Modificato il: 06/07/2025
Scopri tutte le varietà della marijuana viola e quali sono gli effetti della purple marijuana light
Nella regione dell’Hindu Kush, tra Afghanistan e Pakistan, cresce libero un grande quantitativo di marijuana selvatica di montagna: la stessa erba legale che troviamo legalmente anche nelle nostre città, quando è controllata e possiede un basso quantitativo di THC.
La Cannabis sta sviluppando sempre più interesse, guadagnando estimatori, consumatori e semplici curiosi ogni giorno di più.
Nel tentativo di conoscere ogni possibile varietà di questa pianta dalle proprietà straordinaria, molti si interrogano sui suoi aspetti più particolari, più ricercati, come la Marijuana viola, o Purple Marijuana.
Sì, la stessa a cui un tale Jimi Hendrix finì col dedicare il titolo di un suo famoso pezzo.
Ma di cosa stiamo parlando precisamente? Qual è la differenza tra la Purple e la Cannabis normale?
Cos’è la marijuana viola?
Quando ci interessiamo a qualcosa di diverso dal solito, subito possiamo incappare nelle classiche leggende metropolitane.
Sul come trovare ciò che cerchiamo, sul come coltivarlo. Metodi disparati e spesso dalla validità non facilmente comprovabile, se non del tutto vani.
Per ottenere una varietà di cannabis viola bisogna innanzitutto selezionare il tipo di pianta con una genetica più propensa alle caratteristiche che cerchiamo.
Si possono poi utilizzare alcuni metodi e trucchi per stimolarne la qualità intrinseca della pianta attraverso l’esperienza nell’ambito della coltura, ma è solo la genetica di quest’ultima a donargli la tonalità viola che la rende tanto unica.
Il primo passo da eseguire, quindi, per ottenere una cannabis viola è quello di scegliere la pianta giusta.
Tra i tipi di cannabis con una spiccata tendenza genetica alla marijuana viola ricordiamo, ovviamente, la Purple Haze, il Blue Cheese o la Sweet Berry.
Come coltivare la marijuana viola
Compiuta la scelta della tipologia di pianta, bisogna venire a conoscenza di quali sono i parametri di cui tenere conto per aumentare le caratteristiche cromatiche tipiche della purple.
È la temperatura a giocare un ruolo decisivo, influenzando le sfumature espresse. Se alcuni tipi di piante mostrano la loro essenza purple a prescindere, altre hanno bisogno di determinate termiche per mostrarsi.
In alcuni casi, anche la differenza tra temperatura diurne e notturna fa la differenza.
Ci vogliono tra le 8 e le 10 settimane circa per raccogliere i frutti del nostro lavoro di coltivazione, sia che essa sia di nato indoor o outdoor, ma è dove il clima è particolarmente temperato o caldo che assistiamo ad un aumento della qualità della Purple.
L’obiettivo quindi, è quello di sottoporre le colture a cambi di temperatura a seconda dell’ora del giorno: più calde al mattino, più fredde di notte; si tratta di una strategia vincente per stimolare la variazione cromatica della pianta.
Sono le luci a svolgere un ruolo chiave nel processo di fotosintesi, solo grazie ad essere le piante producono l’energia di cui hanno bisogno per il loro sviluppo.
Una fonte di luce intensa, potente e diretta sembrerebbe stimolare la colorazione viola di cui stiamo parliamo.
Un altro motivo per cui le cime delle vostre piante possono assumere la peculiare colorazione viole è dovuto agli antociani, una classe di pigmenti idrosolubili, circa 400, che possono essere di diversi colori, a seconda del pH.
In caso di pH quasi neutro, le varietà di cannabis contenenti questi pigmenti tendono a mostrare sfumature viola in cima.
Questi pigmenti non si mostrano fino alle ultime settimane di vita della pianta, particolarità dovuta al minore afflusso di clorofilla nelle parti vegetali.
Quando alle piante mancano solo due settimane per completare la fase di fioritura, si deve cambiare la temperatura della stanza di coltivazione, in modo da mantenerla al di sotto dei 10°C, ma al di sopra dei 4°C.
La maggior parte delle varietà necessitano temperature fredde per poter esprimere al meglio il potenziale cromatico.
Si tratta di una caratteristica ancora poco chiara, ma esiste una connessione che ne spiega in gran parte il processo.
Sebbene quasi tutte le varietà di marijuana siano in grado di sopportare condizioni ambientali fredde, bisogna cercare di non abbassare la temperatura improvvisamente, ma gradualmente, in modo da non stressare la pianta.
Si precisa che in Italia è possibile coltivare solo la canapa sativa L (ad alto CBD), mentre la vendita dei semi di marijuana ad alto THC è permessa solo a scopo collezionistico ma non si può coltivare e mandare in fioritura.
