Il fumo passivo della marijuana ne trasporta davvero gli effetti?

Il fumo passivo della marijuana ne trasporta davvero gli effetti?

Modificato il: 23/08/2023

Ecco cosa succede se respiri fumo passivo di marijuana light o non depotenziata.


Com’è noto, uno dei metodi più utilizzati per consumare erba è il fumo. Ma cosa succede se quello che si respira è fumo passivo di marijuana light oppure quello di cannabis non depotenziata? Gli effetti sul nostro corpo sono gli stessi?

Vediamo prima di tutto quali sono gli effetti delle due tipologie di marijuana, light e “tradizionale” e poi scopriamo se il fumo passivo possa essere rilevato mediante un drug test.

Fumare marijuana: quali sono gli effetti?

Per via degli alti livelli di CBD in essa contenuti, la cannabis light ha numerosi effetti benefici. Il cannabidiolo è infatti un principio attivo non psicotropo e ti permette di:

  • rilassarti,
  • contrastare nausea e vomito, 
  • attenuare il dolore fisico,
  • tenere a bada gli stati d’ansia e i sintomi della depressione (leggi: “Depressione e marijuana light” per saperne di più),
  • contrastare gli spasmi muscolari

…E tanto altro ancora!

Gli studi su ulteriori benefici del cannabidiolo sono ancora in corso d’opera, e comprendono l’azione del CBD a contrasto dell’ipertensione nonché il THC e il CBD per la lotta contro i tumori. Le ricerche sono ancora poche e svolte perlopiù sulle cavie di laboratorio, ma siamo molto fiduciosi a riguardo.

Gli effetti della marijuana non depotenziata invece si concentrano più sulla psiche: lo sballo, l’euforia e spesso anche la letargia sono degli effetti distintivi dell’utilizzo di cannabis con THC. Completano il pacchetto secchezza delle fauci, “fame chimica” e talvolta paranoie e ansia.

Tutti questi effetti, sia nel caso dell’erba light che nel caso di quella classica, si possono riscontrare quando si ingerisce marijuana e quando la si fuma.

Ma quali sono i sintomi del fumo passivo di canna?

Effetti del fumo passivo di marijuana (light e non)

Se respiri tanto fumo passivo di cannabis o hashish i danni sono gli stessi della sigaretta:

  • esposizione al rischio di cancro al polmone e altri tumori
  • maggiore rischio cardiovascolare
  • tosse persistente e forte produzione di muco
  • rischio di broncopneumopatia cronica ostruttiva
  • asma

E, purtroppo, tanto altro. Sottovalutare le malattie a cui ti espone il fumo (passivo e attivo) potrebbe causarti grossi problemi.

Eppure per il resto niente da temere: se respiri il fumo passivo di uno spinello di marijuana legale o di marijuana classica avrai soltanto odore di erba. Né stonedhigh nel caso della cannabis tradizionale, né relax e altri benefici se si tratta di canapa legale.

L’organismo del fumatore assorbe pressoché tutti i principi attivi della cannabis. Quindi, a meno che non ti trovi per ore e ore in una stanza di fumatori di marijuana (magari sei il fortunato dipendente di un Coffee shop!), puoi stare tranquillo.

Magari dovrai aspettare un tantino prima di guidare e prima di sottoporti a delle analisi del sangue e delle urine, perché nonostante lo sballo assente è possibile che dai test venga rilevata una piccola concentrazione di THC.

il fumo passivo risulta nelle analisi delle urine

Il perché te lo dicono alcuni studi a riguardo.

1° studio sul fumo passivo di marijuana

Passive cannabis smoke exposure and oral fluid testing, ovvero “Esposizione passiva al fumo di cannabis e test del fluido orale”. Questo è il nome del primo studio che intendiamo citarti, pubblicato nel 2004 sul Journal of Analytical Toxicology.

Durante lo svolgimento di questa ricerca è stato studiato il rischio di test dei fluidi positivi dovuti all’esposizione passiva al fumo di cannabis.

I ricercatori hanno chiuso 4 volontari non utilizzatori di marijuana in una piccola stanza non ventilata e sigillata con un volume approssimativo di 36 metri cubi, insieme a 5 fumatori di cannabis, ognuno dei quali fumava uno spinello (contenente 1,75% di THC).

