Come riconoscere un buon olio di CBD

come riconoscere un buon olio di CBD | Justbob

Pubblicato il: 19/04/2024

Esistono dei modi per capire se l’olio di CBD è di qualità?

L’olio di cannabidiolo (CBD), come abbiamo visto in alcuni articoli precedenti, è un prodotto del tutto naturale, privo di effetti psico-attivi sempre più utilizzato a scopo terapeutico.

Il CBD infatti, oltre a essere un antidolorifico, ha riconosciute proprietà antinfiammatorie.

Ma come capire se un determinato olio di CBD è di qualità o meno?

Se avrete la pazienza di seguirci cercheremo di approfondire le caratteristiche e le proprietà da considerare per riconoscere un buon olio di CBD.

Non ci sono trucchetti o stratagemmi complessi e cervellotici, vedremo come sia più semplice di quanto si pensi.

Ci permettiamo un disclaimer all’insegna della prudenza: non abbiamo nessuna intenzione di incoraggiarvi all’utilizzo di CBD ma di fornirvi delle informazioni il più possibile oggettive per saper identificare meglio i vari prodotti.

Siamo qua per soddisfare le vostre curiosità di appassionati della materia e di collezionisti.

Vi ricordiamo che l’uso di CBD è regolamentato da norme nazionali e internazionali per cui vi invitiamo a rispettare le leggi vigenti.

Il suo utilizzo a scopo medico è da intendersi solo ed esclusivamente dopo prescrizione medica, per cui cautela!

Non ci si inventa terapeuti e soprattutto non si diventa medici ad honorem dopo qualche ora passata su Google!
Boccetta di olio CBD sopra una foglia di cannabis | Justbob

Usi e proprietà del CBD

Il CBD può essere impiegato in vari ambiti: la profumazione degli ambienti, il semplice collezionismo, nella cura del corpo e nel beauty, per esempio.

L’olio di CBD assunto per inalazione, a scopo terapeutico, sotto controllo del proprio medico, ha inoltre riconosciute proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche.

Molti studi dimostrano come sia utile contro l’ansia, lo stress psico-fisico e i problemi anche gravi di insonnia.

Il CBD si è rivelato efficace in molte terapie, come riferito da molti ricercatori, infatti è dimostrato come abbia notevoli proprietà:

  •  ansiolitiche;
  •  antinfiammatorie;
  •  antiossidanti;
  •  analgesiche;
  •  antiemetiche;
  •  neuroprotettive;
  •  stimolazione dell’appetito.

Leggi anche : Quello che dice la scienza sul potenziale del CBD contro i dolori articolari

Il CBD nei cosmetici e nell’industria del beauty

L’olio CBD si trova in molti prodotti di bellezza; tale sostanza è in grado di idratare e rendere più morbida e setosa la pelle, si è rivelata utile nei trattamenti anti-age per prevenire le rughe e può essere utilizzata anche per alleviare rossori dati da irritazioni cutanee.

Per quanto riguarda la cosmesi, il cannabidiolo ha ottime proprietà anti-ossidanti ed è usato come sebo-regolatore e per combattere l’acne.

Prodotti come creme e deodoranti interagiscono con il nostro organismo, i loro componenti finiscono nel sistema circolatorio e nel sangue, per cui il fatto che il cannabidiolo sia perfettamente naturale e non nocivo per l’epidermide e per l’organismo, è già un bel punto a favore.

I consumatori sempre più sembrano orientati nell’acquisto di prodotti naturali e bio, privi di parabeni, petrolati o altre sostanze potenzialmente tossiche.

Per questo motivo, specie negli USA, creme e oli al CBD stanno conseguendo ottimi risultati in termini di vendita.

I ricercatori dell’Università di Rostock hanno appurato in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Cells, quanto l’olio di CBD, grazie alle sue proprietà antibatteriche, sia utile nel contrasto di malattie cutanee come:

  • psoriasi;
  •  acne;
  •  eczemi;
  •  dermatiti.

