L’hashish è legale in Italia? Ecco cosa dice la normativa

fumare hashish

Modificato il: 06/07/2025

Non hai ben chiaro se in Italia fumare hashish sia legale o meno? Ecco un breve approfondimento su questo tema

È legale fumare hashish in Italia? Cosa si rischia eventualmente nel farlo? Quali sono le sanzioni amministrative previste dalla normativa attualmente in vigore?

Sono innumerevoli i dibattiti su questo argomento.

D’altronde, si tratta di una tematica particolarmente spinosa, salita alla ribalta mediatica solamente negli ultimi quattro o cinque anni, visto che per molto tempo è stata etichettata come un vero e proprio tabù.

Inoltre, occorre necessariamente aggiungere che non sempre la legge in materia appare chiara, soprattutto nel momento in cui si discute di sostanze come l’hashish e la sua versione light (hashish CBD), messa in commercio in numerosi store dislocati su tutto il territorio nazionale e da tanti portali di e-commerce.

leggi sull'hashish

Quali sono le conseguenze legali per chi fuma hashish in Italia?

Prima ancora di effettuare i necessari approfondimenti relativi alle conseguenze legali per chi fuma hashish in Italia, è doveroso mettere in evidenza se l’assunzione di sostanze psicotrope, in grado di causare alterazioni sensoriali, costituisca reato o meno.

Ai sensi di quanto indicato nella normativa, l’uso di hashish non dà origine ad alcun reato, a meno che non si metta a rischio la propria vita e quella degli altri.

Esempio calzante è quello di chi, dopo aver fumato hashish, si mette alla guida della sua vettura. A seguito di controlli, il diretto interessato va inevitabilmente incontro a sanzioni di natura amministrativa, come la revoca o la sospensione della patente. Passaporto, porto d’armi e permesso di soggiorno (se cittadini extracomunitari), come verrà indicato a breve, possono essere soggetti a ritiro oppure a divieto di conseguimento in questo scenario.

A rischiare pene severe, invece, è chi spaccia hashish in modo illegale.

Nella normativa italiana va sottolineato come negli ultimi anni ci siano stati importanti cambiamenti nell’uso personale: se in passato l’hashish veniva equiparata alle droghe pesanti, al punto che il suo spaccio era equiparato a quello della cocaina, oggi non è più così. Ed era ora, diciamolo pure!

La Consulta, infatti, ha ritenuto incostituzionale l’equiparazione dell’hashish alle droghe pesanti. Ragion per cui, è possibile asserire che lo spaccio di hashish non possa essere equiparato a quello delle droghe più pericolose. In quest’ultimo caso, ovviamente, le sanzioni sono molto più severe.

Ciò non vuol dire che spacciare hashish o altre droghe leggere non costituisca reato. A cambiare, però, è il trattamento punitivo. Perciò, tirando le somme, sia la cessione di droghe leggere sia quella di droghe pesanti costituisce a tutti gli effetti reato. Solo che le sanzioni per lo spaccio di cocaina sono più aspre rispetto a quelle relative allo spaccio di hashish o di marijuana.

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L’hashish è legale in Italia? Attenzione alla distinzione tra uso personale e spaccio

Ci sono sempre conseguenze legali nel momento in cui si fuma hashish, a meno che non si tratti dell’alternativa light, identificabile grazie all’apposito scontrino e alla confezione di riferimento.

Tuttavia, raramente le conseguenze sono penali. Ciò significa che chi viene colto a fumare hashish dalle Forze dell’Ordine non rischia di finire in carcere. L’uso ricreativo di hashish è da intendersi solo ed esclusivamente come un illecito di natura amministrativa.

Fumarla presso il proprio domicilio nella sua versione depotenziata, ossia priva di sostanze psicotrope, non dovrebbe comportare problemi; tuttavia le leggi presentano delle lacune, quindi per evitare rischi è meglio acquistare hashish legale esclusivamente a scopo collezionistico.

Le sanzioni più comuni per chi è in possesso di droga sono le seguenti:

  • sospensione della patente e del certificato di idoneità alla guida con divieto di conseguimento per i tre anni successivi.
    Se si è sotto l’effetto di hashish e di altre sostanze stupefacenti e si viene colti dalle Forze dell’Ordine alla guida della propria auto, c’è il rischio di andare incontro a sanzioni penali: arresto da 6 mesi a 1 anno, multa di importo variabile da 1.500 a 6.000 euro. Le pene risultano ancora più severe se il conducente di un’autovettura sotto l’effetto di sostanze psicotrope causa un incidente. Nella circostanza in cui quest’ultimo avesse meno di ventun anni, o avesse conseguito la patente da meno di tre anni, la pena è ancora più grave;
  • sospensione del passaporto e divieto di conseguirlo. Lo stesso discorso vale anche per quanto riguarda documenti equipollenti;
  • sospensione della licenza del porto d’armi con divieto di conseguirla;
  • se cittadini extracomunitari, sospensione del permesso di soggiorno con divieto di conseguirlo.

Vi sono però varietà di hashish depotenziate: cosa occorre sapere al riguardo?

Numerosi store online vendono hashish. In genere, la loro offerta commerciale prevede anche la commercializzazione di cannabis light e di olio CBD.

