Purple Haze: la varietà di cannabis simbolo degli anni ‘70

Purple Haze: la varietà di cannabis simbolo degli anni ‘70 | Justbob

Pubblicato il: 18/11/2024

Quali sono le caratteristiche di questo iconico strain di marijuana? Qual è il suo legame con la mitica canzone di Jimi Hendrix?

Ben ritrovati fedeli lettori! Oggi vorremmo parlarvi della Purple Haze, la nota varietà di marijuana, simbolo dell’era psichedelica degli anni ’60 e ’70, epoca di sperimentazioni e creatività senza confini.

Il nostro sarà, come al solito, un articolo a puro scopo informativo e divulgativo, e ovviamente non vogliamo incoraggiarvi all’uso di sostanze illecite.

Vogliamo solo farvi immergere in un tempo lontano caratterizzato da trasgressione e anticonformismo; vedetelo come un viaggio nel tempo stile Ritorno al futuro!

Infatti, vi porteremo con noi in un viaggio on the road in pieno stile hippy alla scoperta di quest’erba così peculiare, per cui, inforcate gli occhiali da sole, aprite la capotta della vostra cadillac, e col vento tra i capelli, accendete lo stereo a tutto volume! Si parte!

Ma prima di lasciarvi alla lettura vi ricordiamo che su Justbob potete trovare vari prodotti a base di canapa light come l’olio di CBD.

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Le nobili origini della mitica Purple Haze

La storia della Purple Haze inizia con la Haze, una varietà di Cannabis sativa che ha visto la luce negli anni ’70 nelle colline della Bay Area, in California.

La Haze è un incrocio non stabilizzato di varietà genetiche provenienti da diverse regioni del mondo: Colombia, Messico, Nepal e Thailandia.

Questo mix genetico internazionale ha dato origine a piante che producono cime molto pelose, con un lungo periodo di fioritura e un effetto psicoattivo molto intenso. Ma non temete, anche nel mondo canapa light esiste la Purple Haze!

I creatori di questa varietà, noti come Haze Brothers, selezionarono meticolosamente le linee genetiche per creare una pianta che incarnasse l’essenza delle Sativa pure caratterizzate da un aroma ricco e complesso, spesso descritto come una miscela di incenso con sfumature di cedro del Libano.

Questo particolare profilo aromatico è presente anche nella Purple Haze, che combina queste note con un tocco fruttato e speziato .

La Purple Haze, in particolare, è considerata una varietà nobile per la sua discendenza diretta dalla Haze originale e per le sue straordinarie qualità genetiche.

La sua creazione rappresenta l’apice della selezione genetica negli anni ’70, con una combinazione unica di Sativa nepalese, Oaxacan (Mexican Sativa), Colombian Gold e Thai Sativa.

Alcune scuole di pensiero però sostituiscono le due varietà Gold con Sativa equatoriali congolesi, sottolineando la diversità e la complessità delle sue origini, ancora dibattute e, per certi versi, avvolte in una fitta nebbia di fumo…

Un'immagine stilizzata di Jimi Hendrix mentre fuma con uno sfondo colorato stile hippy | Justbob

Il legame tra Jimi Hendrix e la Purple Haze: tra realtà e leggenda

Il nome “Purple Haze” evoca immediatamente l’immagine di Jimi Hendrix e la sua famosa canzone del 1967.

Il brano dello storico chitarrista di Seattle è un affascinante inno psichedelico, con i suoi riff ipnotici e suggestivi e le sue liriche enigmatiche che catturano l’essenza di un viaggio mentale (un bad trip, direbbe qualcuno!).

Sebbene non ci siano prove concrete che la varietà di cannabis sia stata direttamente ispirata dalla canzone, l’associazione tra i due è diventata innegabilmente parte della leggenda.

A guardar bene, il pezzo di Hendrix e la varietà di cannabis condividono più che un nome, a sentire gli esperti, entrambe rappresentano un’esperienza sensoriale che trasporta l’individuo in un’altra dimensione.

Per questo motivo questa connessione ha contribuito a consolidare la fama della Purple Haze come simbolo di creatività ed esplorazione psichedelica, rendendola una delle varietà più riconoscibili nel mondo della marijuana.

