Il CBD può essere davvero utile per smettere di fumare?

CBD per smettere di fumare | Justbob

Pubblicato il: 11/10/2023

Il cannabidiolo sembra possedere interessanti proprietà in grado di limitare il desiderio di una sigaretta nel momento in cui si intraprende un percorso di recupero dal tabagismo. Ecco come

La lotta contro la dipendenza dalla nicotina è una battaglia che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo.

Al fine di combattere la battaglia contro il fumo sono state elaborate molte possibili soluzioni, basti pensare ai dispositivi per la terapia nicotinica sostitutiva o ai centri antifumo che seguono il tabagista sotto qualsiasi aspetto, compreso quello psicologico, per supportarlo nel suo percorso verso l’abbandono definitivo delle bionde.

Da qualche tempo la ricerca scientifica sembra aver identificato un altro possibile alleato in questa lotta: il CBD.

Questa molecola è fondamentalmente sicura e priva di manifesti effetti nocivi sul corpo umano, tanto che il commercio di prodotti a base di cannabidiolo (come l’olio di CBD e l’hashish legale) è stato legalizzato già da diversi anni, come dimostrato anche dall’ampia offerta presente sul nostro e-commerce Justbob.

E, in base a ricerche mediche relativamente recenti, sembra aver dimostrato un buon potenziale per aiutare i fumatori a superare la dipendenza dalla nicotina.

Nel seguente articolo approfondiremo questo argomento, ma prima di affrontare il nocciolo della questione, esaminiamo come la nicotina agisce sul sistema nervoso umano fino a causare una forte dipendenza e quali sono i danni associati al consumo delle sigarette.

Medico che osserva un tumore in una lastra | Justbob

Ecco il meccanismo che rende schiavi della nicotina

La nicotina è una sostanza che può causare un alto livello di dipendenza presente in tutti i prodotti a base di tabacco. Quando entra nel corpo, provoca una sensazione temporanea di benessere e rilassamento, aumentando contemporaneamente la frequenza cardiaca e la quantità di ossigeno utilizzata dal cuore.

Questa sensazione è dovuta alla rapida assorbimento della nicotina nel flusso sanguigno, che permette di raggiungere il cervello in breve tempo. Una volta nel sistema nervoso centrale, la nicotina causa un picco di endorfine, noti come i ‘neurotrasmettitori della felicità’, che danno l’impressione di alleviare lo stress e il dolore e di migliorare l’umore.

Tuttavia, i livelli di questa sostanza raggiungono il picco rapidamente e, di conseguenza, le sensazioni di ricompensa sono di breve durata. Questo può creare un ciclo in cui le persone continuano a fumare per continuare a provare queste apparenti sensazioni piacevoli. Inoltre, la nicotina aumenta i livelli di dopamina, un altro neurotrasmettitore che fa parte del sistema di ricompensa del cervello e che favorisce un senso di piacere e gratificazione. La sua liberazione da parte del cervello rinforza ulteriormente l’abitudine di consumare questa sostanza.

L’uso frequente di nicotina porta a modifiche nel modo in cui il cervello funziona in relazione all’autocontrollo, allo stress e all’apprendimento. Questi cambiamenti a lungo termine possono portare a una grave dipendenza, in grado di influenzare pesantemente le funzioni cognitive e di portare a problemi di attenzione e memoria durante l’astinenza, nel momento in cui il fumatore smette di consumare tabacco.

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Gli effetti cancerogeni delle tossine del fumo di sigaretta sull’uomo

Il fumo di tabacco è una miscela complessa di migliaia di sostanze chimiche, molte delle quali sono dannose per la salute umana. Di queste, centinaia sono note per avere dei gravi effetti negativi sul corpo umano e includono sostanze chimiche come l’idrogeno cianuro, il monossido di carbonio e l’ammoniaca.

