Cannabis e donazione sangue : ecco come stanno le cose (anche con la marijuana light)

Cannabis light e donazioni del sangue

Modificato il: 29/07/2025

CBD e donazione sangue? Ecco cosa succede se assumi cannabis light e vuoi donare il sangue

Le donazioni del sangue sono fondamentali per le persone che, a causa di particolari patologie o per emergenza, hanno estremo bisogno di trasfusioni. Tu lo sai bene ed è per questo che vorresti andare a donare il sangue presso un centro Avis, ma l’assunzione di canapa light ti frena dal farlo.

Infatti per quanto riguarda l’utilizzo di marijuana ad alto contenuto di THC il decreto legge sulle donazioni di sangue parla chiaro: è necessario sospendere temporaneamente tali donazioni in modo che le concentrazioni di tetraidrocannabinolo nel sangue si smaltiscano completamente.



Dunque se ti sei posto la domanda “Si può donare il sangue dopo aver fumato una canna?”, la risposta è no: devi aspettare almeno due settimane e un medico, dopo le analisi pre-donazione, ti dirà se sia il caso che tu possa donare oppure no.

Assunzione di marijuana e donazioni del sangue

Il protocollo che regola le donazioni del sangue in Italia prevede la loro sospensione temporanea in particolari situazioni. Tali eventualità sono davvero numerose; tra queste troviamo, per esempio, l’influenza, la gravidanza, l’utilizzo di particolari farmaci e l’esposizione occasionale ai cannabinoidi.

Nello specifico, l’utilizzo di cannabinoidi comporta una sospensione temporanea delle donazioni di sangue per un periodo di tempo di almeno 14 giorni (anche se è un medico a dare il suo parere ultimo riguardo la possibilità di donare). Naturalmente, chi assume sostanze stupefacenti “pesanti” è completamente escluso dalle donazioni.

Come probabilmente saprai, i principi attivi della marijuana sono centinaia, ma quelli che interagiscono principalmente con il nostro sistema endocannabinoide sono due: il THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo).

se fumo erba posso donare sangue
Il THC è un cannabinoide psicotropo, dunque altera la nostra percezione della realtà e i nostri sensi. Il CBD, invece, non ha effetti psicotropi ma agisce prevalentemente sul corpo con effetti antinfiammatori, antidolorifici, anticonvulsivanti e molti altri ancora.

Ci teniamo a specificare che le quantità di THC presenti nella marijuana light sono irrisorie, in quanto non arrivano all’1%, mentre le percentuali di CBD sono di solito elevate.

Specifichiamo inoltre che il decreto legge sulle donazioni di sangue considera le droghe leggere (ovvero la marijuana, l’hashish cbd) ad alto contenuto di THC, ma per il momento non parla di canapa light. Comunque sia, droghe leggere e donazione del sangue sono incompatibili.

Leggi anche: Canapa per uso alimentare: quali sono i principali cibi a base di questa pianta?

Perché chi assume marijuana non può (temporaneamente) donare sangue?

Il motivo è semplice: i cannabinoidi sono delle sostanze capaci di influenzare il metabolismo e il flusso sanguigno, e con le trasfusioni possono entrare a contatto con il sangue del ricevente. Non è il caso che una persona che si sottopone a trasfusioni – e che può presentare le più svariate problematiche – riceva del sangue contaminato da cannabinoidi.

Nonostante il CBD non sia una sostanza psicotropa, aumenta il flusso sanguigno e influenza il metabolismo similmente al THC. Di conseguenza anche chi utilizza cannabis light dovrebbe evitare di donare il sangue per almeno due settimane dalla sua assunzione.

Per quanto riguarda l’assunzione di cannabis terapeutica, il discorso è leggermente diverso. Infatti in Italia non è possibile utilizzare la marijuana medica sotto forma di infiorescenze: queste vengono spedite già triturate alle farmacie, le quali provvedono a realizzare farmaci galenici con ben precise concentrazioni di THC e CBD.

