Marijuana indica o sativa: ecco le differenze

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Modificato il: 13/07/2023

La marijuana può essere indica o sativa. Scopri le differenze tra le due varietà di cannabis


Quando parliamo di cannabis e di canapa light ci concentriamo spesso sui suoi effetti e vantaggi.

Parliamo tanto del THC e del CBD, delle loro proprietà e ci ricordiamo di tenere gli occhi bene aperti sul dove acquistarla e come assicurarsi che non sia alterata.

Ma la cannabis, in quanto pianta, possiede in sé diversi tipi di fioritura e specie (leggi qui: “Quanti e quali tipi di marijuana esistono?”).

Li conosciamo tutti? E sono tutti uguali fra di loro, per effetti e composizione?

Scopriamolo.

Qual è la differenza tra marijuana Indica e Sativa?

La cannabis può essere sia Indica che Sativa. Le differenze tra due ci sono e sono pure tante.

Seppure, scientificamente parlando, la cannabis, al di là del suo tipo, appartiene tutta genericamente alla specie di cannabis Sativa, la questione non si conclude così brevemente.

La cannabis Indica proviene dall’Asia centrale e dal subcontinente indiano, quindi la zona dei seguenti Paesi:

  • Afghanistan,
  • Pakistan,
  • India del Nord,
  • Tibet,
  • Nepal.

(Hai mai sentito parlare della catena montuosa di Hindu Kush?)

Mentre la Sativa, generalmente, la troviamo nelle regioni equatoriali del nostro pianeta, in Paesi come India del Sud, Messico e altri.

Ora che conosciamo le differenze logistiche, vediamo di apprendere quelle collegate alla natura stessa della pianta.

Marijuana indica: caratteristiche della pianta.

indica marijuana

Le Indica di solito sono compatte, robuste, con gemme pesanti e toste.

Producono nodi a intervalli regolari lungo il proprio fusto ed in corrispondenza dei nodi prodotti si sviluppano le foglie, i rami e i fiori (le gemme).

I fiori dell’Indica formano ammassi densi intorno ai nodi dei tronchi e dei rami, lasciando poco spazio libero tra un ammasso e l’altro.

Questi spazi vengono chiamati spazi internodali.

Di solito, le Indica crescono molto e guadagnano altezza molto rapidamente una volta che ha avuto inizio la fioritura.

L’altezza di una Indica può crescere anche del 50% e fino al 100% mentre è in fioritura, pur mantenendosi di dimensioni ridotte.

La variante di cannabis Sativa

cannabis sativa

La storia cambia per la variante Sativa, che solitamente, alle stesse condizioni crescita, raggiunge altezze superiori all’Indica.

Non solo: anche le gemme della Sativa sono più grosse di quelle della socia Indica, con la differenza che invece di svilupparsi sui nodi, lasciando poco spazio, le gemme della Sativa si sviluppano in lunghezza sul ramo.

Inoltre l’odore delle gemme di Sative è molto meno marcato di quello dell’Indica.

Sia in crescita, sia una volta che sono state essiccate. Solitamente, una volta asciugate, le gemme pesano meno di quelle dell’Indica, per via della densità.

Queste differenze sono dovute alle differenze climatiche e ambientali che le piante di cannabis hanno affrontato.

La Sativa in ambienti umidi, spesso in competizione con altre piante per la luce solare, ha sviluppato un fusto snello e molto alto. Invece la Indica, costretta ad affrontare climi più aridi, ha sviluppato una conformazione che protegge il fusto e minimizza la dispersione di umidità.

Nelle regioni tropicali, dove cresce la Sativa, le ore di luce sono più poche: circa 12 ore al giorno durante tutto l’anno.

Per questo la canapa sativa si è abituata a svilupparsi in ogni condizione e contemporaneamente, a differenza dell’Indica.

Le Sativa abitualmente incrementano la propriadimensione in altezza del 200-300% (o anche di più) durante la fioritura.

Quali sono i periodi di fioritura dell’Indica e della Sativa?

Volendo parlare in termini meramente di tempo, le varietà Indica sono quelle che fioriscono molto più rapidamente. Hanno in sé la capacità di fiorire in appena 45-60 giorni dal momento in cui sono state messe in coltura.

Proprio questa è forse la differenza più marcata tra Indica e Sativa, visto che la Sativa impiega decisamente più tempo per fiorire.

Per avere una fioritura di Sativa degna di questo nome c’è bisogno di un periodo che va tra i 60 e 90 giorni dalla coltura iniziale.

Però, ad onor del vero, la Sativa richiede meno tempo dell’Indica per la crescita vegetativa che precede la finale fioritura. Per questo, il tempo totale richiesto dalla Sativa, alla fine, risulta essere lo stesso delle Indica.

C’è differenza tra gli effetti prodotti dalla marijuana Indica e Sativa?

A voler essere specifici, si potrebbe tranquillamente dire che le due varietà hanno effetti simili, ma che si concentrano su diversi parti del nostro organismo con conseguenti differenze d’azione.

L’Indica produce un effetto detto stoned per le sue capacità sedative, effetti che si ripercuotono sull’aspetto corporale, accentuando le sensazioni di chi l’assorbe.

In molti confermano di sentire tutti i cinque sensi molto più affilati e acuti durante l’uso dell’Indica.

Avendo questa forte proprietà sedante per il corpo è spesso usata per contrastare infiammazioni, dolori fisici, spasmi oppure stati d’insonnia o d’ansia.

La Sativa produce invece un effetto high per le sue capacità energizzanti; si occupa più dell’aspetto mentale del corpo, aiutando chi ne fa uso a rilassarsi, ad attenuare le sensazioni di stress oppure di oppressione.

Ottima per chi soffre di disturbi dell’umore, oppure di stati di depressione.

La Sativa è dedicata a chi vuole rilassare la mente e liberare lo spirito.

A differenza dell’Indica, la Sativa è meno “soporifera”, donando, appunto, un grande rilassamento, ma senza addormentare del tutto il corpo. Anzi, può essere un ottimo energizzante.

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