Cannabis e 420: perché questo numero è così importante nella storia della marijuana?

420 cannabis day

Modificato il: 14/03/2024

Global Marijuana Day, 420 e cannabis: perché esiste la festa della marijuana

Se hai aperto questo articolo, significa che anche tu fai parte di quei curiosi che vorrebbero conoscere la relazione tra la cannabis, canapa light e il numero 420, dico bene?

Probabilmente ne avrai sentite e lette di ogni sorta, arrivando a creare solo più confusione.

Quindi, in questo articolo vedremo qual è la vera origine del 420 e perché si festeggia la cannabis ogni anno.

gruppo di manifestanti del 20 aprile in occasione della giornata della cannabis

420 cannabis: sfatiamo alcuni miti sulla simbologia di questo numero e scopriamo come mai si festeggia proprio il 20 aprile

Il 20 aprile, o 4/20, è noto come “weed day” o giornata internazionale della marijuana.

Ma come mai il numero 420 è arrivato a rappresentare il fumo di marijuana (e delle altre sostanze da essa derivate, come l’hashish/hashish cbd)?

Innanzitutto, sfatiamo alcuni miti.

1. La leggenda del codice penale della California

Alcuni sostengono che il numero sia nato dalle leggi penali della California per punire l’uso o la distribuzione di marijuana. Ma il codice 420 dello Stato si riferisce in realtà all’ostruzione dell’ingresso nello spazio pubblico.

Quindi non è esattamente questo il motivo.

Proseguiamo.

2. La leggenda del codice radiotelefonico della stazione di polizia.

Né la polizia di Los Angeles né quella di New York hanno un codice 420, mentre quella di San Francisco ce l’ha, ma viene utilizzato per i disordini giovanili.

3. La leggenda della canzone di Bob Dylan

Questo mito fa riferimento alla canzone di Bob Dylan Rainy Day Women #12 & 35 e al suo testo: “tutti dovrebbero sballarsi”.

Se si moltiplica 12 per 35, il risultato è 420.

Sembra un po’ forzato, e di fatto, l’artista non ha mai confermato alcun legame tra il brano e la data.

Quindi la storia più probabile, a quanto pare, è la leggenda dei Waldos.

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La leggenda dei Waldos della San Rafael High School spiegherebbe il perché del 420

Secondo Chris Conrad, curatore dell’Oaksterdam Cannabis Museum di Oakland in California, il 420 è nato come codice segreto tra gli studenti delle scuole superiori all’inizio degli anni Settanta.

Tutto è iniziato nel 1971 a San Rafael, una città della California settentrionale.

Un giorno, un gruppo di adolescenti frequentanti la San Rafael High School, noto come “i Waldos” a causa della loro abitudine di trascorrere il tempo sul muretto (wall) della scuola, si imbatté in una mappa disegnata a mano. Questa mappa indicava un punto esatto di Point Reyes, a nord-ovest di San Francisco, dove si presumeva fosse nascosto un tesoro: un campo di coltivazione di marijuana abbandonata da una persona che faceva parte della guardia costiera.

I membri chiave dei Waldos erano Mark Gravich, Steve Capper, Jeffrey Noel, Larry Schwartz e Dave Reddix.

Senza esitare, gli studenti decisero di fidarsi delle misteriose coordinate e si diedero appuntamento per andare alla ricerca della piantagione: alle 4:20, appena fuori dalla scuola, sotto la statua del famoso scienziato Louis Pasteur.

Hanno guidato per 45 minuti fino al sito, ma quando sono arrivati non hanno trovato alcun raccolto.

Tuttavia, mantennero il “420” come codice segreto per la cannabis che, all’epoca, fumavano “troppo”, come ha ammesso decenni dopo uno dei membri di questo gruppo, il regista Dave Reddix, noto anche come Waldo Dave, che oggi ha 67 anni.

Ma perché proprio le 4:20?

Per loro quel momento era ideale: era la fine della scuola e i genitori non erano ancora tornati a casa, e quindi divenne un codice da usare davanti agli ignari genitori.

Da lì il 420 si diffuse, forse attraverso i seguaci del gruppo rock Grateful Dead, in tutta la California e oltre.

In più, il 420 è anche il numero della legge del Senato che istituisce il programma statale sulla marijuana.

420 cannabis

420: come viene celebrato oggi il Global Marijuana Day

Il numero 420 è diventato sempre più popolare tra i consumatori di marijuana, tanto da entrare a far parte della simbologia del popolare gruppo rock Grateful Dead, grazie al bassista Phil Lesh che era il fratello di uno dei Waldos, e anche attraverso i fan del gruppo, i “deadheads”.

