Modificato il: 15/08/2025
Approfondimento su cannabinoidi ed effetti: ecco che cosa succede nell’immediato e con l’assunzione a lungo termine
A proposito di canapa light e marijuana illegale, il focus degli argomenti si concentra sempre sugli effetti che possono apportare all’organismo i cannabinoidi in essa contenuti, tra i quali i più famosi sono CBD, THC e CBG.
In particolare in tanti si chiedono se queste sostanze, se assunte per tanto tempo di seguito, oltre agli effetti immediati dell’assunzione, possono influire sul funzionamento del nostro organismo in modo più o meno positivo.
Quali sono gli effetti a breve e lungo termine?
Ecco un approfondimento su cannabinoidi ed effetti.
Cannabinoidi ed effetti: tra marijuana legale e illegale c’è una bella differenza!
Prima di parlare di cannabinoidi ed effetti è essenziale fare una distinzione tra canapa sativa light (o industriale) e cannabis illegale.
La prima è considerata a norma anche in Italia, in quanto possiede meno dello 0,02% di THC (un cannabinoide dall’effetto psicotropo) e un alto livello di CBD.
La canapa considerata illegale invece è quella che possiede un alto livello di THC e che pertanto, se assunta, può alterare la percezione della realtà in modo più o meno intenso a seconda dei casi.
Detto questo è facile intuire che gli effetti dei cannabinoidi contenuti nella marijuana light saranno di un tipo, in quella illegale di un altro.
Esaminiamo ora, le differenze tra effetti a breve e lungo termine di ognuno dei cannabinoidi più conosciuti del momento.
Leggi anche: Recettori cannabinoidi: meccanismo d’azione e legame con la cannabis


Effetti a breve termine dei cannabinoidi
Partiamo col parlare degli effetti del THC, il cannabinoide più conosciuto e più messo sotto accusa in tutto il mondo.
Gli effetti immediati del THC sono tanti, e a seconda del quantitativo assunto e dell’organismo di ogni persona, possono mutare notevolmente, ma i più frequenti possono essere sintetizzati in questa lista:
- miglioramento dell’umore ed euforia;
- fame chimica;
- disinibizione;
- aumento della creatività;
- ansia, tachicardia e attacchi di panico;
- problemi di concentrazione;
- percezione della realtà distorta.
Gli effetti immediati dell’assunzione del CBD invece, sono ben diversi. Questo cannabinoide, contenuto in alte concentrazioni nella canapa legale e nei suoi derivati (olio di CBD, hashish legale, etc…), è privo di effetti psicotropi, pertanto non altera la percezione della realtà di chi lo assume.
Il cannabidiolo (CBD) può invece avere questi effetti, anche in questo caso più o meno intensi a seconda dell’organismo:
- riduce le infiammazioni e il dolore legati a diverse patologie;
- riduce gli stati d’ansia e i problemi ad addormentarsi (insonnia);
- per via delle proprietà anticonvulsive riduce il numero di attacchi epilettici;
- è in grado di placare la sensazione di nausea;
- può ridurre l’assorbimento da parte del corpo di alcuni farmaci;
- se assunto in dosi elevate può provocare ipotensione e diarrea.
…e il CBG?
Riguardo a questo cannabinoide si conosce ancora poco, ed il motivo è da collegare al fatto che questa sostanza al momento della raccolta della canapa è presente in bassissime percentuali. In passato il cannabigerolo (o CBG) era rimasto nell’ombra, quindi solo di recente sono stati approfonditi gli studi a riguardo.
Tra gli effetti immediati però, possiamo citare questi:
- riduzione dei dolori;
- riduzione delle infiammazioni (anche a livello locale, sulla cute);
- riduzione della tensione muscolare;
- rilassamento.
La durata degli effetti a breve termine è soggettiva. Dipende dall’organismo di ogni individuo e anche dalle dosi di cannabinoidi assunte.
Effetti a lungo termine dei cannabinoidi
Visti gli effetti che possono scatenare i cannabinoidi sull’organismo subito dopo l’assunzione, ora è il momento di sapere di più sugli effetti che queste sostanze possono sviluppare nell’organismo umano se assunte per un lungo periodo di tempo.
Prima di continuare è importante specificare che gli effetti a lungo termine dei cannabinoidi sono continuamente oggetto di studio e per ora parlare in termini assoluti sarebbe azzardato. Dai risultati di numerose ricerche però è emerso – in parte – quanto segue.
Tra gli effetti a lungo termine del THC sono stati riscontrati:
- dipendenza dalla sostanza ed assuefazione (si ha bisogno di assumere una quantità sempre più maggiore di THC per ottenere gli effetti della fase di utilizzo iniziale);
- pare che in alcuni casi l’assunzione di THC possa accelerare il metabolismo;
- in vari soggetti sono stati riscontrati problemi cognitivi e alla memoria;
- inoltre in alcuni soggetti (già predisposti) pare che l’uso prolungato di cannabis ad alto contenuto di THC possa favorire lo sviluppo di psicosi e/o schizofrenia.
Tra gli effetti a lungo termine del CBD alcuni dei più frequenti sono questi:
- Secondo alcuni studi svolti in laboratorio sia sui topi che in provetta, pare che il CBD possa rallentare la moltiplicazione di alcune cellule tumorali.
- Grazie anche all’introduzione di questo cannabinoide in alcuni farmaci, è stato riscontrato un netto miglioramento dello stile di vita per i malati di sclerosi multipla.
