Modificato il: 03/05/2023
Terpeni della cannabis: cosa sono e come funzionano
Oltre ai termini comuni della cannabis, come cannabinoide, indica e sativa, potresti aver incontrato di recente una parola meno usata: terpeni.
Si tratta di un altro composto presente nella cannabis.
Ma cosa sono i terpeni? E quanto è importante sapere quali tipi e concentrazioni sono presenti nella cannabis prima di acquistare un prodotto?
Continua a leggere per conoscere ciò che i ricercatori hanno scoperto finora.
Cosa sono i terpeni e a cosa servono
I terpeni sono composti chimici presenti in natura nelle piante e in alcuni animali. Sono responsabili degli aromi, dei sapori e persino dei colori associati ai vari tipi di vegetazione. Nella cannabis, i terpeni sono l’elemento che rende l’odore e il sapore tratti distintivi dei diversi ceppi.
Alcuni terpeni possono anche essere trasformati in prodotti, come solventi per la pulizia, pesticidi e coloranti, mentre altri posseggono addirittura diverse proprietà terapeutiche.
Sebbene quasi tutte le piante contengano terpeni, alcune delle fonti più comuni in cui le persone li incontrano sono:
- cannabis;
- erbe aromatiche come salvia e timo;
- agrumi.
Si ritiene che i terpeni proteggano le piante dalle intemperie e dai predatori. Per quanto riguarda il loro effetto sugli esseri umani, è ancora un po’ un mistero. Ma i ricercatori sulla cannabis e i consumatori guardano sempre più ai terpeni come a un modo per classificare i prodotti della cannabis e prevederne gli effetti.
L’ipotesi principale è che il profilo terpenico di una varietà (i terpeni dominanti) lavori in tandem con il contenuto di cannabinoidi per produrre gli effetti che le persone associano alle diverse varietà.
Per esempio, i terpeni potrebbero spiegare perché due varietà diverse con lo stesso livello di THC producano esperienze così diverse.
Sebbene i terpeni non provochino la sensazione di ‘sballo’, alcuni sono considerati psicoattivi, perché influenzano il cervello.
Mi spiego meglio.
Sebbene i terpeni non siano inebrianti di per sé, c’è chi pensa che possano influire sugli effetti del THC, il cannabinoide responsabile della sensazione di sballo della cannabis.
Per esempio, una ricerca preliminare suggerisce che alcuni terpeni potrebbero avere potenziali benefici per alcune condizioni di salute mentale, tra cui ansia, depressione e disturbo bipolare.
Leggi anche: Le caratteristiche del cannabicromene, uno dei meno noti cannabinoidi
Cannabinoidi, terpeni e l’effetto entourage
Il THC e il CBD sono solo due degli oltre cento cannabinoidi presenti nella cannabis, tuttavia sono i due cannabinoidi più abbondanti e più studiati.
Sia i cannabinoidi che i terpeni possono dare indicazioni su cosa aspettarsi da un prodotto a base di cannabis, ma sono due composti diversi.
Detto questo, sembrano interagire tra loro in quello che gli esperti chiamano effetto entourage.
Si tratta dell’ipotesi che lo spettro completo della cannabis, che comprende tutti i cannabinoidi, i terpeni e gli altri composti, agisca in modo sinergico per produrre le sensazioni e gli effetti della cannabis.
In altre parole, si tratta di un’ipotesi secondo cui un po’ di tutto potrebbe avere più benefici di una quantità elevata di una cosa sola.
Uno studio del 2010, per esempio, ha dimostrato che una combinazione di CBD e THC era più efficace per la gestione del dolore, rispetto al solo THC.
In uno studio del 2018, i tumori del cancro al seno in una piastra di Petri hanno risposto meglio a un estratto di cannabis che al THC puro da solo. Ma si ritiene che questi effetti sinergici siano attribuiti principalmente ad altri cannabinoidi e non ai terpeni.
Questo aspetto è importante da considerare se, per esempio, si usasse il CBD a scopo terapeutico.
Questi i terpeni più comuni della cannabis
Sono circa quattrocento i terpeni noti della cannabis, ma gli esperti hanno collegato solo alcuni di essi a effetti specifici.
Ecco alcuni terpeni comuni e i loro potenziali effetti:
- il beta-pinene, dalle proprietà antidepressive e antitumorali;
- l’umulene, a lungo utilizzato nella medicina popolare per i suoi effetti energizzanti.
- il beta-cariofillene, ingrediente principale anche di chiodi di garofano, rosmarino e luppolo; potrebbe essere utile per gestire i sintomi di ansia e depressione;
- il linalolo, che può aiutare ad alleviare lo stress;
- il mircene, presente anche nel mango, ha proprietà antimicotiche e antibatteriche e potrebbe avere anche effetti sedativi.
- il limonene ha spiccate note agrumate e può potenzialmente avere proprietà antitumorali.
Ad ogni modo, è bene tenere presente che molte delle ricerche sui terpeni sono ancora in fase iniziale. Sono necessari altri studi di alta qualità sull’uomo per comprendere appieno l’impatto dei diversi profili terpenici sulla salute.
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Conclusioni
I terpeni svolgono un ruolo importante nell’aroma e nel sapore di una varietà di cannabis, e potenzialmente lavorano in sinergia con i cannabinoidi e altri composti della pianta di cannabis per produrre effetti psicoattivi.
Ma la ricerca sugli oltre 400 terpeni presenti nella pianta è ancora agli inizi, quindi è difficile fare affermazioni definitive su di essi.
È importante notare che, oltre ai cannabinoidi e ai terpeni, anche la fisiologia, le esperienze pregresse con la cannabis e l’ambiente in cui si consuma la cannabis possono influenzare le sensazioni. I terpeni sono solo una parte dell’equazione, ma possono essere un modo interessante per giocare con diversi prodotti e trovare quello che meglio si sposa con i gusti dei consumatori.
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