Come si essicca la marijuana nei processi industriali

Come si essicca la marijuana nelle industrie

Modificato il: 13/03/2024

Ti stai chiedendo in cosa consiste l’essiccazione della cannabis nelle industrie? Qui la risposta.

L’essiccazione è un processo importantissimo, che per non compromettere la qualità della canapa light dev’essere eseguito nel modo corretto.

Infatti sarebbe inutile avere piante e infiorescenze di ottima qualità se poi l’essiccazione troppo veloce ne dovesse rovinare gli aromi o quella troppo lenta dovesse provocare la formazione di muffe e malattie.

A tal proposito, probabilmente ti sarà capitato di sentir parlare di essiccazione della marijuana fai da te, ma difficilmente dei processi industriali, di cui si parla meno frequentemente.

Se ti stai chiedendo come si essicca la marijuana nelle grandi industrie, te ne parliamo in questo articolo.

Come si essicca la marijuana light

Essiccamento: ecco di che cosa si tratta.

Prima di parlare di come avviene il processo di essiccazione della marijuana legale nelle grandi aziende, sarebbe bene capire a che cosa serve e perché è importante che venga effettuata nel modo corretto.

Quando la coltivazione delle piante di canapa sativa o indica è corretta, al loro interno contengono grandi quantità di liquidi, quindi in termini pratici, quando si procede all’essiccazione, si fa evaporare circa il 75% dei liquidi da esse contenuti.

Perché l’essiccazione avvenga nel modo corretto, dev’essere realizzata in modo lento e uniforme, infatti quando si fanno essiccare le cime troppo velocemente, al loro interno rimangono intrappolate delle sostanze che conferiscono al prodotto finale un gusto sgradevole.

Si tratta in particolare di amido e nitrati, ma anche clorofilla e altri pigmenti, che oltre a rovinare il piacere del gusto, compromettono anche il processo della combustione.

Al contrario, quando la pianta di canapa legale viene fatta seccare troppo, il risultato è un prodotto povero di aromi, fragranze e sapori.

Se invece il processo dell’essicazione viene realizzato nel modo corretto e nelle tempistiche giuste, i pigmenti si deteriorano completamente ed il gusto e l’aroma del prodotto finale possono essere considerati di buona qualità.

Dunque l’essicazione è necessaria per consentire la combustione della marijuana, e farla nel modo corretto è indispensabile per ottenere un prodotto gradevole, efficace e di buona qualità!

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Essiccatoio industriale della canapa: ecco come funziona.

Ora che abbiamo chiarito l’importanza del processo dell’essicazione della cannabis legale, e che il modo in cui viene eseguita ne determina in modo diretto le caratteristiche finali, possiamo approfondire il discorso dell’essiccazione industriale.

Le grandi aziende per il processo dell’essicazione si servono di grandi macchinari, in grado di rimuovere l’umidità dalle piante in modo costante e uniforme.

In particolare le tipologie di macchinari più utilizzati sono due.

Uno dei macchinari più utilizzati è il deumidificatore a rullo.

Si tratta di un macchinario che trasporta le piante di cannabis tramite un piano in movimento che sposta ciclicamente le infiorescenze su diverse zone: alcune emettono calore, mentre altre eliminano l’umidità in eccesso tramite un sistema di ventilazione.

Grazie a questo sistema ogni infiorescenza di cannabis light viene essiccata in modo uniforme, e si ha la garanzia di ottenere prodotti finali, come l’hashish CBD o gli olii, aromatici e di qualità.

Un altro sistema di essiccazione che ultimamente si sta diffondendo in larga misura nel settore industriale, è quello che utilizza i nuovi impianti pressurizzati.

Si tratta di vere e proprie stanze dotate di un’aerazione continua, uniforme in tutto l’ambiente, che tramite un sistema elettronico tiene costanti sia calore che umidità.

Grazie ad un display è possibile tenere sotto controllo tutti i parametri della stanza, sia per evitare che si generi la formazione di muffa e batteri, sia per ottenere delle infiorescenze di ottima qualità, profumate e uniformi.

Grazie a questi macchinari dunque, al contrario di quanto avviene con i metodi casalinghi, si possono trattare anche grandi quantità di erba CBD, ottenendo il risultato prestabilito e avendo la garanzia di poter offrire al cliente finale un prodotto sempre di qualità.

come essiccare la marijuana

Trimming: un altro processo importante per ottenere un buon prodotto finale.

Come hai potuto leggere nel paragrafo precedente, l’essiccazione industriale dell’erba legale permette di ottenere prodotti uniformi, anche se trattati in grandi quantità.

Ma per poter vendere canapa light di qualità, oltre all’eliminazione dei liquidi, è necessario che anche un altro processo venga eseguito nel modo corretto: si tratta del trimming.

Il trimming è il processo di rimozione delle foglie prima o dopo dell’essiccazione, che aiuta ad eliminare l’umidità delle piante nel modo più uniforme.

Questo processo può essere realizzato in due momenti differenti, a seconda del modus operandi dell’azienda in questione.

C’è chi preferisce rimuovere le foglie subito dopo aver raccolto le piante di cannabis, perché risulta essere più semplice e veloce, e chi invece sostiene che il metodo per ottenere un prodotto finale di qualità maggiore, sia quello del trimming a secco.

Il metodo della rimozione delle foglie a secco, fa sì che le piante secchino più lentamente, e questo permette di avere maggiore controllo sul prodotto, in modo da ottenere il massimo dell’aromaticità.

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Come ottenere un essiccatore canapa fai da te?

La creazione di un essiccatore canapa fai da te è un processo che richiede attenzione e cura per garantire una corretta essiccazione del raccolto di cannabis. Uno degli approcci più comuni consiste nell’utilizzare un armadio o una scatola appositamente preparata per l’essiccazione.

Durante il processo di raccolta, le cime della pianta vengono tagliate e appese a testa in giù all’interno dell’armadio, consentendo una corretta circolazione dell’aria. Questa fase è cruciale per la conca di cannabis, in cui la pianta subisce una seccatura lenta e controllata.

Per ottenere una qualità ottimale, è essenziale prestare attenzione alle condizioni ambientali, come umidità e temperatura. Mantenere la stanza buia, senza la presenza di luce diretta, è fondamentale per evitare la degradazione della clorofilla e preservare i cannabinoidi.

L’uso di deumidificatori e ventole può contribuire a regolare l’umidità e favorire un ambiente di essiccazione ideale. La temperatura ideale varia, ma generalmente si aggira intorno ai 18-24 gradi Celsius. La pazienza è un principio fondamentale, poiché la maggior parte delle domande può essere risolta con una seccatura accurata.

Con attenzione ai dettagli e considerazione per ogni aspetto del processo, è possibile ottenere fiori di cannabis con una consistenza, un sapore e una potenza ottimali.

Come si essicca la marijuana: in conclusione.

Ora sai tutto riguardo all’essiccazione industriale. Come vedi si tratta di un processo che permette di trattare grandi quantità di prodotti col massimo controllo, per potere ottenere il top dell’aromaticità e dell’efficacia delle sostanze legali contenute nella canapa light e nell’hashish.

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