I fumatori hanno consumato la cannabis durante i primi 20 minuti della sessione di studio. Tutti i soggetti sono rimasti nella stanza per circa 4 ore.

Per la misurazione del livello di THC nell’organismo sono stati raccolti ed analizzati campioni di fluido orale nonché tre campioni di urina e tre di aria.

Otto campioni di liquidi orali (raccolti da 20 a 50 minuti dopo l’inizio del test) dei 4 soggetti passivi sottoposti a esame sono risultati positivi al THC a concentrazioni comprese tra 3,6 e 26,4 ng / mL.

Due campioni aggiuntivi di un soggetto passivo, raccolti a 50 e 65 minuti dall’inizio del test, contenevano THC in concentrazioni rispettivamente di 4,2 e 1,1 ng / mL.

Tutti i campioni successivi per i partecipanti passivi sono risultati negativi per il resto della sessione di 4 ore.

In conclusione, il rischio di esami del fluido orale positivi derivanti dall’inalazione di fumo passivo di marijuana è limitato a un periodo di circa 30 minuti dopo l’esposizione.

Vediamo ora il secondo studio.

2° studio sul fumo passivo di marijuana

Il secondo studio prende il nome di Concentrations of delta9-tetrahydrocannabinol and 11-nor-9-carboxytetrahydrocannabinol in blood and urine after passive exposure to Cannabis smoke in a coffee shop. Tradotto in italiano “Concentrazioni di delta9-tetraidrocannabinolo e 11-nor-9-carbossitetraidrocannabinolo nel sangue e nelle urine dopo esposizione passiva al fumo di cannabis in un Coffee shop”.

Il delta9-tetraidrocannabinolo è il THC, mentre 11-nor-9-carbossitetraidrocannabinolo è il THC-COOH, metabolita che si riscontra nell’organismo dopo l’assunzione di THC.

Questa ricerca, pubblicata nel 2010 sul Journal of Analytical Toxicology, studia le concentrazioni di cannabinoidi nelle urine e nel sangue dopo l’esposizione passiva al fumo di cannabis nella vita reale.

8 volontari sani sono stati esposti al fumo passivo di marijuana per 3 ore in un Coffee shop ben affollato in Olanda. I ricercatori, prima dell’inizio del test, hanno prelevato un campione di urina da ciascun volontario.

Inoltre hanno prelevato campioni di sangue dopo 1.5, 3.5, 6 e 14 ore dopo l’inizio del test, mentre i campioni di urina sono stati prelevati dopo 3.5, 6, 14, 36, 60 e 84 ore dall’inizio dell’esposizione.

Le analisi svolte sui campioni hanno dimostrato che tutti i volontari hanno assorbito THC in concentrazioni decisamente modeste.

Nessuno dei campioni di urina ha prodotti valori di cut off superiori ai 25 ng / mL.

Dopo 1.5 e 3.5 ore dall’esposizione, i valori di THC nel sangue si trovavano vicino al limite tollerato della sostanza, ma nei campioni ematici prelevati dopo 6 ore il THC non era più rilevabile. Il THC-COOH è stato rilevato dopo 1,5 ore ed è stato ancora trovato in 3 su 8 campioni di sangue dopo 14 ore in concentrazioni comprese tra 0,5 e 1,0 ng / mL.

In Italia il test delle urine dà risultato positivo solo se le concentrazioni di THC-COOH superano i 50 ng/ml!

Dunque il fumo passivo di cannabis risulta nelle urine e nel sangue?

I test sono stati condotti sul fumo passivo di cannabis non legale, dunque con elevate concentrazioni di THC: ne consegue che se respiri passivamente erba legale, poverissima di THC, devi avere proprio sfiga per risultare positivo ai test!

Per quanto riguarda la marijuana illegale in Italia sarebbe meglio che, dopo aver respirato fumo passivo per diverso tempo, aspettassi circa 6 ore prima di sottoporti ad analisi del sangue e delle urine. I fluidi orali invece potrebbero risultare positivi al THC per circa 30 minuti dopo l’esposizione.

Ricorda però: il fumo passivo fa male alla salute a prescindere dalle concentrazioni di THC!

Fonti:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15516313

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20465865