Piante cannabaceae: tutte le tipologie e i benefici

piante cannabaceae

Modificato il: 04/01/2024

ALLA SCOPERTA DELLA SPECIE DI PIANTE CANNABACEAE: ECCO COSA C’È DA SAPERE

La specie di piante cannabaceae si caratterizzano per il dimorfismo sessuale, ossia che esistono varietà di piante femmina e maschio. Le prime si riconoscono per i loro filamenti bianchi, le seconde per delle protuberanze verdi.

Tuttavia, la pianta potrebbe diventare ermafrodita o semi-autofiorente (una varietà nata da un incrocio di canapa indica e canapa ruderale) a seconda delle condizioni esterne. In genere, distinguiamo tre tipi di piante cannabaceae:

Raggiunta la maturità, la femmina produce una grande quantità di fiori di resina contenenti delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) e cannabidiolo (CBD) al fine di intrappolare il polline prodotto dal maschio.

Dopo aver prodotto il polline, il ciclo vitale del maschio termina. Intanto, la femmina incanala tutte le sue energie per la produzione di semi i quali, una volta raggiunta la maturità, determinano la fine del ciclo vitale della femmina stessa. 

In questo articolo verranno illustrate le tre principali tipologie di cannabis e successivamente alcuni benefici di questa pianta.

Piante cannabaceae: le tre tipologie

TipologiaOriginiAltezzaImpieghi
Cannabis sativaaree tropicali4-5 metriindustria tessile
Cannabis indicalocalità montuose1,5 metriscopo medico
Cannabis ruderalisSiberia0,5 metriproduzione ibridi contenenti CBD
cannabis sativa

Le cannabacee: la storia di una famiglia

La famiglia delle Cannabaceae rappresenta un’affascinante categoria di piante, includendo alcune delle specie più conosciute e studiate, tra cui la celebre cannabis sativa. Questa famiglia è parte dell’ordine Urticales, ed è caratterizzata da una vasta diversità di generi, ognuno con le sue particolari caratteristiche.

Tra le specie di maggiore rilievo, la cannabis si distingue come una delle piante più conosciute della famiglia delle Cannabaceae. I suoi fiori, le foglie e le ghiandole di resina sono particolarità che hanno reso questa pianta di straordinaria importanza per vari scopi, tra cui la produzione di fibre, semi ricchi di omega 3 e utilizzi medicinali.

La coltivazione della cannabis ha una lunga storia, con evidenze di impiego già nell’antichità in diverse regioni del mondo. La scoperta delle sue proprietà medicinali e ricreative ha contribuito a diffonderne l’uso in molte culture.

Oltre alla cannabis, un’altra specie di rilievo nella famiglia delle Cannabaceae è il luppolo (Humulus lupulus). Questa pianta, utilizzata principalmente nella produzione di birra, è apprezzata per le sue infiorescenze, chiamate pannocchie, che conferiscono aroma e amarezza alla birra stessa. Il luppolo ha caratteristiche distintive, come le brattee e il calice, che ne fanno una componente essenziale in molte ricette di birra.

Altre specie presenti nella famiglia delle Cannabaceae includono il Celtis, noto per le sue varietà di alberi e arbusti, e l’Urtica, famosa per l’urtica, una pianta con proprietà medicinali e utilizzata anche nella preparazione di fibre.

Le Cannabaceae si distinguono per la loro distribuzione in diverse zone del mondo. La scoperta di nuove specie e varietà è un continuo processo di indagine scientifica, e la lista dei generi e delle specie all’interno della famiglia è in costante aggiornamento.

Le caratteristiche comuni delle piante della famiglia delle Cannabaceae includono la presenza di ghiandole di resina, che spesso contribuiscono agli effetti delle piante, e la produzione di fiori in infiorescenze particolari come spighe o pannocchie.

L’impollinazione di molte piante delle Cannabaceae avviene attraverso il vento, con il polline che viaggia da una pianta all’altra. Questo metodo di propagazione è parte delle loro strategie di riproduzione, con l’ovulo fecondato che sviluppa acheni o semi.

Le Cannabaceae sono di notevole interesse anche per il loro uso medicinale. Alcuni organi, come le foglie e i fiori, sono impiegati per le loro proprietà benefiche. L’olio estratto da alcune varietà è ricco di componenti utili per la salute, evidenziando ulteriormente l’importanza di questa affascinante famiglia di piante.

