Limite legale THC Italia: tutto quello che cambia con l’aumento allo 0,3%

Limite legale THC Italia: tutto quello che cambia con l’aumento allo 0,3%

Modificato il: 14/08/2025

Coltivazione della canapa: scopri che cosa succederà ora che il limite del THC è stato alzato allo 0,3%

Lo scorso 23 Ottobre l’Unione Europea ha detto SI! 

Per quanto riguarda la canapa legale il livello del limite di THC è stato alzato a 0,3%, rispetto al precedente 0,2%. 

Si tratta di una questione discussa da tanti anni, che dopo una serie di lotte, test e statistiche finalmente è stata approvata.

Quello di cui stiamo per parlare è un passo avanti molto importante, che cambierà il destino dell’agricoltura europea sotto molti punti di vista, e farà crescere tantissimo anche l’industria ed il commercio.

Ma ora entriamo nei dettagli, per capire meglio che cosa succederà e in che modo l’Europa potrà ricevere tanti benefici da una Politica Agricola tanto voluta!

THC alzato allo 0,3%: un tassello importante per competere a livello mondiale.

Nei mesi scorsi l’unione Europea ha approvato una variazione per quanto riguarda la coltivazione della cannabis legale, aumentando il livello di THC dallo 0,2% allo 0,3%.

Detto così potrebbe sembrare poco, ma in realtà questo piccolo passo permetterà agli agricoltori europei di ampliare la varietà delle sementi di circa il 50%.

Il nuovo provvedimento entrerà in vigore con l’inizio della nuova PAC (Politica Agricola Europea), valida a partire dal 2023 fino al 2027.

Dunque manca poco e l’Europa avrà qualche chance in più di poter competere con i produttori extra-europei.

Infatti già da tempo, competitor come Cina e Australia, ma anche Stati Uniti, Svizzera e Canada potevano coltivare la canapa con livelli di THC consentiti dallo 0,3% fino addirittura all’1%.

Basta leggere questi dati per capire quanto l’Europa fosse svantaggiata e per quale motivo la EIHA (l’associazione europea della canapa industriale) si batteva da tempo per questo cambiamento.

Finalmente il risultato tanto sperato è arrivato, quindi l’industria e l’agricoltura del settore della canapa potranno godere di un periodo più florido anche in Europa. Infatti se dovessimo prendere come riferimento gli affari degli Stati Uniti (che hanno un limite di THC pari allo 0,3%) il cambiamento in meglio è facilmente tangibile.

Leggi anche: Canapa per uso alimentare: quali sono i principali cibi a base di questa pianta?

Limite THC alzato 0,3 in Europa

Coltivazione della Canapa: un mondo in futura crescita

Appena potrà essere messa in atto la nuova PAC, l’agricoltura europea della canapa potrà finalmente rinascere.

Infatti oggi i canapicoltori (termine specifico per indicare chi coltiva la canapa) affrontano questo settore con tanti limiti.

Anche in Italia ad esempio, in base al tipo di suolo e al clima nazionale, le sementi che permettono di ottenere dei buoni raccolti non sono tantissime, e anche la stessa lista di semi legali proposta dall’Unione Europea è davvero limitata.

Con la nuova Politica Agricola però, si potranno ampliare tantissimo le varietà di canapa da coltivare, e finalmente si potrà arrivare a competere con i maggiori produttori mondiali, che già da tempo dispongono di tante risorse in più.

Quello della canapa light è un settore che ha un enorme potenziale e che con questa novità porterà tanti benefici:

  • la cannabis europea potrà essere rivalutata e aumenteranno le richieste;
  • gli agricoltori potranno crescere a livello produttivo, ampliando le superfici coltivate e le tipologie di sementi;
  • di conseguenza aumenterà anche la richiesta di manodopera;
  • il settore agricolo in generale sarà protagonista di una crescita esponenziale e di un rinnovamento territoriale senza eguali.

Insomma, l’aumento del THC allo 0,3% per la canapa industriale è un dettaglio che a breve genererà una notevole crescita generale sia in ambito agricolo, che industriale e commerciale per tutta l’Europa!

