Canapa e arte: il legame tra i pittori e la marijuana

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Modificato il: 13/01/2024

Cannabis e arte: la relazione segreta tra erba e creatività

È risaputo che tanti artisti di fama mondiale abbiano fatto uso di cannabis per dare sfogo alla propria creatività.

Il motivo?

Scopriamolo insieme in questo articolo.

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Cannabis e arte: cosa si intende (davvero) per creatività?

È da tempo evidente che la marijuana ha una sorta di relazione segreta con la creatività, ma l’esatta correlazione tra le due cose è ancora relativamente vaga e in gran parte incompresa.

Ho voluto fare un po’ di luce su questo argomento particolarmente avvincente perché i vantaggi di questo legame possono essere sfruttati positivamente da molti, ma prima dovremmo svelare cosa succede esattamente dietro la tenda, quindi capire perché l’erba ha questo effetto benefico sugli artisti.

La creatività, in poche parole, può essere definita come la capacità di elevare un concetto ordinario in un concetto unico ed eccezionale, e gli individui altamente creativi hanno la capacità di reagire in modo insolito (ma comunque corretto) a qualsiasi situazione che si trovano di fronte, raggiungendo così nuovi livelli di ingegnosità.

È stato anche dimostrato che non è necessario possedere un quoziente intellettivo elevato per essere estremamente creativi, ma il quoziente intellettivo è purtroppo considerato l’aspetto più importante nella società moderna, il che non è un punto di vista realistico, soprattutto per coloro che si concentrano sui risultati artistici.

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Come la cannabis aiuterebbe a diventare più creativi

È piuttosto diffusa la convinzione che alcune persone siano naturalmente più creative di altre e che le persone che possiedono una mente prevalentemente analitica non dovrebbero concentrare troppe forze sui processi creativi, perché non riuscirebbero a espandere la loro creatività.

Da un lato, ci sono differenze nella quantità di creatività predestinata di una persona, ma tutti noi possiamo espandere i nostri livelli di immaginazione, senza alcuna eccezione.

Come scrivono Luke Smillie e Anna Antinori nell’articolo pubblicato da Conversation, non tutti gli individui hanno la stessa capacità creativa e, tra i cinque principali tratti della personalità, la cosiddetta openness (o apertura all’esperienza) è il tratto più responsabile della creatività.

Queste persone ‘aperte’ hanno un desiderio più forte di esplorare sia il mondo fisico che il piano interiore e personale, il che può avere effetti davvero sorprendenti poiché permette di vedere qualcosa da tutte le angolazioni possibili, provocando così automaticamente più associazioni e una visione più completa del quadro, indipendentemente da cosa si stia guardando esattamente.

In altre parole?

I tratti esclusivi di ogni persona giocano un ruolo molto importante nel modo in cui percepiamo il tessuto della realtà, e le persone che hanno questa apertura avanzata all’esperienza hanno sicuramente un vantaggio sugli altri per quanto riguarda la creatività.

Ma fortunatamente ci sono modi per influenzare la propria personalità per renderla più ‘aperta’ (in una certa misura), e queste tecniche includono:

  • vari training cognitivi;
  • la sperimentazione con la psilocibina (la psilocibina è il componente psicoattivo dei funghi magici);
  • viaggi frequenti, che è scientificamente provato che amplino gli orizzonti personali.

E, per arrivare al nocciolo della questione, uno dei modi per aumentare la creatività è anche la nostra cara cannabis.

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Cosa succede nel cervello degli artisti quando assumono marijuana

Il THC, il principale cannabinoide psicoattivo dell’erba, fa sì che il cervello abbia schemi di pensiero ininterrotti più lunghi, accorciando il tempo tra le pause di trasmissione dei neuroni.

Normalmente la mente ha queste piccole pause che servono a mantenere la calma e la compostezza, ma il THC mantiene il flusso delle trasmissioni neurali più costante, il che porta a un ‘treno di pensieri più veloce’, per così dire, e questo può creare idee e concetti insoliti, che sono alla base della creatività.

Con l’aggiunta di una maggiore secrezione di dopamina che provoca la beata euforia, il THC porta a livelli piuttosto elevati di ingegnosità e immaginazione. Questi due fattori ispirano e generano nuove idee che altrimenti considereremmo inimmaginabili, perché la chimica e il modo in cui il cervello opera quando è ‘fatto’ sono molto diversi dallo stato in cui si trova la mente in condizioni normali.

Ma ogni medaglia ha il suo rovescio.

Non è strano, infatti, che si dimentichino le idee geniali nate sotto l’effetto di cannabis, una volta che questo è scemato.

Ma come? Non abbiamo detto che la marijuana stimola il pensiero creativo?

Sì, ma è anche vero che il THC ostacola la trasformazione dei ricordi a breve termine in ricordi a lungo termine e, per questo motivo, è spesso molto difficile ricordare quali concetti sono nati nella mente durante l’effetto della marijuana.

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Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto in che modo il consumo di cannabis possa favorire gli artisti a liberare la propria creatività, fermo restando che un consumo spropositato potrebbe provocare l’effetto contrario. Visita Justbob e scopri la vasta gamma di scelta di cannabis light e prodotti della migliore qualità.

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