Cannabinoidi sintetici: cosa sono e perché dovresti farci attenzione

Cannabinoidi sintetici e cannabis light

Modificato il: 29/07/2025

Hai mai sentito parlare della marijuana sintetica? Ecco perché dovresti assolutamente evitarla!

I cannabinoidi sintetici possono essere molto pericolosi per l’organismo umano e nelle prossime righe ti spiegheremo che cosa sono e quali effetti provocano. Contrariamente a quelli contenuti nell’erba legale, o in altri prodotti derivati, come l’olio cbd (quindi naturali), i cannabinoidi artificiali sono molecole create in laboratorio con il fine di imitare l’azione psicotropa che il THC attua sui recettori del cervello umano.

Prima di addentrarci nelle specifiche dei cannabinoidi sintetici però apriamo una breve parentesi sul concetto generale di cannabinoide. Si tratta sostanzialmente di molecole prodotte dalla pianta della canapa (oltre un centinaio quelle conosciute) utili per la difesa della stessa da parassiti, malattie e raggi solari.



I cannabinoidi più noti sono il THC e il CBD, molecole della canapa che, qualora assunte dall’essere umano, interagiscono con il nostro sistema endocannabinoide, in particolare con i recettori CB1 e CB2, provocando degli effetti specifici. Il THC ad esempio è psicoattivo e causa una distorsione dei sensi, mentre il CBD non ha alcun effetto drogante e da luogo a sensazioni di natura analgesica e ansiolitica.

Ma cosa succede se sono i cannabinoidi sintetici ad interagire con il nostro sistema endocannabinoide? Andiamo a vederlo assieme.

Ecco che cosa sono i cannabinoidi sintetici

Contrariamente ai fitocannabinoidi della cannabis light, i cannabinoidi artificiali sono molecole create in laboratorio con il solo scopo di provocare una forte distorsione nell’individuo che li assume. Vengono solitamente prodotti illegalmente in alcune regioni asiatiche per poi essere nebulizzati in miscele di erbe vegetali e vendute come marijuana sintetica in altri stati.

Questo genere di prodotto viene solitamente commercializzato in bustine di alluminio o plastica dai colori sgargianti che recano sulla confezione diciture come “incenso a base di erbe” o “miscele da fumo a base di erbe”. Ovviamente non compare alcuna informazione riguardo al contenuto chimico dei cannabinoidi sintetici, riscontrabili solamente grazie ad un’analisi di laboratorio.

Oltretutto, la miscela di erbe che sta alla base consente ai produttori di categorizzare questa cannabis sintetica come “prodotto naturale”, il che dovrebbe farti capire la gravità della questione. I nomi più comuni con i quali potresti incontrare delle confezioni di cannabis sintetica sono i seguenti:

  • Spice
  • K2
  • Skunk
  • Blaze
  • Magma
  • Ninja
  • Nitro
  • Puff

Vediamo adesso quali sono gli effetti che i cannabinoidi sintetici provocano sull’organismo umano.

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cannabinoidi sintetici e marijuana legale

Il fenomeno degli agonisti sintetici: evoluzione, tendenze e rischi reali per il consumatore

Nel corso degli ultimi anni, il mercato illegale ha visto una rapida evoluzione nella produzione e diffusione di composti psicoattivi artificiali, noti come agonisti sintetici dei recettori cannabinoidi. Tra i più noti si trovano i derivati della classe dei fenilacetilindoli JWH, così denominati dal chimico John W. Huffman che li sintetizzò per scopi di ricerca. I nomi di queste sostanze — JWH 018, JWH 073, JWH 122, JWH 200, JWH 250, JWH 251, JWH 398, JWH 019 — sono ormai ben noti alle autorità sanitarie per la loro potenza e pericolosità.

Questi principi attivi, talvolta migliaia di volte più potenti del tetraidrocannabinolo (THC), il principio attivo della cannabis naturale, vengono spruzzati su miscele di erbe inerti per creare l’erba sintetica, conosciuta commercialmente con nomi accattivanti come Spice Gold, Blaze, Puff o semplicemente incensi o profumatori per ambienti. Tuttavia, nonostante la dicitura, non si tratta di prodotti innocui: il loro uso può generare effetti psicoattivi estremamente intensi, spesso imprevedibili e molto pericolosi.

A differenza della cannabis naturale, i composti sintetici non hanno un bilanciamento tra THC e CBD, e ciò può alterare profondamente le funzioni neurologiche dell’individuo. Molti di questi agonisti si legano in modo estremamente forte ai recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide, causando episodi acuti di ansia, paranoia, sballo incontrollato e, nei casi peggiori, convulsioni o arresti cardiaci. Alcuni derivati come HU 210 e AM 2201 sono così potenti da essere considerati pericolosi già in microdosi.

