Modificato il: 06/08/2025
Vuoi sapere come riconoscere le cime di erba (o cima di erba) di alta qualità da quelle scadenti? Ecco la guida che cercavi
Da quando l’utilizzo di canapa light si è diffuso tantissimo in vari paesi del mondo, sono sempre di più le persone che si domandano come riconoscere le cime di cannabis di buona qualità da quelle scarse.
Basta un colpo d’occhio oppure occorre valutare tanti altri dettagli e sfumature?
Da che cosa dipende la qualità delle infiorescenze di erba legale?
Qui puoi trovare tutte le risposte e i chiarimenti su come distinguere le migliori cime di marijuana (o bud) con una semplice guida pratica e chiara.
Che cosa sono le cime di cannabis e come si differenziano per qualità.
Se non sei ancora esperto del mondo della cannabis light, ma solo di recente hai iniziato ad esplorare le diverse tipologie di infiorescenze e derivati della cannabis (come olio di CBD e hashish) è normale che abbia dei dubbi davanti ai prodotti che ti trovi davanti.
Iniziamo col dire che sentendo parlare di cime di marijuana, cime di cannabis o bud si intende la stessa cosa, si tratta sostanzialmente delle infiorescenze della pianta di cannabis che vengono raccolte in età matura e poi essiccate e conciate.
Le cime di marijuana, con cui probabilmente hai già avuto a che fare, vengono prodotte esclusivamente dalla pianta di cannabis femmina, e se non fecondate dal polline della pianta maschile, crescono e si sviluppano fino ad arrivare alla completa maturazione.
È in questa fase che ogni cima di cannabis riesce ad avere le più alte concentrazioni dei principali cannabinoidi che noi oggi conosciamo, ma con una distinzione:
- le infiorescenze di canapa legale saranno ricche di CBD;
- le infiorescenze di marijuana illegale invece di THC ( sostanza psicotropa illegale anche in Italia).
Nonostante la stragrande maggioranza di venditori di cannabis on-line dichiarino che la loro erba legale sia superiore alla media, in realtà non sempre è così, per questo dopo l’acquisto occorre fare una valutazione seguendo un metodo ben preciso.
Le cime di cannabis infatti vengono suddivise prevalentemente in cime di qualità bassa, di qualità media e cime di qualità alta.
Il risultato del prodotto ottenuto dipende dall’esperienza dei canapicoltori e di chi esegue i trattamenti successivi.
Il primo, ovvero il coltivatore, deve conoscere le migliori tecniche di coltivazione della canapa per ottenere delle piante sane, rigogliose e profumate e dev’essere in grado di riconoscere il momento giusto per la raccolta; il secondo, invece, deve trattare la pianta prima della vendita, facendo attenzione a non seccarla troppo e a non rovinare le proprietà aromatiche e i potenziali effetti.
Leggi anche: Cosa sono i cristalli di CBD
Tecniche di coltivazione della canapa: ecco perché fanno la differenza
Come accennato sopra la qualità delle cime ottenute dipende tantissimo dall’esperienza dei canapicoltori.
Molti si chiedono come ottenere cime enormi autofiorenti, perché le cime non si gonfiano, come promuovere l’ingrossamento dei fiori di canapa e tanto altro, ma la verità è che per ottenere dei prodotti di qualità non basta improvvisare, ma seguire le giuste procedure può fare davvero la differenza sulla qualità del prodotto.
Senza dubbio occorre partire scegliendo dei semi di qualità, che garantiscano una buona genetica della pianta, poi bisogna fare attenzione al tipo di terreno scelto, all’utilizzo di fertilizzanti ed enzimi. Ma anche l’intensità, il colore e la costanza della luce fanno la differenza e naturalmente vale lo stesso per quanto riguarda la temperatura e l’umidità dell’ambiente in cui vengono coltivate le piante di canapa.
Il mal nutrimento, la poca o l’eccessiva luce a tanti altri fattori possono determinare l’aspetto, gli aromi e la resa della pianta.
Detto questo, vediamo ora come dovresti procedere per valutare se le cime di canapa legale che hai davanti sono di prima qualità o se hai sottomano un po’ di brick weed (la qualità più bassa).
L’importanza dell’anatomia del fiore e del processo di raccolta: guida per riconoscere qualità e sicurezza
Un altro punto di vista fondamentale da considerare quando si valuta una cima di cannabis è la sua anatomia e il processo che porta dal seme al raccolto. Ogni fiore di cannabis è composto da diverse parti, e capire come sono strutturate può aiutare i clienti a scegliere in maniera consapevole. Dalla densità del fiore fino allo strato superficiale ricco di tricomi, resina e peletti, ogni dettaglio è indicativo della cura con cui è stata trattata la pianta.
