Perché le foglie della cannabis possono diventare gialle? Facciamo chiarezza

Perché le foglie della cannabis possono diventare gialle

Modificato il: 01/08/2023

Compaiono in modo naturale nelle ultime settimane di fioritura, ma potrebbero anche essere una fonte di stress per la pianta. Ecco perché prevenirle può migliorare la resa del raccolto.

La comparsa di foglie ingiallite e appassite non è mai piacevole per un coltivatore, anche se questa è una condizione normale nel ciclo di vita della pianta. In alcuni casi, però, la loro presenza dovrebbe metterci in guardia sullo stato di salute della pianta stessa.

Questo perché l’ingiallimento fogliare potrebbe essere causato da cure inadeguate. In tal caso, il rischio è quello di accorgersi poco prima del raccolto di averne compromesso la resa non avendo preso le giuste precauzioni durante le fasi di crescita e di fioritura della pianta.

In questo articolo esaminiamo i fattori che incidono in maggior misura sull’ingiallimento delle foglie e i possibili rimedi per prevenirle.

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Foglie ingiallite: quando non c’è da preoccuparsi.

Tecnicamente, si parla di clorosi fogliare per indicare l’ingiallimento naturale delle foglie causato dalla mancanza di clorofilla, che normalmente dona alla foglia il caratteristico colore verde.

Questo fenomeno si verifica spontaneamente nelle ultime settimane di fioritura, quando la pianta dirotta le sue energie verso i fiori, mentre le foglie tendono a ingiallirsi e a cadere. È il normale ciclo di vita della pianta.

L’ingiallimento delle foglie, peraltro, può essere accentuato dai trattamenti effettuati alla pianta nell’ultima fase del suo ciclo di vita: nei giorni precedenti al taglio, essa viene innaffiata abbondantemente per eliminare ogni residuo di fertilizzanti e di altre sostanze potenzialmente nocive per la salute che possono stazionare in prossimità delle radici.

In altri casi, però, l’ingiallimento fogliare potrebbe essere il risultato di una qualche forma di stress subito dalla pianta, ad esempio cure inadeguate da parte del coltivatore o cambiamenti generati dall’ambiente esterno.

Qui di seguito riportiamo un elenco dei fattori di stress più comuni, così da aiutarti a riconoscere i sintomi per intervenire con tempestività.

Pianta di cannabis dopo intervento per foglie gialle

Foglie ingiallite: quali sono le cause?

Sono tre le principali cause di ingiallimento fogliare:

  1. carenza o eccesso di acqua: una scarsa o eccessiva irrigazione può influire negativamente sulla capacità della pianta di sviluppare una fioritura rigogliosa, con una conseguente diminuzione della produzione;
  2. carenza o eccesso di sostanze nutritive: la clorosi fogliare può essere un campanello d’allarme di una situazione di squilibrio di pH (terreno troppo acido), compromettendo così l’assimilazione delle sostanze nutritive e, dunque, il sano sviluppo della pianta;
  3. calore o freddo eccessivo: quando una pianta di cannabis subisce uno stress di questo tipo, vi è un arresto della crescita e, dunque, una riduzione della resa del raccolto.

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Come prevenire l’ingiallimento delle foglie della pianta di cannabis?

Per non compromettere qualità e quantità del raccolto, è fondamentale adottare alcuni accorgimenti per prevenire eventuali danni dovuti alla mancanza di cure adeguate.

Ripercorriamo, pertanto, i fattori di stress appena visti per individuare i possibili rimedi in tali circostanze:

  • carenza o eccesso di acqua: è necessario individuare la giusta quantità di acqua e dare tempo al terreno di assorbirla. Solo quando il substrato è asciutto è possibile irrigarlo nuovamente.
    Per capirlo basta infilare un dito nel terreno per valutarne l’umidità ed evitare così di innaffiare la pianta più del dovuto. Se il terriccio rimane umido troppo a lungo può portare alla putrefazione delle radici.
  • carenza o eccesso di sostanze nutritive: tanto la carenza quanto l’eccesso di nutrienti (in genere l’azoto che è uno dei più importanti) rendono le foglie gialle e appassite.
    Valori normali di pH nel terreno sono compresi tra 6 e 7. In situazioni di squilibrio bisogna affrettarsi a riportare il valore di pH all’interno dell’intervallo attraverso l’utilizzo di specifiche sostanze nutrienti in grado di ristabilire l’equilibrio acido-basico.
  • calore o freddo eccessivo: nelle coltivazioni indoor, in particolare, data la vicinanza della lampada alla pianta, vi è un concreto rischio di ‘bruciare’ sia le infiorescenze che le foglie. Se si vogliono crescere in serra piante sane e rigogliose bisogna accertarsi che la temperatura resti costantemente sotto la soglia dei 25-30°C.

Tanto nella coltivazione indoor quanto in quella outdoor, pochi gradi in più potrebbero influire sulla resa della pianta: quest’ultima, non riuscendo più a svolgere una corretta fotosintesi clorofilliana, reagisce al calore producendo cime poco compatte per rendere più difficile la trasmissione di muffe e altri agenti patogeni.

Anche quando le temperature sono troppo basse, le foglie tendono a ingiallire. Se la temperatura esterna scende sotto i 10°C è consigliabile, laddove possibile, spostare in un posto riparato le piante, soprattutto quando queste stanno affrontando la fase di sviluppo, durante la quale sono più delicate. Se le piante sono a terra si possono, invece, usare dei teli per riscaldare le radici e proteggerle dal freddo eccessivo.

Il freddo eccessivo fa ingiallire le foglie

In conclusione,

Nonostante sia un processo che fa parte del normale ciclo di vita, l’ingiallimento delle foglie (clorosi fogliare) potrebbe essere un campanello d’allarme sullo stato di salute della pianta.

Le cause più comuni per cui le foglie delle piante ingialliscono possono essere diverse (errori di irrigazione o di concimazione, clima sfavorevole, ecc.), ma esistono dei rimedi per contrastarle e aiutare i coltivatori a ottenere una resa maggiore.

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