Amsterdam & marijuana: queste le differenze normative rispetto all’Italia

Amsterdam marijuana legale

Modificato il: 04/09/2025

Tutto ciò che devi sapere sulla marijuana ad Amsterdam

È noto in tutto il mondo che Amsterdam sia piuttosto “libertina” per quanto riguarda la marijuana legale. In questa città dei Paesi Bassi si può entrare nei famosi Coffee Shop e acquistare droghe leggere, tra cui per l’appunto cannabis ad alto THC, hashish e, in alcuni casi, funghetti allucinogeni.

Sono inoltre presenti tantissimi articoli a base di marijuana, come chupa chupa, dolcetti, caramelle e tanto altro ancora. Ormai Amsterdam è la meta per eccellenza per gli estimatori cannabis, proprio perché acquistarla (negli appositi spazi dedicati) e fumarla è assolutamente legale.



Tutto molto diverso dall’Italia, dove l’idea del DDL cannabis legale è stata, forse, abbandonata dopo la bocciatura e dove ancora si discute sulla legalità della cannabis light, con THC inferiore allo 0,2% e alte percentuali di CBD, il cannabinoide non psicotropo.

Amsterdam e le leggi sulle droghe leggere come la marijuana

Ad Amsterdam si può non solo trovare erba light, ma anche comprare e utilizzare l’erba ad alto THC, quella che loro definiscono come erba legale ma che nel nostro Paese è completamente illegale, come i suoi derivati, tra cui l’hashish.

La politica dell’Olanda per quanto riguarda le droghe è basata sul fatto che ogni individuo possa decidere sulle questioni riguardanti la propria salute. Non a caso, i malati terminali nei Paesi Bassi possono anche ricorrere alla tanto discussa eutanasia.

Un altro punto fondamentale su cui si basa la legge olandese è che nascondere e cercare di impedire a tutti i costi i fenomeni sociali non è utile. Anzi: questo comportamento li fa peggiorare e porta all’adozione di pratiche illegali (come lo spaccio di droga e il taglio della marijuana e delle altre droghe con sostanze chimiche tossiche per l’uomo).

Ciò non significa che tutte le sostanze stupefacenti siano legali nei Paesi Bassi.

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legalizzazione marijuana ad Amsterdam

La distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti in Olanda

Nei Paesi Bassi (come in tutti gli altri Stati) sono proibiti la cessione, lo spaccio e l’utilizzo di droghe pesanti e pericolose per la salute come LSD, eroina, cocaina etc. È invece consentito l’uso personale delle cosiddette “droghe leggere”, come la marijuana, i prodotti a essa correlati (hashish, olio di cannabis…) e i funghi allucinogeni.

Quindi chi fuma erba, anche in pubblico, non rischia problemi con la legge. Ti sorprenderà sapere che, invece, il commercio di marijuana sia ancora proibito ai sensi della legge sull’oppio del 1919, a cui è stata aggiunta anche la cannabis nel 1950… Ma nonostante sia teoricamente illegale, vendere cannabis è largamente tollerato a delle determinate condizioni.

Tra queste, troviamo il fatto che si possa vendere erba solo nei Coffee shop e in quantità limitate (5 grammi a persona). Anche i magazzini dei negozi hanno dei particolari limiti sulle quantità che possono detenere, precisamente non più di 500 grammi nello stesso momento. Naturalmente sono proibiti la vendita ai minorenni e il loro ingresso nei Coffe shop; inoltre non si può fare alcuna pubblicità dei punti vendita e dei prodotti.

Ma da dove proviene l’erba ad alto THC in vendita nei Coffee Shop? Si può coltivare canapa sativa nei Paesi Bassi?

Droghe legali in Olanda: regole, realtà e rischi

Quando si parla di droghe legali in Olanda, la prima parola che viene in mente è senza dubbio coffeeshop. Questi locali, ormai simbolo della capitale olandese, rappresentano una vera e propria istituzione e fanno parte della vita quotidiana di Amsterdam tanto quanto un bar o un caffè italiano. All’interno è possibile acquistare e consumare cannabis, hashish e talvolta anche prodotti derivati, seguendo però precise regole imposte dalla regolamentazione nazionale.