- Pare che il CBD possa avere proprietà immunomodulatrici, che si verificano da caso a caso in modo differente. In alcuni casi le difese immunitarie vengono rafforzate, in altri invece vengono abbassate.
- Secondo alcune ricerche pare che questa sostanza sia in grado di proteggere le cellule neurologiche.
Come anticipato prima, gli studi sono ancora in corso e devono essere approfonditi, ma gli effetti negativi a lungo termine del CBD rispetto a quelli del THC sembrano essere “quasi” assenti.
Per quanto riguarda gli effetti a lungo termine del cannabigerolo (CBG), è stato riscontrato che:
- questa sostanza potrebbe avere la capacità far sviluppare nuove cellule cerebrali nell’organismo umano (gli studi sono in corso);
- potrebbe alterare l’assorbimento di alcuni farmaci.
Leggi anche: CBD & test antidroga: il cannabidiolo si rileva nelle analisi del sangue e delle urine?
Hashish effetti a lungo termine
L’hashish è una resina ottenuta dai fiori della cannabis che, a seconda delle varietà, può contenere quantità differenti di tetraidrocannabinolo e cannabidiolo, i due principali componenti che interagiscono con i recettori cannabinoidi del nostro organismo. L’uso prolungato di questa droga, soprattutto in forme ad alto contenuto di THC, può avere effetti dell’hashish che si manifestano sia a livello mentale che fisico.
Dal punto di vista psicologico, le alterazioni più comuni riguardano l’umore, con possibili oscillazioni tra euforia e apatia, difficoltà di concentrazione, ridotta memoria a breve termine e calo della precisione nei movimenti. Alcuni studi riportano un aumento del rischio di sviluppare disturbi d’ansia o depressione, specialmente in soggetti predisposti.
Sul piano fisico, il fumo di hashish può causare problemi respiratori simili a quelli associati ad altre droghe da combustione, mentre l’abuso prolungato è stato associato a riduzione della capacità polmonare e possibili danni alla corteccia cerebrale, con impatto negativo sulle funzioni cognitive.
Le conseguenze dell’uso cronico possono includere dipendenza psicologica e, nei casi più gravi, sintomi di astinenza. A differenza di sostanze come eroina o cocaina, la dipendenza da hashish tende a essere meno intensa dal punto di vista fisico, ma può comunque influenzare la qualità della vita e le relazioni sociali.
Il trattamento in caso di abuso si concentra sulla riduzione graduale dei consumi, sul supporto psicologico e, nei casi più complessi, su programmi di riabilitazione personalizzati. È importante ricordare che la pericolosità dell’hashish dipende non solo dal prodotto e dal suo scopo di utilizzo, ma anche dalle prove scientifiche sulle sue interazioni con la mente e il corpo, e dalla modalità di assunzione.
In conclusione, l’hashish a lungo termine può comportare effetti fisici e psicologici rilevanti: informarsi e comprendere i rischi è il primo passo per un consumo consapevole o per intraprendere un percorso di cura in caso di necessità.
CBD effetti a lungo termine: benefici, sicurezza e considerazioni scientifiche
Il tema dei CBD effetti a lungo termine è di grande interesse sia per i consumatori che per i professionisti del settore, in quanto coinvolge non solo gli effetti immediati sul sistema nervoso centrale e sul cervello, ma anche il possibile impatto su funzioni fisiologiche più complesse e sulla salute generale delle persone.
Secondo studi supportati da enti internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il consumo prolungato di CBD mostra un profilo di sicurezza molto elevato, con effetti collaterali limitati e generalmente ben tollerati, anche in adolescenti o in pazienti con disturbi neurologici. Tra i principali benefici a lungo termine segnalati dalla ricerca scientifica vi sono la riduzione di disturbi ansiosi, miglioramento della qualità del sonno, supporto nella gestione di patologie croniche come la sindrome di Lennox Gastaut e potenziale effetto neuroprotettivo sul sistema cognitivo.
Gli effetti del CBD sull’organismo dipendono dalla dose, dalla frequenza di assunzione e dai fattori individuali, come età, metabolismo e condizioni cliniche. Ad esempio, alcuni articoli scientifici riportano casi di lieve sonnolenza, secchezza delle fauci o calo momentaneo della pressione, ma la tollerabilità generale rimane alta e gli effetti indesiderati sono rari se il consumo è monitorato da professionisti.
Per garantire la massima sicurezza, è consigliato affidarsi a prodotti con certificati di qualità, controlli sul profilo dei cannabinoidi e chiari dettagli sulle quantità di principio attivo. La spedizione e il uso dei prodotti CBD deve sempre seguire le normative locali, sia negli Stati Uniti che in altri paesi, per assicurare un consumo responsabile e sicuro.
In sintesi, il CBD a lungo termine rappresenta un argomento di grande interesse per persone di tutte le età, con potenziali benefici significativi sul benessere fisico e mentale, e con un profilo di sicurezza riconosciuto a livello internazionale.
…E gli altri cannabinoidi? Che effetti hanno sul corpo umano?
I cannabinoidi che produce la cannabis legale non sono solo questi, ma ne esistono tanti altri.
Essendo presenti nella pianta solo in piccole percentuali però, gli studi sul loro effetto devono ancora essere approfonditi.
Oggi l’attenzione sugli effetti delle sostanze prodotte dalla marijuana legale (e non) è aumentata, perciò presto, oltre ai risultati dei test di laboratorio effettuati sulle cavie, potremo sapere qualcosa in più anche sulle sperimentazioni che hanno come protagonista l’uomo.
In attesa dei nuovi risultati ora è possibile acquistare dei prodotti a base di CBD.
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