Conosci la cannabis sintetica? Scopri perché evitarla leggendo il seguente articolo: “Allarme marijuana sintetica, una droga decisamente pericolosa“.
Erba viola da fumare: tra bellezza, aromi e varietà leggendarie
L’erba viola da fumare non è soltanto una curiosità botanica o un capriccio estetico: è un vero e proprio fenomeno globale, capace di affascinare coltivatori, appassionati ed esperti di canapa in ogni parte del mondo. Il suo aspetto caratteristico, con toni lilla, foglie dai riflessi violacei e infiorescenze punteggiate di tricomi lucenti e pistilli color ambra o arancio, ha contribuito a costruire un’immagine unica, legata tanto alla bellezza quanto alla potenza aromatica.
Origini e varietà più famose della purple weed
Le origini dell’erba viola affondano le radici nella catena montuosa dell’Hindu Kush, tra Afghanistan e Pakistan, dove il clima rigido e le forti escursioni termiche hanno favorito nel tempo lo sviluppo di piante con un colore viola naturale. Da lì, grazie a incroci, esperimenti genetici e selezioni accurate, sono nate alcune tra le varietà più iconiche: Purple Kush, Purple Thai, Purple Bud e molte altre.
Ognuna di queste varianti si distingue non solo per l’aspetto visivo – con fiori che vanno dal viola scuro al lilla brillante – ma anche per l’aroma e il contenuto di cannabinoidi. Alcune varietà di purple weed sprigionano note di lavanda, altre profumano intensamente di frutti di bosco, mentre alcune hanno un odore più pungente e terroso.
Perché l’erba viola ha quel colore?
La comparsa del colore viola nelle piante di cannabis è dovuta alla presenza di antociani, pigmenti naturali responsabili delle tonalità rosse, blu e viola in molte piante e fiori. Questi pigmenti diventano visibili quando i livelli di clorofilla diminuiscono, soprattutto durante le fasi finali della fioritura. Alcune varietà esprimono queste colorazioni spontaneamente, mentre in altri casi i coltivatori ricorrono a specifiche tecniche di coltivazione per enfatizzarne i riflessi viola.
Va sottolineato, però, che non sempre il colore è indice di qualità o di maggiore contenuto di CBD o altri cannabinoidi. La bellezza estetica della purple weed può creare il dubbio che si tratti solo di una trovata commerciale, ma secondo molti esperti, si tratta piuttosto di un’espressione affascinante e naturale della genetica della canapa.
L’esperienza sensoriale: tra toni fruttati e relax profondo
Chi ha avuto modo di provare erba viola da fumare racconta spesso di un’esperienza completa, che coinvolge tutti i sensi. Visivamente, le infiorescenze viola sono spettacolari; al tatto, risultano resinose e compatte; all’olfatto, sprigionano un aroma complesso che può richiamare lavanda, uva, mora o altri frutti di bosco. E una volta accesa, la purple weed rivela la sua vera anima: toni rilassanti, spesso adatti all’uso serale o notturno, capaci di ridurre stress e favorire il riposo.
Negli Stati Uniti, la purple marijuana è considerata una delle più richieste nel mercato legale. Non a caso, molte varianti di cannabis americana portano nel nome la parola “Purple”, simbolo di un’intera categoria apprezzata per estetica e qualità.
Attenzione alla qualità e alla legalità
Se decidi di cercare articoli o fiori di erba viola da fumare, presta attenzione a cosa acquisti. In Italia, come ormai sappiamo, sono legali solo le varietà di canapa con contenuto di THC inferiore ai limiti di legge. Per questo motivo esistono molte varianti di cannabis light, ottenute con tecniche che mantengono l’aspetto e l’odore tipico della purple, ma senza alcun effetto psicoattivo.
Molti shop specializzati hanno una sezione dedicata proprio a queste varietà “purple”, perfette per i collezionisti o per chi cerca una esperienza visiva e olfattiva diversa, ma sempre conforme alla normativa.
Quali sono gli effetti della Purple cannabis legale?
Dal sapore molto intenso, la Purple light sembra mostrare gli stessi tipici effetti sul corpo e sulla psiche dei consumatori della marijuana light.
Un senso di euforia, di leggerezza, che possono aiutare ad attutire lo stress quotidiano o diverse patologie non invasive come cefalee, attacchi di panico o stati depressivi.
Inoltre anche nella Purple troviamo una forte proprietà antiemetica, che non solo sconfigge la nausea, ma aiuta a sviluppare il senso dell’appetito.
Molto consigliato l’uso della Purple nelle ore notturne, per chi, per diversi motivi, soffre di disturbi del sonno o un vero e proprio stato di insonnia continuativo (come altri prodotti a base di cannabis light, tra cui l’olio cbd).
La Purple rilassa, distende i nervi e regala al suo consumatore un grande aiuto nel ritrovare finalmente un sonno tranquillo e regolare.