Le concentrazioni di cannabinoidi nei farmaci a base di marijuana sono, solitamente, basse. Ma c’è un problema: sono le patologie per cui si assumono tali medicinali che potrebbero determinare l’impossibilità di donare il sangue. È il medico selezionatore dell’Avis a decidere se la persona che assume marijuana a scopo medicale possa procedere con le donazioni.

cbd e donazione sangue

Cannabis e donazione sangue: idoneità, rischi e categorie escluse

Il tema “cannabis e donazione sangue” solleva una serie di domande importanti, soprattutto quando si tratta di valutare l’idoneità dei donatori e la salute dei pazienti che riceveranno le trasfusioni. In questo argomento, la chiarezza è fondamentale, anche per rispettare il valore del gesto della donazione di sangue, che rappresenta un atto di responsabilità civile e solidarietà verso l’intero popolo.

Secondo le linee guida adottate dalla Croce Rossa e dagli altri enti responsabili della raccolta di sangue, l’uso di sostanze stupefacenti, compresa la cannabis (sia ad alto contenuto di THC sia in forma di marijuana light), può determinare l’esclusione temporanea o permanente dalla donazione. L’uso occasionale di cannabis comporta una sospensione per almeno 14 giorni, ma l’assunzione regolare – soprattutto se avviene per via inalatoria – può compromettere la capacità del donatore di rispettare i criteri clinici di accettabilità.

Particolare attenzione è riservata alla via endovenosa di assunzione di droghe: i consumatori che utilizzano cocaina, eroina o altre sostanze stupefacenti iniettive rientrano in una categoria automaticamente esclusa e non sono considerati idonei alla donazione di sangue, nemmeno dopo lunghi periodi di sospensione. Questo avviene per tutelare la salute dei pazienti riceventi, spesso immunodepressi o affetti da gravi patologie.

Anche nei casi in cui la cannabis viene assunta a scopo medico, nell’ambito di una terapia prescritta da medici, è necessario sottoporsi a un attento check up pre-donazione. I dati clinici, infatti, sono valutati caso per caso per verificare che non vi siano rischi legati né alla sostanza assunta né alla patologia sottostante. È importante ricordare che la donazione di sangue non deve mettere a repentaglio né la salute del paziente donatore, né quella del paziente ricevente.

La ricerca scientifica in ambito ematologico continua a monitorare gli effetti del consumo di cannabis e altre droghe leggere sul sangue e sull’organismo in generale. In attesa di dati più definitivi, il comportamento più prudente per i potenziali donatori resta quello di sospendere l’uso di cannabis, evitare ogni tipo di droga e consultare sempre il proprio medico o un centro autorizzato prima di presentarsi per una donazione.

Come i cannabinoidi THC e CBD intervengono sul nostro metabolismo e sulla circolazione sanguigna

È noto a livello scientifico come THC e il CBD interagiscano notevolmente con i recettori di tipo CB1 e CB2 del Sistema Endocannabinoide del nostro organismo. I recettori CB1 sono coinvolti nel metabolismo e sono presenti a livello del sistema nervoso centrale, mentre i CB2 sono correlati nel metabolismo osseo e nel sistema immunitario.

Come puoi immaginare, questi recettori sono coinvolti in una serie di processi, tra cui la regolazione del dolore percepito, le funzioni del fegato, il funzionamento del sistema cardiovascolare e la regolazione del metabolismo.

Se il THC e il CBD interagiscono con CB1 e CB2, ne consegue il fatto che possano migliorare nettamente il nostro metabolismo e permetterci di gestire al meglio il risparmio energetico. Sono quindi ottimi nella prevenzione delle problematiche metaboliche e dell’obesità.

Inoltre l’attivazione del CB2 può abbassare il rischio di arteriosclerosi in quanto riduce l’accumulo di placca nelle arterie. Allo stesso tempo, però, l’attivazione del CB1 potrebbe aumentare questo rischio.

Sia la modifica del metabolismo che il rischio cardiovascolare non sono di certo delle situazioni opportune per delle persone che si sottopongono a trasfusione, che si tratti di trasfusioni regolari oppure di emergenza.

Quindi, se assumi marijuana light o marijuana ad alto contenuto di THC, devi evitare di donare il sangue per almeno 14 giorni dopo l’assunzione. Il medico esaminatore, inoltre, potrà proibirti di fare donazioni di sangue qualora il tuo utilizzo di cannabis sia assiduo.

Se vuoi approfondire l’argomento e anche avere maggiori informazioni sull’acquisto di cannabis CBD online, sul nostro aggiornatissimo blog troverai articoli dettagliati e ricchi di curiosità su tematiche come canapa, effetti e utilizzi dell’olio cbd, e tanto altro.