La realtà olandese è infatti particolare: pur non essendo mai avvenuta una vera e propria legalizzazione della cannabis, esiste una tolleranza che permette il consumo personale entro certi limiti. I processi decisionali che hanno portato a questa scelta si basano su un motivo ben preciso: evitare che la cannabis finisca esclusivamente nel mercato nero, riducendo così i rischi connessi allo spaccio e alle sostanze adulterate.

Nonostante ciò, i coffeeshop non possono operare liberamente. Devono possedere una licenza, rispettare i limiti di quantità e seguire un severo sistema di controllo. Superare queste soglie comporta multe e, nei casi più gravi, la chiusura del locale. Inoltre, esistono ulteriori restrizioni: niente pubblicità, niente vendita a minorenni e divieto assoluto di commercializzare droghe considerate pericolose come l’eroina o l’ecstasy.

In materia di droghe leggere, i Paesi Bassi sono quindi un unicum: un fenomeno che spesso viene citato come esempio nei dibattiti internazionali, anche davanti alle Nazioni Unite, quando si discute di politiche sulle droghe e dei possibili valori sociali legati alla depenalizzazione. Non a caso, insieme alla tolleranza verso la cannabis, la società olandese mostra apertura anche su altri temi controversi come l’alcol, la regolamentazione della prostituzione o la possibilità di visitare un museo dedicato alla canapa per ricevere maggiori informazioni ed esplorare da vicino questa cultura.

Per il turista che arriva ad Amsterdam, questa realtà può sembrare un piccolo paradiso di libertà. Ma è bene ricordare che ogni guida consiglia sempre prudenza: rispettare le regole è fondamentale per non incorrere in spiacevoli sorprese, e fumare per strada o oltrepassare i limiti concessi non è mai privo di conseguenze. La fine dell’esperienza in Olanda potrebbe infatti essere segnata da controlli improvvisi o da multe inaspettate.

In conclusione, le droghe legali in Olanda non sono sinonimo di totale anarchia, bensì di un modello particolare di tolleranza, nato con l’obiettivo di gestire in maniera controllata un fenomeno sociale inevitabile. Un modello che offre al consumatore la possibilità di vivere la cannabis in un contesto regolamentato, ma che al tempo stesso richiede rispetto delle norme e senso di responsabilità.

coltivare marijuana ad Amsterdam

Coltivare cannabis ad Amsterdam: si può?

Ad Amsterdam si possono coltivare al massimo 5 piantine a persona per uso terapeutico o ricreativo, non di più. La coltivazione industriale è proibita: i Coffee shop di Amsterdam si riforniscono, presumibilmente, dai Paesi in cui è possibile coltivare marijuana ed esportarla, come alcuni Stati americani.

Dunque la coltivazione e la lavorazione su larga scala della Canapa ad alto THC va contro la legge, ma le pene sono meno severe rispetto a quelle previste in molti altri Stati, compreso il nostro. Non sappiamo se i Coffee Shop si riforniscano anche da coltivazioni illegali o meno, ma non possiamo di certo escluderlo.

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In conclusione

Sembra che i Paesi Bassi, in particolare la città di Amsterdam, nonostante si trovino in Europa siano nettamente più avanti dell’Italia e di tutti gli altri Stati europei. Si può coltivare tranquillamente marijuana in casa ad uso personale (e non solo marijuana light, bensì erba ad alto contenuto di THC), la si può acquistare già pronta e lavorata nei Coffee Shop e vi è un’ampia tolleranza nel suo utilizzo.

Nonostante, ufficialmente, la cannabis sia illegale, sia i turisti che gli abitanti del posto possono usufruirne. Certo, esistono alcuni limiti da rispettare. Ad esempio si possono coltivare al massimo 5 piantine a casa, e la regola del 5 vale anche per i grammi di marijuana acquistabili nei coffee shop.

È auspicabile che anche l’Italia arrivi a questo punto, abbandonando finalmente il proibizionismo, ma per il momento queste prospettive sono lontanissime.

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Fonte:

https://www.amsterdam.info/drugs/