Inoltre il CBD secondo recenti ricerche può favorire processi come:

  • cheratinizzazione (crescita di unghie e capelli);
  •  melanogenesi;
  •  cicatrizzazione delle ferite;
  •  biologia dei sebociti;
  •  barriera contro agenti infettivi e allergeni.

Effetti collaterali del CBD

Gli effetti collaterali del CBD sono davvero rari e poco rilevanti.

L’OMS stessa l’ha dichiarato non tossico e privo di evidenti effetti secondari negativi.

Alcuni effetti indesiderati tuttavia potrebbero essere:

  •  eccessivo rilassamento e sonnolenza;
  •  lieve diarrea;
  •  inappetenza;
  •  ipotensione arteriosa;
  •  secchezza della bocca;
  • sbalzi d’umore.

L’unico rischio sembrerebbe quello dell’assunzione combinata con altri farmaci.

Infatti, come riportato da alcuni ricercatori dell’Università di Harvard, bisogna prestare molta attenzione che non interferisca con altri farmaci assunti per terapie in corso.

Inoltre proprio a causa dei suoi effetti rilassanti si sconsiglia l’assunzione di CBD legale alla guida, mentre si pilotano macchinari pesanti, o si è impegnati in lavori potenzialmente pericolosi.

Per evitare ogni rischio, nonostante la questione sia ancora dibattuta, si sconsiglia l’assunzione alle donne in gravidanza o in allattamento.

L’olio CBD Full Spectrum

Sicuramente nelle vostre ricerche on-line vi siete imbattuti in questa espressione.

Ma cosa significa Full Spectrum?

Questa tipologia di olio è la favorita di chi vuole fruire al massimo delle potenzialità del cannabidiolo, vediamo perché.

Sì, perché per ottenere questa varietà, vengono estratti dalla canapa sativa anche componenti come fitocomplesso, terpeni, flavonoidi e altri cannabinoidi.

Tali elementi combinati con il CBD amplificano e potenziano i suoi effetti benefici in quello che viene chiamato effetto entourage.

Per questi motivi si tende a preferire il Full Spectrum rispetto al Broad Spectrum e soprattutto a prodotti a spettro isolato.

Serra di piante di marijuana legale coltivate indoor | Justbob

Come capire se un olio di CBD è di qualità?

Eccoci, veniamo finalmente a noi, al nocciolo dell’articolo: come si presenta un olio di qualità?

Un fattore immediatamente visibile è il colore.

Generalmente un olio di CBD di buona qualità ha un colore trasparente dorato o verde chiaro, non eccessivamente scuro.

Ciò significa che è stato opportunamente filtrato e che residui e scarti vegetali sono stati eliminati.

Più sarà trasparente più sarà trattato e depurato.

Chi ricerca un prodotto naturale al 100% spesso si imbatte in oli grezzi che hanno una tonalità verde scura, in questo caso occorre prestare attenzione perché potrebbe provocare nausee.

Il CBD grezzo può avere un pessimo sapore proprio perché non essendo stato filtrato sono rimaste ancora tracce di cera, terpeni e clorofilla.

Solitamente anche l’odore non proprio gradevole è un ottimo campanello d’allarme da non trascurare.

È consigliato comunque leggere sempre attentamente gli ingredienti e le componenti del prodotto e non aver timore di chiedere ogni dubbio al venditore autorizzato.

L’azienda produttrice non dovrebbe fare resistenze e chiarire ogni perplessità riguardo la coltivazione, l’estrazione, la conservazione e la lavorazione della pianta.

Qual è il modo di estrazione più comune?

L’olio di CBD è composto dall’estratto vero e proprio della canapa e dall’olio vettore. L’estrazione con anidride carbonica (CO2) è il metodo più utilizzato nell’industria.

Questo tipo di estrazione detta CO2 supercritica è considerata unanimemente non pericolosa per la salute.

Sicuramente questa modalità è più salutare e meno tossica di quella che impiega idrocarburi, in tale modo infatti si rischia che possano restare residui nocivi di idrocarburi nell’estratto della canapa.

