Modificato il: 03/05/2023
Qual è la temperatura ottimale per la coltivazione della cannabis?
Per quanto si tratti di una specie adattabile e frugale, la coltivazione della cannabis richiede molte cure e attenzioni. Le giuste condizioni ambientali sono uno dei fattori primari per la salute e la crescita della pianta, e mantenere la temperatura ottimale è fondamentale per ottenere un raccolto di successo.
In fondo lo viviamo anche sulla nostra pelle. Quanto è più piacevole e salutare godersi una tiepida giornata di sole, piuttosto che resistere a condizioni estreme di siccità o freddo eccessivo?
Bene, scopriamo come i coltivatori esperti gestiscono i range di valori per ottenere il massimo dalle proprie piante, sia indoor che outdoor.
Temperatura ottimale per la coltivazione di cannabis
Le diverse varietà di cannabis esistenti si adattano a climi anche molto diversi fra loro. Ne sono state selezionate di più adatte ai climi secchi e aridi, e altre che necessitano di condizioni più controllate per esprimere il loro potenziale.
Per soddisfare la tua curiosità, e darti indicazioni che si adattano a praticamente tutte le varietà più comuni, possiamo dire che nel periodo di crescita vegetativa della pianta la temperatura ideale diurna è compresa fra 21° e 29°C. Quando si entra nel periodo della fioritura, è consigliabile mantenere un range fra i 18° e i 26°C.
Di notte si dovrebbe evitare un eccessivo sbalzo termico, cercando di non far scendere la temperatura di più di 5°-6°C.
Quanto detto è valido, ovviamente, per le coltivazioni indoor, in cui sia possibile agire direttamente sul controllo della temperatura. Di per sé, la cannabis è una pianta molto resistente e, quando coltivata outdoor, può resistere a temperature ben più variabili. In quel caso, comunque, i produttori vanno a prediligere varietà selezionate proprio per quel tipo di clima, così da non rischiare sofferenza delle piante e sottoproduzioni.
La temperatura che ti abbiamo indicato è ideale per la fotosintesi clorofilliana, che è il processo attraverso il quale le piante producono energia e riescono a crescere. Se la temperatura è troppo bassa, la cannabis non sarà in grado di produrre abbastanza energia e rallenterà la sua crescita. Se la temperatura è troppo alta, al contrario, la pianta può soffrire di stress termico e ridurre la qualità del raccolto.
Leggi anche: La Hemp Body Car: storia dell’auto sperimentale 100% canapa progettata da Henry Ford
Controllo della temperatura per la coltivazione di cannabis
Per controllare la temperatura durante la coltivazione di cannabis, sarà quindi importante monitorare i parametri ambientali con un termostato. Questo permette di impostare la temperatura all’interno di una determinata gamma, e di controllare il sistema di raffreddamento o riscaldamento in base alle esigenze della pianta.
I professionisti più attenti, addirittura, vanno a controllare la temperatura in diverse zone della serra o dell’ambiente di coltivazione. Fanno ciò per evitare che l’eventuale presenza di porte, finestre o altri scambi d’aria con l’esterno, possano stressare le piante di cannabis che si trovano nelle loro vicinanze.
Qual è l’effetto della temperatura sulla crescita della cannabis?
Come abbiamo già accennato, mantenere una temperatura ottimale per la cannabis è molto importante per far sì che la pianta possa esprimere il meglio di sé.
Cosa succede quando la temperatura è troppo bassa? Lo sviluppo vegetativo rallenta, la cannabis non riesce a maturare e crescere in maniera ottimale e si può avere una perdita sul raccolto.
La temperatura troppo elevata, allo stesso modo, può provocare non pochi danni. Sottoposta a stress, la cannabis diventa più sensibile alle malattie, all’attacco di parassiti e, se al caldo si abbina anche un’umidità elevata (oltre il 70%) si rischiano ammuffimenti e proliferazioni fungine.
Se gli eccessi di temperatura si registrano durante la fioritura, si potrebbe assistere a un peggioramento della qualità dei fiori, che vanno a perdere per evaporazione i terpeni, biomolecole responsabili del loro sapore e odore.
Come mantenere la temperatura ottimale per la coltivazione di cannabis
La temperatura può essere legata ad altri fattori altrettanto importanti, come l’illuminazione. Se le lampade in serra non sono ben posizionate, o se le piante non crescono in maniera uniforme, si potrebbero creare delle zone di caldo eccessivo che andrebbe a rovinare una parte del raccolto.
Il sistema di irrigazione, altro aspetto da non trascurare, deve essere ben tarato. Pensa che mix esplosivo se ad una temperatura già alta, con uno scarso ricircolo d’aria, si eccede anche con l’irrigazione, alzando il tasso di umidità e mettendo a dura prova la resistenza della coltivazione.
È importante quindi utilizzare un buon sistema di monitoraggio dei valori, e un eventuale sistema di raffreddamento o riscaldamento, come un ventilatore o un condizionatore d’aria, per mantenere la temperatura ottimale durante tutto l’anno. Questi dispositivi possono essere impostati per accendersi o spegnersi automaticamente in base alla temperatura, garantendo che la pianta di cannabis riceva sempre la temperatura ottimale.
Per le piante outdoor, esistono vari sistemi che danno modo ai coltivatori di gestire gli shock termici. Il primo aspetto, come abbiamo visto, è la scelta di varietà adattabili alle specifiche condizioni ambientali. Già questo potrebbe risolvere numerosi dei problemi legati alla temperatura per la cannabis. Ove questo non bastasse, si potrebbe pensare di implementare degli impianti di micro-spruzzatori contro il troppo caldo, e delle coperture con teli in polietilene come riparo per il freddo.
Leggi anche: Perché la cannabis potrebbe rappresentare il futuro dell’energia rinnovabile
Conclusioni
In questo articolo abbiamo visto qual è la temperatura ideale per la coltivazione della cannabis. Continua a seguire il blog di Justbob per non perdere tutti gli aggiornamenti.
A presto!