Ancora più preoccupante è il fatto che almeno una settantina di queste sono noti cancerogeni. Ecco alcuni esempi:

  • acetaldeide, una sostanza chimica organica che può irritare le vie respiratorie e ha dimostrato di causare il cancro in numerose specie animali;
  • ammine aromatiche, un gruppo di sostanze chimiche che sono state collegate al cancro della vescica, del seno e di altri organi;
    arsenico, un metallo tossico che favorisce lo sviluppo di vari tipi di tumore;
  • benzene, una sostanza chimica organica che può causare leucemia e altri tipi di cancro;
  • berillio, un metallo tossico che può causare il cancro del polmone;
  • 1,3-Butadiene, un gas pericoloso più volte rilevato come causa di tumore;
  • cadmio, un metallo tossico che può causare il tumore al polmone;
  • cromo, un elemento metallico di pericolosità pari al cadmio;
  • cumene, una sostanza chimica organica che può causare problemi respiratori;
  • ossido di etilene, una molecola nota per la sua pericolosità in relazione allo sviluppo di tumori nei polmoni;
  • formaldeide, una sostanza chimica organica che può causare il cancro del naso, della gola e del sangue;
  • nichel, un elemento metallico che può provocare il tumore del polmone e delle narici;
  • polonio-210, famigerato elemento chimico radioattivo con effetti cancerogeni;
  • idrocarburi policiclici aromatici (IPA), un gruppo di sostanze chimiche che sono state collegate al cancro della pelle, del polmone e di altri organi;
  • nitrosammine specifiche del tabacco, molecole con caratteristiche dannose molto simili alle precedenti;
  • cloruro di vinile, una sostanza chimica organica che può causare il cancro del fegato e del polmone.

Queste molecole sono solo una piccola frazione delle migliaia presenti nelle sigarette. Quando una persona inala il fumo di una bionda, queste sostanze chimiche entrano nei polmoni e da lì nel flusso sanguigno, dove possono raggiungere ogni parte del corpo. Questo è il motivo per cui il fumo è così dannoso e può causare una varietà di malattie gravi, compromettendo pesantemente l’aspettativa di vita.

Questi i danni provocati dal fumo sui vari apparati del corpo umano

Al netto dell’aumento del rischio di tumore, il fumo di sigaretta può provocare anche tante altre patologie non necessariamente legate ai tumori, colpendo apparati come:

  • sistema respiratorio. Il fumo danneggia direttamente i polmoni, aumentando il rischio di bronchite cronica, enfisema e altre patologie ai danni di questi organi;
  • sistema circolatorio. Le sostanze chimiche nel tabacco possono danneggiare il cuore, i vasi sanguigni e le cellule del sangue, aumentando il rischio di aterosclerosi (accumulo di placca nelle arterie) e altre malattie cardiovascolari come angina, ictus e infarto;
  • sistema riproduttivo. Il fumo può danneggiare il sistema riproduttivo in entrambi i sessi, riducendo la fertilità e aumentando il rischio di disfunzione erettile negli uomini;
  • sistema tegumentario (ovvero, pelle, capelli e unghie). Il fumo può causare invecchiamento precoce della pelle, rughe, e può anche influenzare la salute di capelli e unghie, causando la perdita dei primi e l’ingiallimento delle seconde;
  • sistema digestivo. Il consumo di sigarette aumenta il rischio di gastrite, ulcere allo stomaco e intestino e può influenzare negativamente la digestione;
  • sistema nervoso. La nicotina presente nelle sigarette stimola il sistema nervoso centrale, causando un aumento temporaneo della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca. Nel lungo termine può portare a gravi danni neurologici e aumentare il rischio di malattie come l’Alzheimer e la sclerosi multipla.

Pipetta in vetro piena di olio di CBD | Justbob

I potenziali effetti benefici del cannabidiolo

Il CBD (cannabidiolo) è un composto naturale derivato dalla pianta di cannabis. A differenza del THC, anch’esso presente nella marijuana, il cannabidiolo non provoca effetti psicoattivi ed è questo il motivo principale per il quale in Italia la vendita di canapa light è totalmente legale.

Al netto dei possibili effetti di contrasto alla dipendenza dalla nicotina, di cui parleremo nel prossimo paragrafo, la medicina ha evidenziato alcune interessanti proprietà in grado di rendere questa sostanza un potenziale supporto per il trattamento di determinate patologie e disturbi.