Per farvi un’idea delle atmosfere, il testo della canzone recita:

“Nebbia viola ovunque nei miei occhi.

Non so se sia giorno o notte.

Mi fai andare fuori, fuori di testa.

È già domani o è solo la fine del tempo”.

Insomma, parole davvero misteriose; è comprensibile siano state associate all’erba, in effetti…

Le caratteristiche uniche e distintive della Purple Haze

Una delle prime cose che si notano della Purple Haze sono i suoi fiori vibranti di colore viola.

Questo colore distintivo è il risultato della presenza di antociani, pigmenti che si sviluppano a temperature più basse e che conferiscono ai fiori un aspetto esotico e accattivante.

I suoi fiori sono ricoperti di tricomi cristallini che le donano un aspetto quasi luccicante, come se fossero avvolti in una sottile nebbia (qui il legame con la canzone, si sospetta…).

L’aroma della Purple Haze è altrettanto unico. Infatti questa varietà offre un bouquet complesso che combina note dolci di bacche e uva con sfumature terrose e speziate.

L’eredità Haze si manifesta nelle note di incenso e cedro, che aggiungono profondità e complessità al suo profilo aromatico, creando un’esperienza olfattiva unica nel suo genere.

Secondo gli appassionati, in termini di sapore, la Purple Haze ha un gusto che ricorda il mix tra frutti di bosco freschi e spezie esotiche, combinazione che rispecchia la sua ricca eredità genetica.

Vi ricordiamo comunque che esistono anche versioni light e perfettamente legali della Purple Haze, per chi non vuole rinunciare alle sue fragranze ma nell’assoluto rispetto delle leggi in vigore.

Ma vediamo più nel dettaglio i suoi effetti (anche quelli negativi).

Piantina di canapa in salute rigogliosa e in fiore | Justbob

Gli effetti della Purple Haze (soprattutto quelli collaterali…)

Gli appassionati sanno bene che la Purple Haze è celebre per i suoi potenti effetti stimolanti.

Come tutte le varietà Sativa infatti induce una sensazione di euforia che può migliorare l’umore, ridurre le inibizioni sociali e favorire la loquacità.

Tali effetti euforici sono spesso attribuiti alla presenza di tetraidrocannabivarina (THCV), un cannabinoide che modula l’effetto del THC.

Ma come si comporta il THCV?

Esso agisce come antagonista dell’anandamide, un cannabinoide endogeno, mitigando la sensazione di “stordimento” tipica del THC e promuovendo un’esperienza più attiva e lucida, ed è per questo motivo che si rivela molto utile in ambito medico: insomma, è efficace ma senza annebbiare i sensi dei pazienti.

Fin qui gli aspetti positivi, ma ora scommettiamo vi starete chiedendo: c’è un ma?

Ebbene sì! La Purple Haze può anche causare effetti collaterali non trascurabili, specialmente nelle persone meno abituate o con bassa tolleranza al THC, che possono avvertire ansia o paranoia.

Tra gli altri effetti secondari poi troviamo anche la secchezza delle fauci e l’arrossamento degli occhi, molto comuni a sentire le testimonianze.

Ovviamente noi riportiamo le esperienze e i pareri degli appassionati che provengono da paesi in cui tali pratiche sono lecite. Non ci stancheremo mai di dire che vi invitiamo a rispettare rigorosamente le normative vigenti che regolano il complesso e variegato universo della cannabis.

I suoi usi in ambito terapeutico: cosa dicono le ricerche mediche in proposito

Come vi abbiamo anticipato nel paragrafo precedente, la Purple Haze ha guadagnato popolarità anche per i suoi potenziali benefici terapeutici, possibili grazie alla sua composizione prevalentemente Sativa, che la rende particolarmente efficace nel trattamento di disturbi come depressione, stress e affaticamento cronico.

I suoi effetti stimolanti, stando ad alcune ricerche mediche, possono aiutare a sollevare l’umore e a fornire energia, un aspetto cruciale per i pazienti che affrontano letargia, apatia, stanchezza cronica o generale mancanza di motivazione.

Sebbene non sia potente come alcune varietà Indica per il trattamento del dolore, le sue proprietà analgesiche possono comunque fornire sollievo, specialmente quando combinata con altre terapie.

