Cannabis legale: si può portare CBD in aereo in Italia?

Cannabis legale: si può portare CBD in aereo in Italia?

Modificato il: 11/09/2025

In Italia è consentito l’uso e il commercio di marijuana light. Ma cosa succede se si deve viaggiare? È consentito portare erba legale in aereo?


La marijuana light, cannabis legale in Italia in seguito alla legge del 2 dicembre 2016, n.242, è ormai diffusissima nel nostro Paese.

Possedere bustine di inflorescenze sigillate e contenitori di olio CBD o di hashish cbd, oltretutto, non costituisce più un reato, per quanto il consumo per scopi ricreativi potrebbe comunque essere considerato un reato amministrativo.

Affinché gli acquirenti non incorrano in problematiche e fermi di polizia, le bustine di inflorescenze di cannabis light riportano sopra tutte le istruzioni per l’uso.

La questione, tuttavia, si fa molto più complessa se si considera l’impiego di mezzi di trasporto, specialmente gli aerei, che sono sottoposti a rigidi controlli.

Le delucidazioni che seguono ti impediranno di poter incorrere in problemi anche gravi dato. Infatti, per quanto la canapa light non sia classificabile come droga, è sempre meglio rispettare totalmente le leggi italiane e quelle internazionali sul trasporto di questo prodotto.

Inflorescenze di cannabis legale e olio di CBD su voli nazionali

Per quanto riguarda le inflorescenze di marijuana legale, essendo completamente legali in Italia se contenute in una bustina con il sigillo intatto, attualmente il trasporto e la detenzione non costituisce un reato.

Le problematiche, tuttavia, riguardano la necessità di effettuare controlli sui passeggeri dei mezzi di trasporto pubblici per motivi di sicurezza.

In primis, come puoi immaginare, i cani antidroga non sono addestrati a riconoscere inflorescenze di marijuana psicotropa e erba light! Anche perché, a dirla proprio tutta, il gusto ed il profumo sono identici.

Entrare in aeroporto in possesso di inflorescenze potrebbe dunque portare ad un fermo di polizia, motivo per cui si consiglia sempre di avere con sé lo scontrino fiscale che testimoni la legalità dell’acquisto.

Il blocco di polizia non può in alcun modo condurre a sanzioni fintantoché la bustina è sigillata e sei in possesso dello scontrino fiscale, anche perché la legge non vieta affatto la detenzione e il trasporto delle inflorescenze di canapa light.

portare erba legale in aereo

Tuttavia il personale di polizia può benissimo fermarvi per ulteriori controlli e accertamenti, causandovi ritardi anche in circostanze in cui non ve li potreste permettere.

A proposito di legalità… Sei al corrente di ciò che dice il Ministro dell’Interno riguardo la canapa legale? Leggi i seguenti articoli: “Cosa prevede la legge italiana sulla marijuana, sul suo consumo e sulla coltivazione?” .

Dunque, fintantoché non ci saranno delle disposizioni più chiare, trasportare inflorescenze di erba CBD su voli nazionali, per quanto non costituisca un reato, è comunque sconsigliato.

La stessa cosa vale ne caso di marijuana terapeutica: sebbene la ricetta medica attesti la legalità del possesso, i problemi in cui si rischia di incorrere sono i medesimi. Controlli approfonditi e ritardi indesiderati.

Per quanto riguarda, invece, l’olio di CBD, il discorso cambia un po’ per quanto, in linea di massima, si sconsiglia sempre di viaggiare in suo possesso: l’olio, infatti, non è facilmente individuabile dai cani antidroga e, considerato legalmente un integratore alimentare, non necessita di avere il sigillo intatto.

Spesso, inoltre, sulle confezioni di olio di CBD non è indicata esplicitamente la provenienza dalla cannabis, motivo per cui la possibilità che possiate essere fermati è ancor più remota.

Inflorescenze di cannabis legale e olio di CBD : si può portare cbd in aereo in italia?

Per i voli internazionali, invece, il possesso sia di inflorescenze che olio di CBD è assolutamente da evitare: tra i Paesi in cui la marijuana è completamente legale, anche nella versione psicotropa, infatti, pochissimi sono quelli che considerano altrettanto legale il trasporto in aereo (l’unico al di fuori dell’Europa è il Canada).

Inoltre, non tutti i Paesi dispongono di forti depenalizzazioni per il possesso di marijuana light e, soprattutto, non tutti hanno gli stessi limiti circa la quantità che ogni individuo può possedere.