La maggior parte di questi prodotti viene sviluppata in laboratori privi di qualsiasi regolamentazione, e la sintesi dei composti avviene utilizzando materiale chimico sconosciuto e instabile. L’assenza di tracciabilità e controllo rende impossibile stabilire il reale grado di rischio per il consumatore, che può variare a seconda della tipologia di sostanza, del dosaggio e della classe chimica di appartenenza.

In Italia, così come in diverse nazioni dell’Europa, il fenomeno ha destato l’attenzione delle autorità. Nonostante i divieti, però, il desiderio di “sballo facile” continua ad alimentare un mercato nero dove l’offerta si adatta rapidamente alle nuove tendenze. I produttori modificano di continuo la struttura molecolare per eludere le normative, dando vita a nuove versioni della stessa sostanza con minime differenze chimiche ma effetti altrettanto (se non più) pericolosi.

Questa realtà si intreccia con una società in cui, a volte, la disinformazione e la curiosità giovanile spingono verso comportamenti ad alto rischio. È fondamentale aumentare la consapevolezza su queste sostanze, anche attraverso l’apprendimento e l’educazione alla salute mentale, al fine di prevenire l’utilizzo di questi prodotti mascherati da “erba” ma lontani anni luce dalle vere piante di canapa.

Non bisogna dimenticare che la cannabis terapeutica, usata nel trattamento del dolore o di patologie specifiche, è frutto di studi clinici approfonditi e proprietà naturali che non hanno nulla a che vedere con la tossicità di questi surrogati sintetici.

Cannabinoidi: effetti dei cannabinoidi sintetici della marijuana artificiale sull’uomo

Come probabilmente già sai, la marijuana legale ha un tasso di THC inferiore allo 0,6% e per tale motivo, qualora venisse assunta, non provocherebbe alcun effetto distorsivo o pericoloso per l’uomo. Al contrario, la marijuana classica, grazie all’alto tasso di THC, ha un effetto psicotropo sull’organismo che permane per diverse ore, fino allo smaltimento.

Per quanto riguarda invece i cannabinoidi sintetici contenuti nella cannabis artificiale, il discorso è ben diverso: infatti all’interno di questi prodotti sono stati riscontrati additivi chimici (come il veleno per topi), inseriti con l’intento di prolungare l’effetto distorsivo della sostanza. Tra i sintomi più comuni provocati dall’assunzione dei marijuana sintetica troviamo i seguenti:

  • Palpitazioni
  • Paranoia
  • Ansia intensa
  • Nausea e vomito
  • Confusione prolungata
  • Convulsioni
  • Astinenza
  • Dolori muscolari
  • Danni ai reni
  • Morte

Ebbene sì, l’assunzione dei cannabinoidi sintetici può arrivare a provocare anche la morte per overdose, impossibile qualora assumessi della canapa classica o della canapa light. Per quanto riguarda gli altri sintomi, non è oltretutto chiaro se alcuni danni siano passeggeri o permanenti.

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cannabinoidi artificiali effetti e erba legale

Perché la cannabis sintetica può essere venduta?

Dopo aver letto quali sono le conseguenze dell’assunzione dei cannabinoidi sintetici presenti nella marijuana artificiale, ti verrà da chiederti come sia possibile che tale prodotto possa circolare nel mercato. Il motivo è che questo genere di sostanza si propone come prodotto non assumibile dall’uomo ed oltretutto contiene una materia vegetale di base differente dalla canapa, motivo per il quale non viene categorizzato alla stessa stregua.

Nessuna regolamentazione esiste a riguardo e perciò nemmeno un’adeguata analisi chimica del prodotto, che bypassa in tal modo le leggi sulle droghe. Per tale motivo risulta impossibile conoscere la qualità e la quantità delle sostanze contenute nella marijuana sintetica, così come lo è prevedere gli effetti che ogni singola miscela possa causare in coloro che la assumono.

Negli Stati Uniti tra il 2014 e il 2015 il Centers for Disease Control and Disease Prevention (CDC) ha contato un’aumento esponenziale dei decessi causati dall’assunzione di cannabinoidi sintetici, vedendo triplicare la cifra relativa all’anno precedente. In virtù di tali accadimenti i cannabinoidi sintetici sono stati inseriti nella cosiddetta “Schedule I controlled substance“, documento che racchiude le sostanze droganti e ad alto potenziale di abuso, come la cocaina e l’eroina.

Considerazioni finali sui cannabinoidi sintetici

Come hai avuto modo di leggere in questo nostro articolo, assumere i cannabinoidi sintetici può essere molto pericoloso per il tuo organismo e potrebbe causarti gravi problemi di salute o addirittura la morte. Per tale motivo ti sconsigliamo vivamente di stare lontano da questo genere di prodotto e di informare i tuoi amici dell’esistenza di tale pericolo.

Se sei un amante dalla marijuana e vuoi acquistare dei prodotti legali e innocui, dovresti assolutamente preferire articoli come l’hashish legale o l’olio CBD.

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