Supercropping: ecco in cosa consiste questa tecnica di coltivazione

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Modificato il: 28/08/2023

Supercropping: tutto quello che devi sapere su questo metodo di coltivazione

Il supercropping è una tecnica di coltivazione che viene utilizzata per ottenere una maggiore produzione di fiori e una qualità superiore dei prodotti a base di cannabis. In realtà, forse ti incuriosirà sapere che è una procedura molto delicata, dove basta un piccolo errore per perdere buona parte del raccolto.

Per questo, è riservata a coltivatori esperti che ne conoscono e ne padroneggiano l’uso. Scopriamo di più sul supercropping e andiamo a svelare qualche segreto dei professionisti della coltivazione di cannabis.

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In cosa consiste il supercropping

Il supercropping consiste nel piegare i rami della pianta di cannabis e fissarli in posizione, con l’obiettivo rendere più forte la pianta e, di conseguenza, stimolare la crescita dei germogli laterali e di aumentare la produzione di fiori.

La tecnica, considerata ad alto stress per la pianta, si attua applicando una leggera pressione sui rami, senza romperli, in modo da causare una lieve lesione nella zona piegata.

La rottura delle pareti cellulari interne stimola una risposta attiva della pianta che, durante la guarigione della ferita, si rinforza e si ispessisce. Si avrà così una rapida crescita vegetativa, che si traduce in una pianta più lunga e robusta, che a sua volta produrrà fiori di maggiore qualità e quantità.

Il supercropping viene effettuato in diverse fasi del ciclo vegetativo della pianta, in base al risultato che il coltivatore vuole ottenere. Alcuni esperti lo consigliano all’inizio della fase vegetativa, per stimolare la crescita rapida della pianta, che diventerà così più grande e robusta.

Altri lo effettuano quando si sviluppa il terzo nodo: poiché sul punto di rottura si forma un nodo più spesso che avrà maggior forza nel sostenere le infiorescenze. Infine, è possibile applicarlo nelle ultime fasi vegetative e all’inizio del periodo di fioritura: ciò garantirà, a detta dei professionisti, una chioma uniforme e una maggior produzione di resina, con un raccolto maggiore e molto aromatico.

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Come viene effettuato il supercropping

Poiché risulta faticoso per la pianta sostenere questa tecnica, è importante seguire alcune semplici regole per effettuare correttamente la tecnica del supercropping:

  • applicarlo solo su piante in salute: solo le piante in perfetta forma possono riuscire a superare e rinvigorirsi dopo il supercropping, dando al produttore di cannabis il risultato sperato;
  • scegliere la varietà di cannabis: alcune varietà possono essere più sensibili a questa tecnica che, ad esempio, non è indicata per le specie autofiorenti, che hanno una maturazione più breve;
  • scegliere i rami giusti: i coltivatori esperti sanno bene in quale punto e su quali rami effettuare il supercropping, in modo da evitare di danneggiare la pianta;
  • monitorare la pianta: dopo la procedura, è sempre una buona norma monitorare la pianta per verificare che la lesione guarisca alla perfezione e la crescita vegetativa riprenda in maniera ottimale. Si dovrebbe vedere la ferita iniziare a guarire dopo due/tre giorni.

Per effettuare correttamente il supercropping, il coltivatore individua un ramo adatto, lo stringe delicatamente partendo dal basso tra il pollice e l’indice e, con una leggera pressione, lo ruota fra le dita, finché il ramo si piega afflosciandosi nel punto prescelto.

Può essere utilizzato un po’ di nastro adesivo per favorire la guarigione, nel caso si sia danneggiata la pelle esterna della pianta. Continuerà così verso l’alto, senza superare i 2/3 nodi dalla punta del ramo. Ovviamente si otterrà così un ramo inclinato e con le punte piegate. A quel punto, il professionista stabilizzerà la pianta con dello spago o delle fascette, legandola in ogni punto di raccolta.

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Vantaggi del supercropping

Il supercropping offre molti vantaggi per la coltivazione della cannabis, anche se, ci teniamo a ripeterlo, è un procedimento che deve essere eseguito solo da personale esperto, pena l’eccessiva sofferenza della pianta e la conseguente perdita di raccolto. Quando eseguito a regola d’arte, però, permette di ottenere:

  • maggior produzione di fiori: il supercropping stimola la crescita vegetativa della pianta, che regalerà rami più lunghi, forti e un raccolto più proficuo;
  • qualità superiore del raccolto: i fiori prodotti dai rami cresciuti grazie al supercropping sono di qualità superiore rispetto a quelli prodotti dai rami di piante non soggette a questa tecnica;
  • controllo sulla forma della pianta: il supercropping permette di controllare la forma della pianta, facilitando l’accesso alla luce e migliorando la circolazione dell’aria; si possono infatti ottenere chiome di fioritura più piatte, senza la prevalenza della fioritura centrale. Questo consente di posizionare l’illuminazione in modo che tutte le chiome ricevano la giusta quantità di luce;
  • migliore gestione dello spazio: proprio grazie alla più corretta gestione della pianta, aiuta i produttori a ottimizzare lo spazio nella coltivazione indoor, facendo crescere la pianta in modo più compatto e ordinato.

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Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto come funziona il supercropping.

Come avrai capito, questa tecnica può davvero fare la differenza fra un raccolto di altissima qualità e uno mediocre, ma solo se padroneggiato da mani esperte. Altrimenti, è sicuramente meglio lasciar perdere.

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