Modificato il: 29/08/2023
Vuoi sapere di più sul cannabigerolo? Ecco le principali notizie sul cannabinoide da cui gli altri hanno origine
Oltre al CBD e al THC le piante di cannabis e cannabis light producono anche tanti altri cannabinoidi.
Uno tra quelli che recentemente è diventato oggetto di studi e sperimentazioni è il cannabigerolo o CBG.
Ma perché se ne parla soltanto ora?
Che cos’è il cannabigerolo?
Qual è il suo ruolo nella pianta e quali sono i suoi effetti sull’organismo umano?
Ecco tutto ciò che dovresti sapere su questa sostanza e perché se ne sentirà parlare sempre di più.
Cannabigerolo: che cos’è?
Il cannabigerolo o CBG è un cannabinoide prodotto dalla canapa e dalla canapa light.


Nonostante oggi si sia guadagnato l’appellativo di “cellula staminale della cannabis”, il CBG fino a qualche tempo fa non veniva preso in considerazione come gli altri cannabinoidi e i suoi effetti non erano mai stati approfonditi.
Ti chiedi come mai?
Beh, considera che nella pianta di cannabis o canapa legale matura il CBG è presente solo in quantità pari o inferiori all’1%, pertanto le sostanze che hanno catturato l’attenzione dei ricercatori sono sempre state ben altre.
Approfondire gli studi sul CBG invece si è rivelato sorprendentemente interessante.
Iniziamo col dire che il cannabigerolo o CBG è un cannabinoide che si sviluppa nella pianta di canapa in forma acida (CBGA) ed è presente in grandi quantità all’inizio della fase di fioritura.
Dopo questa fase però, con la crescita della pianta e l’azione di diversi enzimi, questa sostanza si trasforma e genera alcuni dei cannabinoidi più conosciuti (in forma acida): CBDA, THCA, CBCA.
Come anticipato prima, nella pianta matura rimane solo una piccolissima percentuale di CBGA, proprio perché questo si converte dando origine a tutti gli altri cannabinoidi presenti nella pianta di canapa, dunque le proporzioni tra CBG e gli altri cannabinoidi sono inversamente proporzionali.
Quando la pianta viene raccolta, dopo viene sottoposta a diverse fonti di calore (decarbossilazione) ed è così che si dà origine alle forme non acide dei cannabinoidi: THC, CBD, CBC e anche CBG.
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Quali sono gli effetti del cannabigerolo?
Come hai potuto leggere pare che tutti i principali cannabinoidi che noi oggi conosciamo derivino dalla forma acida del cannabigerolo (CBGA), questa sostanza dunque ha un ruolo determinante nella pianta.
Ma a parte essere considerato la madre di tutti gli altri cannabinoidi che cosa sappiamo sul cannabigerolo e i suoi effetti?
Iniziamo col dire che come il CBD e il THC anche il CBG viene elaborato dal nostro organismo tramite il sistema endocannabinoide.
I fitocannabinoidi della cannabis agiscono imitando l’azione degli endocannabinoidi (quelli prodotti naturalmente dal nostro organismo), ma ogni molecola agisce in maniera differente.
Se, per esempio, il THC (la sostanza psicotropa contenuta in alte percentuali nella cannabis illegale) agisce legandosi ai recettori CB1 presenti nel cervello, il CBG si lega ai recettori CB2 presenti nel sistema nervoso, nel tessuto connettivo e nell’intestino.
Detto questo è importante sapere che il cannabigerolo non ha proprietà psicotrope, quindi non altera la percezione della realtà di chi lo assume, ma provoca una serie di effetti che stanno attirando l’attenzione di tantissimi studiosi, sia nell’ambito farmaceutico che non.


Secondo gli studi effettuati finora, pare che il cannabigerolo abbia prevalentemente i seguenti effetti:
- analgesico e antinfiammatorio;
- neuroprotettivo;
- antidepressivo.
Per esempio, gli studi effettuati sui topi presso l’Università di Napoli (e pubblicati nel 2013) hanno dimostrato che il cannabigerolo (CBG) sia in grado di limitare gli effetti della colite e della malattia infiammatoria del tratto intestinale (MICI).
Alcuni studi pubblicati nel 2015 sulla rivista Neurotherapeutics, invece, dimostrano che il CBG potrebbe essere impiegato con successo per il trattamento delle malattie neurodegenerative. Lo studio effettuato su alcune cavie affette dalla malattia di Huntington ha dimostrato che la somministrazione di cannabigerolo ha limitato la comparsa e/o l’intensità di alcuni sintomi della patologia.
Sono stati effettuati diversi studi riguardo agli effetti del CBG anche sul dolore e sulla lotta contro il glaucoma.
Ma non solo, i sorprendenti risultati ottenuti dai vari studi hanno fatto sì che la ricerca sulla sostanza si sia intensificata e che siano state elaborate delle nuove genetiche di cannabis in grado di arrivare all’età matura con un livello di CBG superiore rispetto alla norma.
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Dove è possibile trovare il CBG?
Come il CBD anche il cannabigerolo si può trovare nei derivati della cannabis legale.
Certo, essendo un cannabinoide meno conosciuto la varietà dei prodotti immessi nel mercato non è ancora elevatissima, ma le proposte ci sono.
Alcune aziende infatti, si sono specializzate nelle tecniche per isolare il CBG, altre invece hanno puntato sulla coltivazione di nuove genetiche di canapa in grado di mantenere un alto livello di cannabigerolo anche in fase matura.
Tra i prodotti a base di cannabigerolo c’è l’olio di CBG, oppure esistono particolari tipologie di hashish che contengono elevate percentuali di questa sostanza, e naturalmente esistono delle nuove genetiche di erba legale che contengono alte percentuali di cannabigerolo (come la varietà Zkittles).
Oggi i prodotti a base di CBG sono ancora una novità per tante persone, ma il progresso nella ricerca farà certamente conoscere meglio questa sostanza non psicotropa e dalle mille proprietà nascoste, che sembra avere tanto da offrire.
Dopo questo approfondimento, se ami collezionare prodotti a base di marijuana legale come l’olio cbd, o i cristalli, e vorresti aggiungere ala tua collezione anche un prodotto ad alto contenuto di CBG, visita Justbob e dai un’occhiata alle nostre proposte.
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