Ma le novità riguardo alla cannabis light e ai prodotti da essa derivati, come l’hashish, non finiscono qui!

Te ne parliamo nel prossimo paragrafo.

Standard di commercializzazione e canapa industriale

Oltre che aumentare il livello di THC consentito per la coltivazione della canapa allo 0,3%, il Parlamento europeo nello scorso ottobre, ha incluso la canapa nell’elenco di prodotti che possono essere regolamentati dagli standard di commercializzazione.

Ti stai chiedendo che cosa significa?

Si tratta di norme che vogliono regolamentare tutti i passaggi della filiera della canapa e che mirano a migliorare:

  • le condizioni economiche per la produzione ed il commercio dei prodotti;
  • la qualità dei prodotti stessi.

Inoltre è prevista tutta una serie di norme che riguardano l’etichettatura e gli imballaggi, ma anche i metodi e le sostanze utilizzate per la produzione e la coltivazione della canapa.

Insomma, tutte le nuove norme e le politiche adottate dall’Unione Europea fanno presagire un netto miglioramento e una forte crescita del settore della canapa.

I canapicoltori gioveranno di questi nuovi cambiamenti e con loro anche tutta l’economia europea.

Leggi anche: Essiccazione e concia della cannabis: come funziona e perché viene effettuata

Canapa e limite THC alzato 0,3

Quadro normativo e implicazioni legali del limite legale THC in Italia

In Italia, la normativa che regola la cannabis sativa e i suoi derivati è il frutto di un intreccio complesso tra leggi nazionali, decreti legge, emendamenti e direttive dell’Unione Europea. Il contenuto di THC — e nello specifico il tenore di delta 9 tetraidrocannabinolo — è al centro di un costante dibattito che coinvolge legislatori, operatori del settore, forze dell’ordine e consumatori.

Secondo il Testo Unico sulle sostanze stupefacenti, il basso contenuto di THC è il principale criterio che separa un prodotto legale da una sostanza considerata illegale. Le infiorescenze e le coltivazioni devono rispettare limiti precisi, pena sanzioni e possibili procedimenti penali in caso di possesso oltre soglia.

Il recente decreto che ha portato l’Italia ad allinearsi, almeno in parte, agli standard di altri paesi europei ha fissato regole più chiare per la vendita, la lavorazione e l’uso delle materie prime derivate dalla pianta. Tuttavia, restano in vigore il divieto e le restrizioni legate alla presenza di un principio attivo superiore ai limiti stabiliti.

Particolare attenzione è riservata al tema della patente di guida: anche in caso di consumo di prodotti a basso contenuto di THC, un test positivo può avere implicazioni legate alla sicurezza stradale e portare a sospensione o ritiro della licenza.

Il Ministro della Salute, insieme alla Corte di Cassazione, ha più volte espresso pareri in merito alla legalità e alla corretta regolamentazione di questo settore, sottolineando l’importanza di tutelare sia i cittadini sia gli investimenti degli imprenditori agricoli.

In definitiva, la lettura attenta delle normative vigenti e la conoscenza delle regole è fondamentale per chiunque operi nel settore o sia interessato alla cura e alla coltivazione di questa pianta. Il fatto che il tetraidrocannabinolo sia una sostanza a doppio volto — con potenziali benefici ma anche rischi di abuso — rende necessario uno scopo legislativo chiaro, bilanciato e aggiornato alle esigenze del mercato e della sicurezza pubblica.

In conclusione

Come vedi non si tratta solo di numeri, ma un semplice cambiamento può provocare un susseguirsi di effetti di notevole importanza, che potranno far crescere tanti settori dell’economia e dell’agricoltura europea.

A partire dal 2023 il settore della canapa si potrà ampliare e potrà crescere come mai prima, gli agricoltori vedranno aprirsi un mondo di opportunità, e finalmente anche l’Europa in questo settore verrà vista dal mondo come un forte concorrente.

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