Ecco alcuni dei benefici chiave del CBD evidenziati fino ad oggi dalla ricerca scientifica:

  • sollievo dall’ansia. Il CBD può avere un effetto ansiolitico, influenzando il modo in cui i recettori del cervello rispondono alla serotonina, un neurotrasmettitore legato alla salute mentale. Studi hanno dimostrato che il CBD può ridurre lo stress, diminuire gli effetti fisiologici dell’ansia e migliorare i sintomi del disturbo post-traumatico da stress;
  • proprietà anticonvulsivanti. Il cannabidiolo è stato studiato come possibile trattamento per l’epilessia. Alcune ricerche indicano prudentemente che può ridurre il numero di convulsioni in persone con determinate forme di questa patologia;
  • effetto neuroprotettivo. Secondo alcuni ricercatori il CBD potrebbe avere proprietà neuroprotettive, offrendo potenziali benefici nel trattamento di malattie neurodegenerative;
  • sollievo dal dolore. Il CBD può agire come mediatore dei recettori del cervello per aiutare a gestire il dolore. È stato esplorato come un potenziale trattamento per diverse tipologie di dolore, tra cui quello cronico e quello legato a fenomeni di contrazione spastica;
  • effetto anti-acne. Grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie, il cannabidiolo è ritenuto come un potenziale aiuto nella gestione dell’acne, in base anche alla sua capacità di ridurre la produzione eccessiva di sebo.

È importante sottolineare che, nonostante i potenziali benefici sopra descritti, il CBD non deve essere ritenuto una panacea per ogni male e la sua efficacia può variare da individuo a individuo. Prima di iniziare qualsiasi trattamento a base di cannabidiolo è essenziale consultare un medico, ricordando che il CBD per uso farmacologico è acquistabile solo previa prescrizione sanitaria e sotto consiglio di uno specialista.

Il potenziale del cannabidiolo per la lotta contro la dipendenza dalla nicotina

Smettere di fumare è una delle sfide più ardue da affrontare.

Recenti ricerche e testimonianze hanno evidenziato il potenziale del CBD come alleato in questo percorso.

Il cannabidiolo sembra agire in diversi modi per aiutare i fumatori. In primo luogo, ha dimostrato di favorire il rilassamento dei tabagisti, riducendo così la probabilità di sentire il bisogno impellente di una sigaretta. Inoltre, contribuisce a diminuire il desiderio di fumare, rendendo il percorso per il superamento della dipendenza dalla nicotina meno arduo.

Tutto questo, combinato con la sua capacità di migliorare l’umore e la qualità del sonno, lo rende un potenziale supporto per coloro che cercano di liberarsi dalla dipendenza da nicotina.

Tra i contributi di ricerca più interessanti in questo senso va citato lo studio condotto nel 2018 da Chandni Hindocha dello University College di Londra.

Questo studio ha evidenziato come una singola dose di trattamento con CBD possa ridurre l’attrazione visiva dei fumatori abituali verso stimoli legati al fumo. Gli stimoli visivi, come vedere amici fumare, infatti, sono spesso causa di ricadute tra coloro che hanno smesso.

Nel corso della ricerca, 30 tabagisti con una forte dipendenza dalla nicotina sono stati sottoposti a test dopo aver consumato una sigaretta ed essersi, poi, astenuti per 12 ore. Sono stati quindi suddivisi in due gruppi ai quali è stato somministrato CBD o un placebo.

Coloro che hanno assunto cannabidiolo hanno mostrato una minore predisposizione verso gli stimoli visivi legati al tabacco rispetto a chi ha assunto il placebo. Inoltre, hanno percepito le immagini legate al fumo come meno piacevoli.

Studi precedenti avevano ben evidenziato come questo meccanismo fondato puramente sulla vista di altri individui che consumano una sostanza capace di rendere dipendenza è molto comune e può prevedere ricadute a breve termine. Questa predisposizione potrebbe essere causata da modifiche nel percorso di ricompensa del cervello dovute a anni di consumo di fumo.

Sebbene il CBD non abbia influenzato pesantemente i sintomi di astinenza e desiderio, i ricercatori intendono approfondire il tema con studi clinici a lungo termine.