Comunque, per non rischiare, gli addetti ai lavori consigliano di leggere attentamente sempre i certificati di analisi, per assicurarsi che siano stati utilizzati solventi prettamente naturali.

Altri modi per riconoscere un buon olio di CBD

La canapa è una pianta che assorbe ogni sostanza del terreno; se questa può essere una grande qualità, capite bene come possa essere anche rischioso.

Immaginate: la pianta assorbe vitamine e minerali, nel migliore dei casi, ma se il terreno sorge in un luogo inquinato? C’è il rischio che possa aver inglobato piombo, petrolio, metalli pesanti o altre sostanze nocive per l’organismo.

Perciò è saggio assicurarsi che gli agricoltori siano soggetti autorizzati e che abbiano operato in zone sicure, che siano state analizzate attentamente con criteri scientifici.

L’olio dovrebbe essere testato da un laboratorio ISO/IEC 17025:2017 che certifichi ufficialmente non vi siano tracce di pesticidi, batteri, solventi non naturali e altre sostanze tossiche.

È importante poi che il prodotto sia stato analizzato da laboratori di terza parte, ovvero da esperti imparziali e obiettivi non legati da conflitto di interessi con l’azienda produttrice.

Quando l’olio di CBD è di pessima qualità?

Capiamo i dubbi di chi si avvicina per la prima volta a questo mondo e teme di imbattersi in prodotti di pessima qualità.

Molti di voi infatti vorrebbero conoscere un metodo infallibile per riconoscere all’istante oli di CBD non all’altezza.

Bene, sopra abbiamo visto che il colore è un buon segnale (meglio non sia troppo scuro), ma anche il sapore e l’odore che non devono essere sgradevoli.

Un’altra dritta abbastanza intuitiva potrebbe essere il prezzo.

Sì, perché se il costo dovesse essere molto basso è più probabile che vi troviate di fronte un prodotto di scarsa qualità e non dell’offerta più conveniente della vostra vita.

La qualità, è bene ricordarlo, si paga e se un prodotto ha un costo importante, un motivo ci sarà.

Inoltre, affinché sia efficace, una confezione da 30 ml dovrebbe contenere 250-1000 mg di olio; una concentrazione più bassa è da considerarsi priva di effetti rilevanti.

Un altro consiglio che ci sentiamo di darvi: diffidate dalle etichette sensazionalistiche, le frasi a effetto, le promesse di rimedi miracolosi contro ogni male!

Il CBD può essere molto utile, i suoi effetti sono riconosciuti dalla comunità medica e scientifica, ma non è né un elisir, né una panacea a ogni male.

Per cui, prudenza e cautela!

Cosa succede se si utilizza CBD di pessima qualità?

Non abbiate paura, vogliamo rassicurarvi: secondo gli studi più recenti, i rischi per la salute sono davvero bassi.

Al massimo avrete speso inutilmente i vostri soldi, ma la vostra salute è in salvo!

Se l’olio di CBD è di pessima qualità o addirittura scaduto non produrrà alcun effetto, la sua somministrazione sarà stata del tutto inutile ma fino a oggi non sono stati registrati casi di intossicazione.

Leggi anche: Gli usi religiosi della cannabis: dal rastafarianesimo al buddismo

Conclusioni

Eccoci arrivati alla conclusione del nostro viaggio informativo che speriamo sia stato utile e proficuo.

Abbiamo cercato di essere più chiari ed esaurienti possibile, non abbiamo utilizzato formule facili da click-bait perciò speriamo abbiate apprezzato l’impegno e il nostro intento divulgativo.

Allora, riassumendo, come riconoscere un buon olio di CBD?

Il modo più rapido e intuitivo per riconoscere un olio di qualità è il suo colore:

dev’essere chiaro, giallo o verdolino, trasparente e non verde scuro!

Prestate attenzione anche all’odore acre o sgradevole, e al sapore che non dev’essere in alcun modo amaro.

Prima di tutto possiamo consigliare di leggere sempre con attenzione l’etichetta e affidarsi ad aziende conosciute oltre che a recensioni specializzate.

