Modificato il: 07/02/2023
Fimming: una coltivazione popolare della cannabis ma scoperta per errore
Che cos’è il fimming?
Si tratta di una tecnica di coltivazione della cannabis scoperta per errore e che oggi viene usata per migliorare la resa della pianta.
In che modo?
In questo articolo vedremo che cos’è la FIM technique e come funziona.
Che cos’è il fimming?
Il fimming è una tecnica ad alto stress che deriva dalla potatura apicale e viene utilizzata per coltivare le piante di cannabis.
Fu scoperta per errore negli anni ’90 da un coltivatore di cannabis americano che stava cercando di eseguire una potatura apicale alle sue piante. La storia dice che quando si rese conto del suo errore disse “Fuck, I missed”, da cui deriva il nome FIM.
Ma come funziona questa tecnica?
L’obiettivo della FIM è aumentare la produttività delle piante di cannabis rimuovendo parzialmente la gemma apicale, invece di rimuovere completamente il primo nodo. In questo modo, invece di ottenere due nuovi rami come accadrebbe con una potatura apicale, se ne ottengono cinque nuovi che cresceranno con la stessa forza della parte tagliata.
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Topping e fimming: cosa sono?
Quando si parla di fimming non si può non menzionare il topping, un’altra tecnica di coltivazione ampiamente discussa.
Entrambe comportano la rimozione della parte superiore della pianta di cannabis. In questo modo si interrompe il regolare schema di crescita della pianta, inducendola a sviluppare più rami laterali e a espandersi verso l’esterno anziché verso l’alto.
Quindi in cosa si distinguono?
L’unica differenza tra i due metodi è che il topping comporta la rimozione dell’intera punta della pianta. Al contrario, il fimming rimuove solo circa il 75% della punta, lasciando un po’ di fogliame ancora attaccato. In entrambi gli scenari, la potatura della parte superiore della pianta provoca una ridistribuzione degli ormoni della crescita.
Invece di convogliare tutta la sua energia nella produzione di una cola principale, ora divide le sue risorse tra tutti i germogli.
Senza queste due tecniche, le piante di cannabis crescono solitamente ad albero di Natale, con una cola dominante al centro e diversi rami laterali più piccoli, il che si traduce in un maggiore spazio in senso verticale e produzione di poche cime al momento del raccolto.
La maggior parte dei coltivatori, infatti, preferisce piante più corte con cola multipla, ed è esattamente ciò che si ottiene con il topping e il fimming.
Come eseguire la potatura FIM e quali sono i suoi svantaggi
Applicare la potatura FIM a un esemplare di marijuana è abbastanza semplice e non richiede troppa esperienza se si seguono alla lettera i passaggi e si procede con attenzione e senza fretta.
Ad ogni modo, dato che ci sono precise regole sulla coltivazione in Italia, spiegheremo il funzionamento del fimming a puro scopo informativo.
Come abbiamo anticipato all’inizio dell’articolo, questa tecnica consiste nell’eliminare una parte dell’apice, per cui è sufficiente tenere saldamente la punta del fusto superiore, ma con attenzione per non danneggiarla, e tagliare circa il 70% dell’apice.
Da questa incisione, in pochi giorni spunteranno almeno cinque nuovi rametti, che cresceranno con lo stesso vigore del fusto situato in precedenza nello stesso punto.
Per eseguire correttamente il taglio, i coltivatori utilizzano strumenti specializzati in queste procedure. In alternativa, è possibile servirsi di un rasoio o di forbici affilate, anche se c’è il rischio che il fusto venga danneggiato e che la pianta non sia in grado di ramificare correttamente.
L’opzione migliore per questo tipo di potatura è utilizzare forbici sterilizzate a punta ricurva per evitare la diffusione di qualsiasi agente patogeno alla pianta.
All’epoca in cui questa tecnica fece la sua comparsa, era difficile spiegare perché un esemplare di marijuana a cui era stata parzialmente rimossa la punta apicale con la potatura FIM si sviluppasse in questo modo. Oggi, tuttavia, la struttura e la composizione della cannabis sono molto più conosciute, il che rende più facile comprendere il processo di crescita dei nuovi rami.
Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: ci sono degli svantaggi?
Secondo i coltivatori che la praticano, la potatura FIM non ha tanti aspetti negativi. Ad ogni modo, uno di questi può essere il fatto che non tutte le cime rispondono positivamente alla potatura e questo può accadere per diversi motivi:
- alcune tendono a crescere ‘in colonna’;
- in altri casi i rami corti sono molto vicini al fusto;
- lo stesso stress che deriva dalla tecnica di fimming può influire negativamente sulle autofiorenti.
Ma non è tutto.
Tra gli svantaggi si può annoverare il processo di produzione: se la potatura FIM viene eseguita nel modo giusto, essa può fornire almeno dodici rami nuovi, i quali potrebbero diventare deboli e cedere a causa del peso.
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Conclusioni
Questo articolo aveva l’obiettivo di spiegare in cosa consiste la FIM tecnhique, una tecnica in cui si rimuove una parte della punta della pianta di cannabis per migliorarne la crescita.
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