Nel 1990, Steve Bloom, che all’epoca lavorava come redattore presso la rivista di marijuana High Times, ricevette un volantino dai Grateful Dead che spiegava il significato del numero 420.

Da quel momento, cominciarono a usare quel codice per ogni cosa, persino per tenere le riunioni di redazione, secondo la BBC.

Sebbene la versione dei Waldos abbia alcuni detrattori – ci sono altri gruppi che sostengono di essere gli inventori del 420 – il gruppo di San Rafael ha le proprie prove e sostiene che sia stata una loro idea.

Infatti, hanno un proprio sito web, 420waldos.com, dove raccontano la loro storia nei minimi dettagli ed espongono tutta la documentazione che dimostra che sono gli originali: lettere, diari scolastici e persino la prima bandiera con il “420” e una foglia di marijuana.

Al di là delle dispute sulla paternità del termine, il fatto è che il Global Marijuana Day si celebra ogni anno il venti di aprile perché è il 4° mese e il 20° giorno.

In questa data si svolgono solitamente attività nei parchi e nelle piazze e in alcuni Paesi si organizzano anche marce per chiedere la depenalizzazione del consumo, visto che non in tutte le nazioni degli Stati Uniti è legale far uso di marijuana.

Oggi il 420 è presente in tutti i tipi di prodotti e marchi legati alla marijuana, dalle canzoni alle magliette, ai cappelli, alle borse, alle spille, agli articoli di consumo e persino ai meme.

Infatti, i consumatori di cannabis (o delle altre sostanze da essa derivate, come l’olio cbd) tendono a, appunto, consumare alle 4:20 del pomeriggio.

Curiosità

  • La devozione al numero si è spinta a tal punto che le autorità sulla Interstate 70 in Colorado hanno dovuto cambiare il cartello delle 420 miglia con uno che recita 419,99. Erano stanchi di vedersi rubare l’insegna e di doverla sostituire così spesso;
  • Nel film “Pulp Fiction” tutti gli orologi segnano le 4 e 20;
  • Evan Goding, ha avuto il suo momento di celebrità durato esattamente 14 minuti e 20 secondi partecipando come concorrente alla trasmissione “Ok, il prezzo è giusto”: ha attutato una strategia originale nel puntare gli articoli che voleva con il prezzo di 420 dollari o 1420 dollari. Questa tecnica ha catturato l’ilarità del pubblico.

Il 420 si festeggia anche in Italia (o quasi)

Lo scorso anno per la terza volta si è festeggiato il Weed Day, con una fiera a livello europeo che ha permesso a rivenditori nazionali e internazionali di riunirsi e confrontarsi, e anche ai fumatori abituali di scoprire nuove qualità di erba. L’evento ha avuto luogo a Milano, nel Superstudio Maxi, dall’otto al dieci dicembre 2023.

Ciò ha portato alla presenza di oltre 200 espositori, ma anche eventi collaterali, workshop e conferenze sulla cannabis. In questo modo, anche gli appassionati più profani hanno potuto finalmente mettersi a confronto con gli esperti del settore, soddisfare i loro quesiti e festeggiare tutti insieme la canapa.

La ciliegina sulla torta? Ad accompagnare la terza edizione di questo evento è stata la 4.20 Cannabis Cup, una vera e propria competizione di cannabis light di portata internazionale.

In passato sono stati anche organizzati i 420 Vibes Party a Milano, e a Roma il 420 Roma Fest: gli eventi hanno portato esibizioni di vari artisti della scena italiana, e a conferenze in aula.

Questi eventi non sono stati organizzati solamente per riunire amici e appassionati di questa tradizione, ma anche con l’obiettivo di sensibilizzare il Paese sul consumo di cannabis e di muovere le acque in merito a un disegno di legge che potrebbe portare alla legalizzazione della cannabis anche per uso ricreativo, seguendo l’esempio recente della Germania.

Attualmente non disponiamo di informazioni dettagliate riguardo agli eventi pianificati per il 420 del 2024, ma speriamo di ottenere ulteriori aggiornamenti e di poterli condividere con voi il prima possibile.

Leggi anche: La cannabis albina esiste davvero o è solo una leggenda?

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto le origini del 420 e come viene celebrato oggi in tutto il mondo.

Abbiamo sfatato alcuni miti e cercato di ricostruire la storia del Global Marijuana Day fino ai giorni nostri.

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Ti aspettiamo!