Anche Malta ha legalizzato il consumo ricreativo di cannabis: ecco cos’è successo

Malta legalizza la cannabis per uso ricreativo

Modificato il: 09/08/2023

I maggiorenni possono detenere per il consumo personale fino a 7 grammi, coltivare fino a 4 piante per uso domestico e acquistare piccole quantità da rivenditori autorizzati.

Il primo paese del mondo ad aver legalizzato è l’Uruguay dove la cannabis è legale dal 2014. Dopo il paese sudamericano diversi altri Stati hanno intrapreso questa strada, legalizzando l’uso ricreativo della cannabis, ad esempio, diversi Stati americani, il Canada, la Georgia, il Messico, il Sudafrica e la Thailandia.

A questa lunga lista si è aggiunta nel dicembre 2021 Malta, che è stato il primo paese europeo a legalizzare la cannabis per uso ricreativo.

In questo articolo esaminiamo l’Avviso Legale n. 478 del 2021, che ha dato vita all’Autorità per l’uso responsabile della cannabis, per comprenderne le principali novità.

Leggi anche: Tutto quello che devi sapere sul trimming (potatura) della cannabis

La legge maltese sull’uso responsabile della cannabis

La legge maltese sull'uso della cannabis

Robert Abela, Primo ministro di Malta, nel presentare questa importante riforma in Parlamento aveva affermato che la legalizzazione della cannabis avrebbe ridotto significativamente la domanda del mercato nero di canapa o sostanze derivate come hashish.

Al contempo, la legalizzazione avrebbe portato i consumatori ad avviare “un percorso sicuro e regolarizzato per ottenerla”, secondo Owen Bonnici, il ministro delle Riforme.

A un anno esatto dall’entrata in vigore della riforma, è ancora troppo presto per verificarne gli effetti sulla popolazione, ma gli studi condotti nei paesi dove la legalizzazione è già avvenuta sembrano confermare che molti consumatori sono passati dal mercato illegale a quello legale, riuscendo così a ridurre le entrate del mercato nero e a mettere fine alla criminalizzazione di chi fa uso di cannabis.

Vediamo, dunque, le principali novità contenute nella legge sull’Autorità per l’Uso Responsabile della Cannabis. In sintesi, la legge non solo promuove “l’uso responsabile della cannabis”, ma anche la coltivazione e l’acquisto per scopi ricreativi.

Le novità introdotte dalla legge maltese sulla legalizzazione della cannabis

Più nel dettaglio, sono 3 le novità di rilievo della legge sull’uso responsabile della cannabis.

Per prima cosa viene depenalizzata la detenzione: ogni adulto può avere con sé fino a 7 grammi senza incorrere in alcun tipo di sanzioni; chi viene trovato in possesso di una quantità di cannabis compresa tra 7 e 28 grammi non verrà sottoposto a procedimenti penali, ma riceverà solo una multa tra 50 e 100 euro.

La legge prevede che alle persone già condannate per possesso di cannabis siano cancellati questi reati dalla fedina penale:

  • è consentita la coltivazione per uso domestico, nei limiti di un massimo di 4 piante (si possono conservare a casa fino a 50 grammi di infiorescenze essiccate);
  • è consentito l’acquisto di piccole quantità di cannabis da rivenditori non-profit (ai quali non è permesso farsi pubblicità)

In particolare, queste associazioni senza scopo di lucro adibite alla vendita (di fatto, simili per funzionamento ai social club spagnoli) potranno vendere cannabis esclusivamente agli iscritti (non più di 500 per singola associazione) e per una quantità personale non superiore ai 7 grammi al giorno (50 grammi al mese).

Vengono comunque posti dei limiti all’uso ricreativo, che resta confinato dentro le mura domestiche o all’interno di locali autorizzati. Resta dunque vietato il consumo di cannabis in luoghi pubblici o anche in luoghi privati, però solo quando si è alla presenza di minori.

Leggi anche: Perché le foglie della cannabis possono diventare gialle? Facciamo chiarezza

La depenalizzazione della cannabis in Italia: il disegno di legge approvato dalla Commissione Giustizia

In Italia la legalizzazione della cannabis non è all’orizzonte, eppure qualcosa comincia a muoversi, come dimostra il disegno di legge sulla depenalizzazione approdato alla Camera dei Deputati.

Dopo il via libera della Commissione Giustizia, il disegno di legge Magi-Licatini che mira alla depenalizzazione della coltivazione domestica della cannabis è tornato in Aula a Montecitorio.

Fra le novità inserite nel testo del ddl segnaliamo:

  • depenalizzazione della coltivazione domestica: si possono coltivare per autoconsumo fino a 4 piante di marijuana senza incorrere in sanzioni penali.
  • riduzione delle pene detentive per lo spaccio di piccole quantità di cannabis (la pena massima viene quasi dimezzata, passando dagli attuali 4 anni a 2 anni e 2 mesi).
  • istituzione di una giornata nazionale sui danni derivanti dall’uso delle sostanze stupefacenti; contestualmente viene prevista un’attività di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole.

Depenalizzazione della coltivazione domestica

Vista la portata innovativa di questo testo, si capisce che qualora il ddl riuscisse a completare l’iter parlamentare si andrebbe anche in Italia verso il superamento di un approccio punitivo e repressivo alla cannabis.

Non bisogna illudersi, però, dal momento che la conversione in legge di questo ddl appare sempre più lontana, dato il risultato elettorale ottenuto dal centrodestra nelle ultime elezioni politiche.

Al momento, in attesa di eventuali modifiche, la normativa di riferimento è la legge n. 242 del 2016 che mira a promuovere la coltivazione e la filiera della canapa industriale.

Tale legge permette la coltivazione per usi industriali di piante di canapa aventi concentrazioni di THC inferiori allo 0,2%.

Fra le destinazioni d’uso previste dalla legge, tuttavia manca il consumo umano. In particolare, non è consentita, né la coltivazione, né la vendita delle infiorescenze di canapa per uso ricreativo.

La legge 242 del 2016, che assolutamente non va confusa con il processo di legalizzazione della cannabis, ha però creato dubbi interpretativi in merito alla sua applicazione, in particolare per quanto riguarda la commercializzazione di semi e infiorescenze di marijuana light.

Ciò nonostante, questa legge ha avuto il merito di favorire un rapido sviluppo della canapa legale in Italia.

Se vuoi saperne di più sul mondo della cannabis light e dei tanti prodotti da essa ricavati, ti consigliamo di dare un’occhiata agli altri articoli pubblicati sul nostro blog. E se cerchi i migliori prodotti nel settore della canapa legale, visita l’area dedicata al nostro shop dove troverai cannabis light di alta qualità.