Un altro effetto benefico poi è quello di stimolare l’appetito, particolarmente utile per i pazienti che lottano con la nausea o la perdita di appetito a causa di trattamenti come la chemioterapia.

Ma perché può rivelarsi così utile per i pazienti?

Perché, come tutte le Haze, non ha effetti sedativi, e ciò la rende preziosa in ambito medico, evitando di intorpidire e offuscare la mente dei pazienti, durante le terapie.

Naturalmente, occorre ribadire che ci riferiamo a nazioni in cui l’uso di cannabis a scopi terapeutici è consentita dalla legge, ma sempre sotto prescrizione e controllo medico.

La Purple Haze: dai selvaggi anni ‘70 a oggi

La Purple Haze è una delle varietà di cannabis più affascinanti e iconiche, con una storia ricca e affascinante.

La sua connessione con Jimi Hendrix (reale o presunta), il suo aspetto viola, così unico, il suo aroma complesso e speziato, la rendono una sostanza simbolo degli anni ‘60, ‘70, epoca di contestazione e controcultura.

Ma la sua fama non sembra essere tramontata e sopravvive ancora tra molti appassionati, collezionisti ed esperti del mondo marijuana.

Insomma, lo spirito trasgressivo degli anni ‘60, ‘70, non muore mai: “hippies will never die!” come si dice negli USA.

Forse è anche per questa nostalgia che varietà Haze hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama globale della cannabis.

Pensate che nei coffee-shop olandesi, la Purple Haze e le sue varietà correlate come la Super Lemon Haze, la Super Silver Haze, la Neville’s Haze e la Strawberry Haze, sono tra le opzioni più conosciute.

Inoltre, come vi abbiamo anticipato nei paragrafi precedenti, gli strain Haze sono utilizzate anche in ambito medico, specialmente nei Paesi Bassi, dove il Ministero della Salute ne riconosce i benefici terapeutici, nonostante i recenti dibattiti (ma vi terremo aggiornati, in caso di novità!)

È importante comunque ricordare che l’uso della cannabis è regolato in modo diverso a seconda delle leggi locali.

In molti paesi, infatti, la cannabis rimane una sostanza controllata e il suo uso, possesso o coltivazione può avere gravi conseguenze penali.

Perciò è essenziale informarsi sulle leggi vigenti nel proprio paese e rispettarle rigorosamente.

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Conclusioni

Eccoci arrivati alla fine del nostro viaggio on the road in pieno stile Seventies alla scoperta dell’iconica Purple Haze.

Abbiamo percorso le strade della California, a bordo di una cadillac fiammante, col vento tra i capelli, fino ai giorni nostri, all’interno dei coffee-shop olandesi…

Inoltre abbiamo visto come questa non sia solo una semplice varietà di cannabis, ma un vero e proprio simbolo culturale che incarna l’essenza ribelle e creativa degli anni ’60 e ’70.

Il suo legame con la mitica canzone di Jimi Hendrix poi ha contribuito ad alimentarne il mito e il fascino che resiste ancora oggi. Il mistero di questa connessione non è stata ancora svelata, ahinoi! Ma forse è meglio così…

Insomma, scendiamo dalla nostra decappottabile, il nostro viaggio termina qui, speriamo non abbiate il jet-lag da viaggio temporale!

Per quanto ci riguarda, speriamo che quest’articolo abbia risposto a tutti i vostri dubbi e che vi abbia appassionato.

Vi ribadiamo ancora una volta che il nostro intento è puramente divulgativo e informativo e non vogliamo incentivare alcuna pratica, men che meno illecita.

Crediamo sia possibile mantenere uno spirito libero e critico anche se nel rispetto delle leggi!

Infatti, a questo proposito, vi ricordiamo che nel variegato cosmo della marijuana legale, esistono varietà perfettamente lecite di Purple Haze.

Perciò a presto cari lettori e come avrebbe detto Jimi Hendrix:

“Purple haze, all in my brain

Lately things they don’t seem the same

Actin’ funny, but I don’t know why

Excuse me while I kiss the sky”

A presto!