D’altronde, come abbiamo già visto il cannabidiolo, a differenza del THC, non ha effetti intossicanti e ha dimostrato ampi benefici terapeutici. I farmaci attualmente disponibili per smettere di fumare, peraltro, spesso non sono efficaci e alcuni di essi possono avere effetti collaterali significativi.

Questi primi risultati, insomma, indicano il CBD come una possibile nuova alternativa terapeutica per la lotta contro il fumo.

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In conclusione

La lotta contro il fumo è una sfida complessa e multifattoriale che affrontano milioni di persone in tutto il mondo.

La nicotina e le altre sostanze chimiche presenti nel tabacco hanno effetti devastanti su vari sistemi del corpo umano, aumentando il rischio di numerose malattie, tra cui il cancro. Tuttavia, emergono nuove speranze dal mondo della ricerca scientifica.

Il CBD, un composto naturale derivato dalla pianta di cannabis, sta mostrando un potenziale promettente come strumento terapeutico nella lotta contro la dipendenza da nicotina. Sebbene ulteriori ricerche siano necessarie per comprendere appieno il suo potenziale, i primi risultati sono incoraggianti.

Ad ogni modo è essenziale tener presente che chiunque consideri l’uso del CBD come supporto per smettere di fumare dovrebbe farlo esclusivamente sotto la guida di un medico specializzato.

La lotta contro la dipendenza da nicotina è ardua, ma con le giuste risorse e il sostegno, è possibile intraprendere un percorso verso una vita più sana e libera dal fumo.

Takeaways

  • La nicotina, presente nei prodotti del tabacco, provoca una dipendenza attraverso il rilascio di endorfine nel cervello, creando un ciclo di ricompensa che spinge le persone a continuare a fumare.
  • Il fumo di sigaretta contiene numerose sostanze chimiche dannose, tra cui molte che sono note cancerogeni. Oltre al rischio di cancro, il fumo danneggia il sistema respiratorio, circolatorio, riproduttivo, tegumentario e nervoso, aumentando il rischio di malattie gravi.
  • Il CBD, derivato dalla cannabis, ha dimostrato potenziali benefici per la salute, tra cui il sollievo dall’ansia, proprietà anticonvulsivanti, effetto neuroprotettivo, sollievo dal dolore e effetto anti-acne.
  • Studi recenti suggeriscono che il CBD può essere un alleato nella lotta contro la dipendenza dalla nicotina. Può favorire il rilassamento dei fumatori, ridurre il desiderio di fumare e attenuare la risposta visiva ai stimoli legati al fumo.
  • Prima di utilizzare il CBD per smettere di fumare, è essenziale consultare un medico specializzato, poiché l’efficacia può variare da individuo a individuo. Inoltre, il CBD per uso farmacologico è disponibile solo su prescrizione e sotto la supervisione di uno specialista.

FAQ sul CBD per smettere di fumare


Qual è il meccanismo che causa la dipendenza dalla nicotina?

Il meccanismo che rende schiavi della nicotina è dovuto alla rapida assorbimento della nicotina nel flusso sanguigno, che permette di raggiungere il cervello in breve tempo. Una volta nel sistema nervoso centrale, la nicotina causa un picco di endorfine, noti come i ‘neurotrasmettitori della felicità’, che danno l’impressione di alleviare lo stress e il dolore e di migliorare l’umore.

Quali sono gli effetti cancerogeni delle tossine del fumo di sigaretta sull’uomo?

Il fumo di tabacco è una miscela complessa di migliaia di sostanze chimiche, molte delle quali sono dannose per la salute umana. Almeno una settantina di queste sostanze sono noti cancerogeni e possono causare una varietà di tumori. Alcuni esempi includono l’acetaldeide, le ammine aromatiche, l’arsenico, il benzene e molti altri.

Qual è il potenziale del cannabidiolo per la lotta contro la dipendenza dalla nicotina?

Il cannabidiolo (CBD) mostra il potenziale di aiutare i fumatori a superare la dipendenza dalla nicotina in vari modi, inclusi il rilassamento, la riduzione del desiderio di fumare e il miglioramento dell’umore. Studi indicano che il CBD potrebbe ridurre l’attrazione visiva dei fumatori verso stimoli legati al fumo, rendendo più facile evitare le ricadute.