Modificato il: 07/10/2020
Come confermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il CBD, al contrario del THC, non ha effetti psicotropi né crea dipendenza, tanto che è stata esclusa dalla lista delle sostanze stupefacenti e pericolose per la salute psicofisica. Lo stesso organismo internazionale ha riconosciuto innanzitutto che l’organismo umano ha un’alta tolleranza alla sostanza e difatti non sono allo stato rilevati importanti effetti collaterali, i quali perlopiù sono legati a un abuso nelle dosi assunte e all’interazione con principi attivi di farmaci incompatibili.
Uno dei motivi per cui i prodotti a base di CBD vengono sempre più spesso considerati in ambito terapeutico è la forte azione antinfiammatoria riconducibile a questa sostanza, che interessa le vie respiratorie, quelle urinarie e il sistema digerente.
È un antidolorifico, efficace per spasmi muscolari e sembrerebbe funzionare anche per quelli che insorgono a chi è affetto da sclerosi multipla. Da evidenziare, anche i risultati positivi per ridurre dolori reumatici e muscolari, che tra l’altro non riguardano solo l’uomo, ma anche cani e gatti. A quest’ultimo riguardo, si segnala che oltre ai benefici antinfiammatori il CBD costituisce anche un valido miorilassante, per cui viene spesso utilizzato dagli sportivi in fase di recupero. Le donne lo scelgono in quanto aiuta a combattere i crampi addominali e i dolori mestruali, gli sbalzi d’umore connessi alla sindrome premestruale e poi perché agendo come ri-modulatore ormonale diminuisce i problemi legati alla menopausa e la probabilità di insorgenza di fibrocisti. In questo ambito, infine, molti soggetti hanno tratto significativi benefici anche per la cura di emicrania, mal di testa e anche mal di schiena.
Bisogna tuttavia specificare che per queste patologie il CBD non costituisce un’alternativa ai normali trattamenti con psicoterapia e, eventualmente, terapia farmacologica, ma può al massimo costituire un ausilio, qualora dai test in corso siano rilevate reazioni positive dell’uomo per queste tipologie di disturbi.