Raccolta della canapa: come e quando avviene

raccolta della canapa: come e quando avviene?

Modificato il: 07/07/2023

Settembre è il momento migliore dell’anno per raccogliere la canapa. Ma attenzione al metodo: c’è differenza tra il raccolto a mano e con i macchinari

La raccolta della canapa è un’attività assai delicata, e chi è del mestiere lo sa bene.

Se quindi sei qui a cercare di capire come questo avvenga nello specifico, devi tenere presente che alcuni fattori possono influenzarne il risultato.

Un raccolto proficuo dipende, infatti, dal tipo di coltivazione, dalla temperatura, dalla luce e dal clima. Inoltre, è possibile scegliere tra diversi metodi a seconda che si debbano raccogliere infiorescenze o meno. 

Se però quello che cerchi è un prodotto di qualità e che rispetti a pieno le severe normative italiane in merito al consumo di canapa light, sappi che un modo c’è, e non è la coltivazione in casa.

Se vuoi saperne di più, questo articolo fa al caso tuo.

raccolta della canapa: come e quando farla

Quando raccogliere la canapa

Raccogliere la canapa è un procedimento estremamente delicato che non solo richiede molta manodopera, ma anche tanta esperienza.

La canapa è una pianta annuale, ciò significa che nella maggior parte dei casi impiega circa 90-120 giorni per passare da seme a pianta, mentre i suoi germogli fioriscono una sola volta prima di morire, fino al prossimo raccolto da piantare.

Inoltre, la canapa risente dei cambiamenti stagionali, per cui, quando le giornate cominciano ad accorciarsi, la coltura smette di crescere in altezza e comincia invece a produrre boccioli di fiori. Ecco perché il periodo migliore per la raccolta della canapa è settembre.

Gli agricoltori devono anche tenere d’occhio il meteo prima di scegliere il momento giusto per raccogliere la canapa. È vero che parliamo di una pianta robusta, ma non può sopravvivere né al gelo né a piogge eccessive. Il maltempo causerebbe la rottura dei rami delle piante e, se accompagnato da un’esagerata umidità, potrebbe formarsi della muffa, specie nei fiori più grandi.

Chi invece ha optato per la coltivazione indoor sa che, tecnicamente, la stagione di punta si può ‘creare’ e mantenere alterando le temperature, l’illuminazione, l’umidità e così via. Inoltre, con climi più caldi, è possibile ottenere 2 turni all’anno: questo significherebbe raddoppiare la produttività delle piante. Il segreto è testare il proprio prodotto durante tutto il suo ciclo di vita e creare un ambiente di crescita ideale.

Una volta individuato il periodo giusto, cerchiamo di capire come raccogliere la canapa.

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La raccolta della canapa

Diciamo sin da subito che chi per mestiere decide di raccogliere la canapa tiene presente dei requisiti ben precisi, ovvero:

  • la temperatura deve essere di 15-20° C (condizione ottimale);
  • è necessario un ricambio d’aria ogni ora.

Se lo scopo è estrarre e distillare l’olio di CBD, allora le piante devono attraversare il processo di essiccazione. Ricorda che le gemme possono impiegare da 1 a 12 giorni per essiccare, a seconda del contenuto di umidità iniziale, delle loro dimensioni e della densità.

Di norma, questo processo può avvenire all’interno di container di spedizione dove le piante sono appese a testa in giù, oppure si può trasportare il raccolto in una camera adibita esclusivamente alla stagionatura/essiccazione.

Detto ciò, ci sono due opzioni per raccogliere la canapa: a mano o con l’ausilio di macchinari agricoli.

Vediamo di analizzare entrambi i casi.

Come (e perché) i fiori di canapa vengono raccolti a mano

Raccogliere la canapa a mano contribuisce a proteggere l’integrità del fiore. Durante il procedimento, è opportuno assicurarsi che i tricomi, i terpeni e i pistilli non vengano danneggiati. Manipolando in malo modo i fiori rischieresti di ridurre notevolmente il loro valore sul mercato aperto.

Inoltre, la raccolta manuale della canapa richiede molto lavoro. Tipicamente si utilizzano utensili come machete, cesoie o coltelli da tabacco per tagliare gli steli e portare la canapa su un carro o un rimorchio.

Poi, come tagliarla dipende dal metodo di asciugatura scelto:

  • se l’intenzione è di asciugare la canapa a schermo, la si dovrà tagliare in sezioni più piccole, in modo che sia più facile stenderle;
  • se l’intenzione è invece di appenderla, la si taglierà in sezioni più grandi.

Infine, chi predilige la raccolta manuale, avrà bisogno di molta manodopera. In genere, 5-10 persone riescono a raccogliere un acro per circa otto ore (parliamo di 2.000 piante).

Biomassa di canapa e raccolta con le macchine

La biomassa di canapa richiede processi di raccolta diversi dalle infiorescenze. Poiché la prima è coltivata su scala industriale per gli estratti di CBD e CBG, non richiede tanta cura quanto i fiori.

Perciò, per raccogliere acri di canapa in tempi rapidi, gli agricoltori usano attrezzature agricole industriali come le mietitrebbiatrici.

Così facendo, ci sarà sicuramente meno bisogno di manodopera rispetto al primo metodo.

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Abbiamo visto che è un’attività tutt’altro che semplice e che richiede impegno, dedizione e manodopera. Questo si traduce in costi difficili da sostenere se paragonati allo scopo.

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Conclusioni

Questo articolo aveva il proposito di spiegare come avviene la raccolta della canapa, qual è il periodo migliore per iniziare, a seconda del tipo di coltivazione che hai scelto (se indoor o all’aperto), e in che modo raccogliere le infiorescenze e la biomassa di cannabis.

Va da sé che tutte le informazioni che ti abbiamo dato sono valide per canapicoltori esperti e coscienti delle normative che regolano la coltivazione della marijuana legale.

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