La famiglia delle Cannabaceae offre una panoramica unica sulla diversità botanica, dall’importanza storica e culturale della cannabis alle proprietà aromatiche del luppolo. Con le loro caratteristiche distintive e la loro distribuzione globale, le piante delle Cannabaceae continuano a essere oggetto di studio e di scoperte che arricchiscono la nostra comprensione della flora mondiale.

foglie di cannabis e olio

Cannabis sativa

La cannabis sativa, volgarmente conosciuta come canapa, è una pianta che ha origini da aree tropicali come i Caraibi e le isole della Thailandia. Può raggiungere i 3-4 metri di altezza e può produrre fino a 1,5 kg di fiori secchi. 

Questa specie ha il cosiddetto effetto cerebrale: rispetto alla cannabis indica, agisce meno sul corpo e più sulla mente; infatti, essa viene impiegata in ambito medico per curare stati d’ansia, panico e depressione. Il suo impiego medico è dovuto a un medio-basso contenuto di di THC che si aggira tra l’1-2%. 

Infine, la canapa gode di grande fama nell’industria tessile, per la quale se ne estraggono le fibre.


Cannabis indica

La cannabis indica, o cannabis indiana, ha un maggiore livello di THC (fino al 25%). Caratteristica per il portamento arbustivo, può raggiungere il metro e mezzo di altezza ed è riconoscibile per la sua forma ad albero di Natale. Ha origini nelle località montuose o di alta collina come il Nepal e il nord dell’India. 

Come detto in precedenza, la cannabis ha un effetto rilassante su corpo e mente. Non è impiegata nell’industria tessile come la sativa, bensì per estrarre infiorescenze che contengono i principi attivi utilizzati a scopo medico.

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Cannabis ruderalis

La cannabis ruderalis è conosciuta anche come canapa ruderale, russa o americana. Come suggerito da una delle sue denominazioni, nasce nelle fredde zone della Siberia, raggiunge il mezzo metro di altezza e presenta poche o addirittura nessuna cima. 

Non viene impiegata per la produzione di marijuana a causa del suo basso contenuto di THC, bensì per la produzione di ibridi che contengono alti livelli di CBD.

I benefici delle piante cannabaceae

La specie di piante cannabaceae (che oggi sono diffuse anche sotto forma di canapa legale, ossia quasi priva di THC) godono di una cospicua presenza di tricomi, che garantiscono un alto contenuto di terpeni e cannabinoidi durante la produzione della resina. Per questo, la cannabis viene normalmente impiegata a scopo medico, in tutte le sue specie.

La ricerca ha finora individuato circa 113 fito-cannabinoidi e 120 terpeni; tuttavia, continuano gli studi per isolarli e identificarli. 

Cannabis e dolore cronico

I cannabinoidi sono impiegati per attenuare il dolore cronico senza il rischio della depressione respiratoria, che potrebbe portare a un deficit di ossigenazione del sangue.

In più agiscono sul dolore neuropatico nella sclerosi multipla, su nausea e vomito causati dalla chemioterapia e infine stimolano l’appetito nelle persone che soffrono di anoressia nervosa, AIDS e forme tumorali. 

L’impiego di cannabis per uso alimentare

La specie di pianta di cannabis possiede omega 3 e omega 6 nei suoi semi, elementi fondamentali nella nostra alimentazione. Inoltre contengono otto amminoacidi che l’organismo non produce da sé, proteine, minerali e vitamine.

Dai semi di canapa è possibile estrarre l’olio, che è assai impiegato nell’alimentazione per il suo altissimo valore nutrizionale (diverso dall’olio di CBD).

Il CBD aiuta a rilassarsi

Il cannabidiolo (CBD) è il principale componente della specie di cannabis legale e possiede vari benefici che sempre più studi tendono a confermare. A differenza dei consumatori di marijuana che ricercano altri effetti per la presenza di THC, i consumatori di cannabidiolo prediligono questa sostanza per curare l’ansia in modo naturale, ma anche per combattere lo stress e la depressione.

Questo è stato studiato recentemente da alcuni ricercatori dell’Università di Pullman a Washington ed è stato dimostrato su un campione di ben 1.400 persone affette da ansia, stress, panico e malcontento.

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Conclusioni 

In conclusione, in questo articolo abbiamo illustrato le tre principali tipologie di piante cannabaceae (sativa, indica e ruderalis) e le loro principali caratteristiche e impieghi. Infine, si è visto come l’impiego della cannabis in vari ambiti abbia benefici che via via trovano conferma nella ricerca.

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