è la prima industria a creare nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti d’America.
Oltre 200 mila i posti di lavoro fissi creati e garantiti grazie a questa nuova e sempre più esigente domanda!

Gli studi sulla Cannabis Light

Una delle prime ricerche che ha preso in disamina gli effetti della Marijuana su vari campi e settori inizio nell’ormai lontano 1938.
A commissionare e promuovere questo approfondimento fu l’allora sindaco di New York, Fiorello La Guardia.
Un gruppo di esperti scienziati specializzati in psichiatria, sociologia e medicina interna dell’Accademia di Medicina della Grande Mela hanno studiato quelli che sono gli effetti sociali, psichiatrici e medici.
I risultati ottenuti sono il frutto del Rapporto La Guardia, che vide la luce nel 1944.
Tra le “scoperte” di maggiore impatto di tale ricerca è che il fumo di cannabis non creasse in alcun modo dipendenza.
Di fatto fu sdoganata per la prima volta che la marijuana fosse una droga pesante.
Tra le altre conclusioni di rilievo c’era la smentita netta sulla teoria del passaggio.
L’uso della Cannabis non era in alcun modo conducibile alla dipendenza di droghe pesanti come l’eroina o la morfina e neppure determinante nel compiere fatti criminali.
Anzi, tra i benefici, veniva evidenziato come la

cannabis terapeutica

potesse addirittura essere molto efficace per combattere le dipendenze da alcool ed eroina.
Anche se ai giorni d’oggi tutto questo è verità comprovata, ai suoi tempi questo studio alzò un vero e proprio polverone con tanto di conseguenze non indifferenti.
Quello della Cannabis terapeutica resta ancora oggi un tema molto aperto.
In Italia nonostante la marijuana legale rappresenta ancora motivo di discussione e battaglia per il ministro degli Interni, Matteo Salvini, l’utilizzo come farmaco è legale già dal 2006.
La produzione viene svolta esclusivamente nello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze da ormai 3 anni.
La distribuzione è invece possibile unicamente alle farmacie, solo dopo aver presentato una prescrizione medica non ripetibile.
Questo passo in avanti è stato compiuto perché è ormai acclarato come la cannabis terapeutica allievi il dolore di pazienti affetti da malattie gravi.
Stessa apertura sta avvenendo proprio in questi giorni anche in Francia.
Il senato francese lo scorso 28 maggio ha infatti dato il suo assenso alla sperimentazione.
Quest’ultima avrà una durata biennale e potrebbe, stando alle ultime statistiche, essere utile ad 1 milione di francesi.
L’utilizzo sarà limitato solo ad alcune patologie quali il cancro, epilessia e sclerosi multipla.
Prima di entrare in vigore bisogna attendere l’approvazione del Ministero della Salute.
Ciò nonostante già in diversi territori è stato richiesto il permesso alla coltivazione di cannabis.
Ma secondo il capo del Comitato di questa iniziativa, almeno inizialmente bisognerà importare prodotti farmaceutici da nazioni che già utilizzano da diversi anni la cannabis medica, fino a quando anche la Francia non istituirà una catena propria.