I migliori coltivatori sanno che il metodo di trimming (cioè la rifinitura del fiore dalle foglie in eccesso) influisce sia sull’aspetto che sul profilo terpenico della cannabis, ovvero sull’insieme di aromi, odori e sapore. Un profilo ben definito è un ottimo indice di qualità: i terpeni, infatti, contribuiscono anche agli effetti percepiti dal consumatore, influenzando la circolazione, l’umore e persino la salute in termini di benessere generale.
La sicurezza del prodotto finale dipende in larga parte dal rispetto delle buone pratiche agricole e dalla verifica rigorosa della presenza di sostanze indesiderate. È per questo che, in un settore come quello della cannabis light, la trasparenza verso i clienti è fondamentale. Ogni articolo venduto dovrebbe essere accompagnato da analisi di laboratorio che ne garantiscano la purezza e l’assenza di contaminanti.
Dal punto di vista di un giornalista che analizza il mercato, è evidente che la maggior parte degli utenti che acquistano fiori di cannabis di alta qualità lo fanno dopo aver maturato una certa esperienza. Sanno osservare il prodotto con l’occhio esperto di chi ha imparato a distinguere un fiore compatto e resinoso da uno secco o trascurato. I coltivatori più esperti raccolgono i fiori al momento giusto, quando il contenuto di tricomi è al massimo e la pianta ha espresso tutto il suo potenziale aromatico.
Infine, alcuni suggerimenti utili per chi è alle prime armi: osserva bene la densità del fiore, toccalo con le mani per valutarne la compattezza e annusalo per cogliere le sfumature del suo profilo terpenico. Ogni fiore racconta una storia fatta di cura, metodi colturali e amore per la pianta. A fine raccolto, ciò che rimane è un prodotto che, se ben lavorato, riflette l’impegno dell’intero settore.
Come riconoscere le cime di marijuana di qualità
Per distinguere le infiorescenze di marijuana di qualità da quelle più scarse non è necessario essere degli intenditori, ma tenendo conto di determinati parametri è semplicissimo.
Ecco che cosa occorre considerare per determinare la qualità di un bud.
Aspetto e consistenza
Una cima di cannabis di prima scelta dev’essere contraddistinta da una colorazione verde, brillante e viva, in cui spiccano tantissimi tricomi e pistilli (diffida dei colori troppo spenti).
Anche la potatura è un indicatore di qualità, se appare “curata” evidentemente la pianta è stata trattata con attenzione.
Per quanto riguarda la consistenza è un buon segno avere sotto mano delle cime dense e compatte, anche se alcune varietà di canapa sono contraddistinte dalla presenza di cime ariose, l’importante è che però non ti trovi ad avere a che fare con cime troppo spoglie e aperte.
Bene anche un buon livello di umidità e una consistenza appiccicosa.
Aroma e sapore
Oltre che valutare l’aspetto è importante fare anche un’analisi olfattiva delle cime di canapa light.
Se hai sotto mano delle cime di marijuana legale di qualità dovresti avvertire un immediato profumo pungente e persistente che sa un po’ di terra, ma a seconda della varietà e della presenza dei terpeni i profumi possono ricordare di più alcuni frutti, l’odore del diesel (sì, il carburante) o dei fiori.
Se invece le infiorescenze che hai acquistato hanno un profumo molto leggero e ti ricordano il tipico odore di fieno, significa che le cime sono state conservate in modo scorretto, oppure che sono state essiccate eccessivamente o coltivate in modo poco equilibrato.
Se vivi in un paese in cui è consentito anche consumare l’erba CBD, ti renderai conto che alle caratteristiche di qualità appena descritte corrisponderà anche un sapore ricco, intenso e persistente, dalle mille sfumature.
Leggi anche: Cosa sono gli enzimi e che ruolo hanno nella cannabis
Conclusioni
Come hai potuto leggere distinguere una cima di cannabis di qualità da una scadente non è complicato come inizialmente pensano tante persone. I segnali che la pianta offre sono chiari e comprensibili a tutti, anche a chi è alle prime armi.
Ora anche tu li conosci, ma acquistando nel nostro cannabis light shop non ti troverai ad avere dei dubbi.
La canapa legale che trovi in vendita sul nostro e-commerce viene analizzata in laboratorio (e corredata di certificazione) sia per testarne la qualità che la legalità.
Dunque se sei alla ricerca di infiorescenze di prima scelta, ma anche derivati a base di CBD, come l’hashish cbd, sappi che sul nostro store on-line potrai trovare tantissime proposte.
Ti aspettiamo!
A presto…