Inoltre è sempre meglio, per prudenza, controllare che i livelli di THC siano a norma di legge (non più di 0,2%) e che il metodo di estrazione sia quello detto CO2 supercritica.

Con questo tipo di estrazione infatti, come abbiamo visto, si può star sicuri di non imbattersi in residui anche nocivi per l’organismo come idrocarburi o metalli pesanti.

Un’altra indicazione utile è anche prestare attenzione alla dicitura “prodotto testato da laboratorio di terza parte”, questo significa che l’analisi è più oggettiva, compiuta appunto da un soggetto affidabile e imparziale.

Negli ultimi tempi le proprietà benefiche del CBD sono di pubblico dominio per cui anche persone non esperte in materia ne sono incuriosite.

Consigliamo sempre grande attenzione, utilizzare CBD a scopo curativo solo se prescritto dal medico e muoversi sempre all’interno della legalità.

Capiamo come molti cittadini interessati siano un po’ disorientati e spaesati da tante offerte e temano di imbattersi in prodotti di scarsa qualità per cui con quest’articolo abbiamo voluto chiarire i dubbi principali di voi lettori.

Muoversi in questo mercato, sempre più in espansione, non è facile, si rischia di brancolare nel buio e noi abbiamo voluto fornirvi una piccola bussola per orientarvi, in modo informato e consapevole.

Diffidate sempre da etichette sensazionalistiche e promesse roboanti. Il CBD può essere un utile antinfiammatorio, le sue proprietà rilassanti sono ben note, ma non ha alcuna proprietà magica!

Speriamo di avervi aiutato nella vostra ricerca di informazioni e ci auguriamo di rivedervi presto da queste parti.

Su Justbob trovate numerosi prodotti a base di CBD adatti alle esigenze più diverse, per collezionisti esperti ma anche per i neofiti, abbiamo davvero cercato di accontentare ogni tipologia di gusto, per cui buono shopping!

Takeaways

  • Un olio di CBD di alta qualità generalmente ha un colore trasparente dorato o verde chiaro. Evitate oli eccessivamente scuri, poiché potrebbero contenere residui vegetali indesiderati.
  • Prestare attenzione a odori sgradevoli o sapori amari, poiché potrebbero indicare un prodotto grezzo o di bassa qualità.
  • Preferire oli estratti con CO2 supercritica, metodo considerato sicuro e non tossico. Verificate sempre che l’olio sia stato testato da laboratori di terze parti per garantire la purezza.
  • Leggere attentamente l’etichetta del prodotto e informarsi sulle pratiche aziendali riguardanti la coltivazione, l’estrazione e la lavorazione della pianta di canapa.
  • La qualità si paga. Attenzione a offerte troppo convenienti, poiché potrebbero indicare un prodotto di scarsa qualità o non efficace.

Domande & Risposte


Esistono dei modi per capire se l’olio di CBD è di qualità?

Sì, ci sono diversi modi per capire se un olio di CBD è di qualità. Uno dei fattori da considerare è il suo colore, che dovrebbe essere trasparente dorato o verde chiaro. Inoltre, l’odore e il sapore non devono essere sgradevoli. È importante anche verificare che l’olio sia stato testato da laboratori di terze parti per garantirne la qualità.

Qual è il modo di estrazione più comune per l’olio di CBD?

Il metodo di estrazione più comune per l’olio di CBD è l’estrazione con anidride carbonica (CO2), nota anche come CO2 supercritica. Questo metodo è considerato sicuro per la salute ed è preferito rispetto all’estrazione con idrocarburi, che potrebbe lasciare residui nocivi.

Cosa succede se si utilizza CBD di pessima qualità?

Se si utilizza CBD di pessima qualità, è probabile che non si ottengano gli effetti desiderati. Tuttavia, non sono stati registrati casi di intossicazione dovuti all’uso di CBD di scarsa qualità. È importante prestare attenzione alla qualità del prodotto e scegliere fornitori affidabili.