Takeaways

  • La Purple Haze è una varietà di cannabis che nasce negli anni ’70 dalle colline della Bay Area in California. È frutto di un incrocio non stabilizzato di ceppi genetici provenienti da diverse parti del mondo: Colombia, Messico, Nepal e Thailandia. La sua creazione rappresenta il culmine della selezione genetica dei Haze Brothers, che hanno cercato di catturare l’essenza delle Sativa pure. Questa varietà è celebre per le sue cime pelose e il lungo periodo di fioritura, caratteristiche che la rendono unica nel panorama della cannabis.
  • Nonostante non ci siano prove concrete che la canzone “Purple Haze” di Jimi Hendrix abbia ispirato direttamente la varietà di cannabis, l’associazione tra i due è diventata leggendaria. Entrambi, la canzone e la varietà di cannabis, evocano esperienze sensoriali intense che trasportano l’individuo in dimensioni alternative. Il brano di Hendrix, con i suoi riff ipnotici e testi enigmatici, e la varietà di cannabis, con i suoi effetti psichedelici, sono diventati simboli della creatività e dell’esplorazione sensoriale degli anni ’60 e ’70.
  • La Purple Haze si distingue per i suoi fiori vibranti di colore viola, risultato della presenza di antociani. Questi pigmenti si sviluppano a temperature più basse, conferendo ai fiori un aspetto esotico. L’aroma di questa varietà è un complesso bouquet che combina note dolci di bacche e uva con sfumature terrose e speziate. L’eredità Haze si manifesta nelle note di incenso e cedro, creando un’esperienza olfattiva unica. Il sapore richiama un mix tra frutti di bosco e spezie esotiche, riflettendo la sua ricca eredità genetica.
  • La Purple Haze è nota per i suoi effetti stimolanti e euforici, tipici delle varietà Sativa. Gli effetti sono spesso attribuiti alla presenza di tetraidrocannabivarina (THCV), che modula l’effetto del THC, riducendo la sensazione di “stordimento” e promuovendo un’esperienza più attiva e lucida. Tuttavia, può anche causare ansia o paranoia nelle persone con bassa tolleranza al THC, insieme a effetti collaterali comuni come secchezza delle fauci e arrossamento degli occhi.
  • Oltre ai suoi usi ricreativi, la Purple Haze ha guadagnato popolarità per i suoi potenziali benefici terapeutici, soprattutto nel trattamento di depressione, stress e affaticamento cronico. È utilizzata anche per la gestione del dolore cronico e dell’infiammazione, e per stimolare l’appetito in pazienti che lottano con la nausea o la perdita di appetito a causa di trattamenti come la chemioterapia. La sua fama continua a prosperare nei moderni coffee-shop olandesi e tra i collezionisti, mantenendo viva l’essenza ribelle e creativa degli anni ’60 e ’70.

FAQ

Quali sono le origini della Purple Haze?

La Purple Haze è una varietà di cannabis creata negli anni ’70 nella Bay Area, in California. Deriva dalla Haze, un incrocio di ceppi genetici provenienti da Colombia, Messico, Nepal e Thailandia. La selezione genetica meticolosa dei Haze Brothers ha prodotto una pianta con cime molto pelose, un lungo periodo di fioritura e un effetto psicoattivo intenso.

Qual è il legame tra Jimi Hendrix e la Purple Haze?

Il nome “Purple Haze” evoca immediatamente la famosa canzone di Jimi Hendrix del 1967. Sebbene non ci siano prove concrete che la varietà di cannabis sia stata ispirata direttamente dalla canzone, entrambe sono diventate simboli dell’esperienza sensoriale psichedelica degli anni ’60 e ’70. La canzone di Hendrix e la varietà di cannabis condividono un nome e rappresentano un viaggio sensoriale in un’altra dimensione.

Quali sono le caratteristiche distintive della Purple Haze?

La Purple Haze è caratterizzata da fiori di colore viola vibrante, dovuto alla presenza di antociani. Ha un aroma complesso che combina note dolci di bacche e uva con sfumature terrose e speziate. Il sapore ricorda un mix di frutti di bosco freschi e spezie esotiche. Inoltre, i suoi potenti effetti stimolanti e euforici, tipici delle varietà Sativa, la rendono celebre tra gli appassionati di cannabis.