Viaggiare in possesso di marijuana, inoltre, in molte nazioni può portare a pene molto gravi, compresa la detenzione (in Croazia, ad esempio, il possesso di cannabis, sia psicotropa sia light, è punito con un periodo di detenzione dai 3 ai 15 anni, in base alle quantità).

Addirittura, ma si tratta di casi estremi, in alcuni paesi dell’Africa Sub-sahariana il possesso di marijuana può avere come conseguenza la pena di morte.

Si tratta, tuttavia, di Paesi nei quali essere scoperto in possesso di marijuana costituisce il pericolo minore alla tua sicurezza… Ma questo è un altro discorso!

Il punto è questo: intraprendere un viaggio all’estero in possesso di inflorescenze tanto quanto di olio di CBD è assolutamente da evitare. Non pensarlo nemmeno.

Per quanto in alcuni Stati non sia esplicitamente vietato, potresti comunque incorrere nelle stesse problematiche che si rischiano con i voli nazionali. Con la sostanziale differenza che ti troveresti all’estero, in una posizione assai più delicata, in cui i fermi di polizia non sempre si fermeranno a controllarti semplicemente i bagagli in modo più approfondito.

Potrebbero compromettere la tua permanenza nel Paese, sanzionarti pesantemente o addirittura fermarti in centrale in attesa del processo.

Insomma, compra marijuana CBD online ma trasportala responsabilmente!

Viaggiare con prodotti a base di CBD: cosa sapere prima di partire

Negli ultimi anni la popolarità dei prodotti di CBD è cresciuta in maniera significativa in Italia e nel resto del mondo. Le persone acquistano infiorescenze, oli, accessori come vaporizzatori e altri derivati della pianta di canapa non solo per curiosità, ma anche per i presunti benefici legati al cannabidiolo, un composto che, a differenza del THC, non provoca effetti psicoattivi. Tuttavia, quando si decide di viaggiare con il CBD, soprattutto in aereo, è fondamentale prestare la massima attenzione alle norme vigenti e alle possibili complicazioni che possono nascere durante un volo.

La maggior parte delle compagnie aeree non ha regolamenti specifici sui prodotti a base di CBD, ma applica le regole generali previste per i liquidi e per le sostanze considerate a rischio. Questo significa che chi vuole portare con sé flaconi di olio o altri prodotti dovrà sempre rispettare i limiti previsti per il trasporto nel bagaglio a mano, così come accade per cosmetici o altri integratori. Le informazioni sui contenuti ammessi possono variare da stato a stato, quindi controllare in anticipo la legislazione del Paese di destinazione è la prima vera guida per evitare problemi.

In Italia, il Ministero della Salute ha già chiarito alcuni aspetti riguardo la commercializzazione e l’uso del CBD, ma ciò non elimina i rischi legati al trasporto in aereo: la risposta delle autorità in fase di controllo può cambiare a seconda del singolo agente o delle normative applicate in quel momento. Nei viaggi verso altri Paesi, ad esempio all’interno dell’Europa o in direzione degli Stati Uniti, la situazione si complica ulteriormente, poiché ogni stato adotta leggi diverse sul cannabidiolo e sulle infiorescenze. Alcuni Paesi tollerano la presenza di prodotti con tracce minime di THC, mentre altri li trattano come vere e proprie sostanze illegali, anche se si tratta soltanto di un derivato della canapa.

Per questo motivo, prima di viaggiare in aereo con prodotti a base di CBD, è bene informarsi con scrupolo e seguire alcuni semplici consigli:

  • leggere attentamente le etichette e i contenuti dei prodotti;
  • portare con sé lo scontrino o la documentazione che ne attesti la legalità;
  • inserire gli articoli in una valigia ordinata per ridurre al minimo i controlli;
  • evitare di trasportare grandi quantità, anche se per uso personale;
  • verificare sul sito della compagnia aerea eventuali limitazioni specifiche.

In conclusione, viaggiare con la CBD non è impossibile, ma richiede una buona dose di prudenza. Ogni consumatore che decide di portare con sé prodotti o accessori legati a questa sostanza deve essere consapevole che le differenze tra una legislazione e l’altra possono trasformare un normale viaggio in una fonte di complicazioni legali. Con le giuste informazioni e un pizzico di cautela, tuttavia, è possibile affrontare il tema in maniera sicura, senza compromettere la propria libertà di movimento e la propria salute.