Tutto quello che non ti hanno mai detto sui test antidroga

test antidroga per cannabis

Modificato il: 24/08/2023

Cos’è il test antidroga, come funziona e quante tipologie di drug test esistono.

Se sei un consumatore di canapa light o cannabis ad alto contenuto di THC hai sicuramente dei dubbi riguardo il test antidroga, magari perché il lavoro o lo sport che pratichi prevedono lo svolgimento del Drug test al fine di verificare che tu sia “pulito”.



Non ti preoccupare: al termine di questo articolo conoscerai tutto, ma proprio tutto, sul test antidroga, sul suo svolgimento e sul suo funzionamento. Ti parleremo anche delle diverse tipologie di drug test e del rilevamento del THC nel sangue, nelle urine, nel capello e nella saliva.

Bando alle ciance e iniziamo subito!

Cos’è un test antidroga e come funziona?

test antidroga come funziona per la marijuana

Il test antidroga, chiamato anche Drug test, esame tossicologico o, in ambito sportivo, test antidoping, è un esame abbastanza rapido volto a cercare la presenza di una o più droghe illegali (o farmaci soggetti a prescrizione medica) nel sangue, nel capello, nella saliva o perfino nel sudore. Esistono dunque diversi tipi di Drug test ma il più comune è quello delle urine, che si può trovare perfino in farmacia. al prezzo di circa 10 euro per lo screening di una singola droga e di circa 20 euro per il test multidroghe.

Ebbene sì: non solo puoi rilevare più di una droga allo stesso tempo ma puoi anche fare autonomamente il test a casa tua, in modo da esser sicuro di risultare perfettamente pulito durante il test ufficiale (a meno che non venga svolto dalle Autorità e dunque non programmato).

Il test delle urine garantisce un risultato immediato e rileva all’istante se nel tuo organismo siano in circolo quantità di droga che superano le percentuali consentite dalla legge. Nella confezione dei test ci sono tutte le indicazioni riguardo la modalità di svolgimento e la lettura dei risultati.

Gli altri esami, come quello ematico, necessitano delle analisi approfondite in laboratorio per rilevare le quantità di droga presenti nel sangue.

Le sostanze psicoattive che di solito vengono cercate con questi test sono numerose. Ecco di seguito le principali:

  • marijuana
  • cocaina
  • oppiacei (ad esempio eroina, codeina, morfina etc.)
  • anfetamine (metanfetamina compresa)
  • steroidi
  • barbiturici

Ma chi può decidere di sottoporti all’esame tossicologico?

Leggi anche: Cannabinoidi sintetici: cosa sono e perché dovresti farci attenzione

Chi può sottoporti a uno screening tossicologico

Ci sono diverse situazioni in cui il test antidroga risulta essere molto utile. Vediamo quali sono le più frequenti e quando potresti essere obbligato a sottoporti a questo esame:

  • Drug test sul posto di lavoro. I datori di lavoro possono richiedere ai propri dipendenti di sottoporsi al test antidroga sia prima dell’assunzione che in seguito. Lo scopo del test è, naturalmente, quello di verificare l’uso di droghe sul posto di lavoro o comunque l’eventuale svolgimento delle attività lavorative sotto effetto di stupefacenti.
  • Organizzazioni sportive e test antidroga. Gli atleti professionisti (e quelli che svolgono discipline agonistiche) di solito devono sottoporsi al Drug test per verificare l’eventuale presenza di sostanze dopanti che possano migliorare le loro prestazioni. Spesso gli screening antidroga nello sport vengono svolti a campione.
  • Test antidroga per motivi legali o forensi. Spesso il drug test viene richiesto durante gli accertamenti riguardo indagini sugli incidenti automobilistici o, più in generale, indagini penali e procedimenti giudiziari.
  • Verifiche da parte dei Carabinieri e della Polizia riguardo l’utilizzo di droghe. Se le Autorità sospettano che tu abbia assunto droghe e poi ti sia messo alla guida, o se ti trovassero in situazioni particolari che facciano presagire l’utilizzo di sostanze stupefacenti, potrebbero chiederti di svolgere il test antidroga. Qualora ti rifiutassi potrebbero denunciarti.
  • Drug test per motivi di monitoraggio medico. Se segui una terapia a base di oppiacei è probabile che il tuo medico curante voglia verificare che tu stia assumendo la giusta quantità di medicinali.

Vediamo ora importanti dettagli riguardo la marijuana e la cannabis light nell’organismo.

marijuana light e test antidroga

Cannabis light e marijuana ad alto THC nell’organismo: tutto ciò che devi sapere a riguardo.

Secondo lo studio “The marijuana detection window“, il THC può rimanere nell’organismo in un periodo di tempo che varia dai 3 ai 30 giorni (o anche di più). Tendenzialmente i drug test possono rilevare le percentuali di THC di una canna per circa 3 giorni, ma in realtà ci sono diverse variabili che rendono più o meno ampia la finestra di rilevamento della marijuana nel sangue.

Ecco di seguito quali:

  • Durata/frequenza di utilizzo: maggiori sono la frequenza e la durata di utilizzo di stupefacenti, maggiori sono i tempi di smaltimento.
  • Dosaggio: più elevata è la dose di marijuana, maggiori saranno i tempi in cui il THC può essere rilevato nel sangue.
  • Attività metabolica: se hai un metabolismo veloce, questo smaltirà molto in fretta il THC.
  • Sensibilità del test: il test più sensibile è quello del capello, che rileva la presenza di THC fino a 90 giorni dopo l’assunzione (ma è anche l’esame che tra tutti determina maggiori falsi positivi). Il test delle urine rileva il THC fino a 30 giorni dopo l’uso, mentre quello della saliva fino a circa 24/72 ore dopo l’uso di cannabis. Gli esami meno precisi sono le analisi del sangue, che rilevano la presenza di THC solo per 3 o 4 ore circa.

I test antidroga possono rilevare piccolissime quantità di THC nell’organismo. Devi sapere, però, che il THC della cannabis “tradizionale” rimane nell’organismo per giorni o addirittura mesi… Mentre uno studio condotto presso l’Università La Sapienza di Roma sul consumo di cannabis light ci dice che il THC di questo prodotto possa essere rilevato dai test entro un’ora dopo il consumo. Non di più. (Pacifici R, Pichini S, Pellegrini M, et al. Determination of cannabinoids in oral fluid and urine of “light cannabis” consumers: a pilot study. Clin Chem Lab Med. 2018;57(2):238-243. doi:10.1515/cclm-2018-0566).

Il motivo è semplice: il tetraidrocannabinolo della cannabis light è inferiore allo 0,2%, mentre è completamente assente nell’hashish legale e nell’olio CBD. Puoi quindi stare super tranquillo se assumi in qualche modo hashish CBD o olio di cannabidiolo, mentre dovresti stare all’erta per una sola ora dopo aver assunto erba light.