Il loro commercio è illegale?

Assolutamente no, visto che si tratta di varietà depotenziate che non presentano effetti di tipo psicoattivo.

Tuttavia, nella normativa attualmente in vigore non mancano i vuoti.

Cosa accade nel momento in cui vi è una denuncia di illecito da parte delle Autorità?

A seguito di denuncia di illecito, il diretto interessato viene convocato presso la Prefettura relativa. I rischi sono quelli di ammonimento formale nel non assumere più questo tipo di sostanze oppure di andare incontro alle sanzioni di illecito indicate poco prima.

La linea da seguire è a discrezione delle Forze dell’Ordine; tuttavia, a fronte di prima denuncia e di assenza di precedenti penali, si tende a chiudere un occhio procedendo con un ammonimento formale.

Ovviamente, se si tratta di hashish psicotropa, si procede al sequestro. Caso differente, invece, è quello del possesso di hashish nella versione depotenziata. Analogamente a quanto avviene per la canapa light, essendoci il regolare scontrino e la confezione originale, il soggetto non compie alcun atto illecito.

Una denuncia

La pianta di canapa e il principio attivo: chiarezza su composizione, utilizzi e legalità

La canapa è una pianta appartenente alla famiglia delle Cannabaceae, utilizzata in molti paesi per molteplici scopi, dalla produzione di fibra, materie prime e olio fino alla coltivazione per fini terapeutici e come farmaco. Le foglie di canapa, infatti, possono contenere principi attivi utilizzati in diverse preparazioni, e a differenza del tabacco, il cui utilizzo è principalmente ricreativo, la canapa offre molteplici benefici terapeutici. È un fatto ormai noto che le informazioni corrette sulla pianta siano fondamentali per distinguerne gli usi legali da quelli illeciti. Il prodotto più noto derivato dalla canapa è l’erba, che contiene diversi principi attivi, tra cui il tetraidrocannabinolo (THC), responsabile degli effetti psicoattivi, e il cannabidiolo (CBD), riconosciuto per i suoi benefici nella cura di alcune patologie, come la sclerosi multipla.

La differenza tra le infiorescenze di canapa a basso contenuto di THC e quelle con concentrazioni più elevate è fondamentale per comprendere la legalità del prodotto e il suo utilizzo nel mercato. La resina di hashish, ad esempio, contiene un alto contenuto di THC, motivo per cui il suo traffico è severamente regolamentato dalle normative italiane e dalla Corte di Cassazione, che ha più volte chiarito i termini legali relativi alla detenzione e al consumo.

È importante sottolineare che l’uso del fumo di canapa con elevato THC può influenzare la patente di guida, poiché il tetraidrocannabinolo altera le capacità cognitive e motorie. Per questo motivo, la legge prevede sanzioni specifiche per chi guida sotto l’effetto di queste sostanze, con particolare attenzione alla sicurezza stradale.

In termini di prescrizione medica, alcuni farmaci a base di cannabis vengono oggi utilizzati per la cura di varie condizioni, offrendo una valida alternativa terapeutica. La chiarezza su composizione, contenuto di principi attivi e scopi di utilizzo è quindi essenziale per distinguere tra prodotti legali e illegali, così come tra uso ricreativo e uso medico.

In conclusione, comprendere le caratteristiche della pianta, la sua produzione e le normative vigenti aiuta a orientarsi in un mercato in continua evoluzione e a evitare confusioni tra canapa legale e sostanze vietate, garantendo sicurezza e consapevolezza a chi si avvicina a questi prodotti.

In molti fumano hashish depotenziata tra le quattro mura domestiche

Gli ultimi dati mettono in evidenza come il consumo di hashish sia in forte aumento in Italia. Dopo la cannabis light, l’hashish al CBD è la sostanza più fumata tra quelle che vanno oltre i canoni tradizionali. Poco più di un quarto degli under 25, dichiara di aver fumato hashish in più di un’occasione negli ultimi tempi: sono prevalentemente studenti liceali e universitari. 

Soprattutto nelle grandi metropoli (Roma in primis, seguita a ruota libera da Miano e da Napoli), dove i ritmi della routine giornaliera risultano concitati e movimentati, fumare hashish viene considerato come un modo per fare un break e isolarsi dallo stress.

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Conclusioni

In Italia, fumare hashish viene considerato illegale.

Caso a parte, come si è avuto modo di evidenziare, è quello della versione light, messa in commercio con regolare scontrino dagli store dislocati in tutto il territorio nazionale. 

Sulla stessa falsariga di quanto già verificatosi negli Stati Uniti d’America e in Canada, dove le versioni depotenziate vanno per la maggiore, specie tra i giovani, è bene prestare sempre massima attenzione a ciò che si acquista, anche se lo si fa presso un portale di e-commerce.

La lettura della destinazione d’uso, riportata meticolosamente sulle confezioni, è una questione che non deve essere messa in secondo piano, proprio perché permette al diretto interessato di avere ben chiaro il concetto di scopo ricreativo.

Come abbiamo già anticipato nell’introduzione, le leggi inerenti a quest’argomento rimangono tutt’ora poco chiare, per questo è consigliabile acquistare l’hashish, i buds di marijuana legale e gli altri derivati, esclusivamente a scopo collezionistico.

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