Pubblicato il: 09/09/2024
Quali sono i metodi più sicuri per rendere più efficace il cannabidiolo?
Quest’oggi vi parleremo di un tema molto dibattuto online tra gli appassionati di cannabidiolo, ovvero come fare per amplificare gli effetti del CBD.
Questa molecola sta riscuotendo sempre più successo in virtù delle sue proprietà benefiche tra cui quelle antinfiammatorie, antidolorifiche e rilassanti.
Nonostante ciò, molte persone, estranee al “chi si accontenta gode”, si domandano come fare per aumentare la sua efficacia.
E noi, non ci facciamo scappare quest’occasione, pronti, come sempre, a soddisfare anche questa vostra curiosità.
Ci teniamo però a ribadire come Justbob non intende incentivare nessuna pratica, specie se illecita, perciò vi invitiamo alla massima prudenza e cautela, e a muovervi sempre nel rispetto delle normative vigenti che regolano il mondo del CBD.
Prima di lasciarvi all’articolo vi ricordiamo che sul nostro sito potrete trovare vari prodotti a base di cannabidiolo, rigorosamente legali, come l’olio di CBD e tanti altri, per tutti i gusti.
Bene, concluse queste doverose premesse, non ci resta che augurarvi buona lettura!
Leggi anche: Come conservare gli edibili alla cannabis: guida completa
Quali sono le varietà più ricche di CBD?
Sgombriamo subito il campo dagli equivoci, a costo di darvi una delusione: non esistono trucchi o espedienti ‘magici’ per potenziare il CBD.
La raccomandazione offerta dagli esperti è sempre la stessa: assicurarsi che il prodotto acquistato sia di qualità! Ma come fare per accertarsene?
Tutto nasce dalla coltivazione, vediamo in che modo.
Innanzitutto occorre sapere che vi sono delle varietà di cannabis più ricche di CBD di altre.
Per cui, se si ricerca un prodotto dagli effetti intensi, è sempre meglio assicurarsi che l’articolo in questione sia ricco di CBD, con un basso quantitativo di THC.
Infatti, solitamente l’alto livello di CBD è inversamente proporzionale a quello di THC.
Quest’ultimo è l’elemento responsabile degli effetti psicoattivi, per cui non necessari a chi vuole beneficiare unicamente, e al meglio, del cannabidiolo.
Ma quali sono le varietà più ricche di CBD e che garantiscono più efficacia?
Sicuramente la ‘Dinamed CBD’ di Dinafem, ‘Candida CD-1’ di Medical Marijuana Genetics e ‘Cannatonic’ di Resin Seeds sono le più note per il loro elevato contenuto di cannabidiolo.
Queste varietà sono state sviluppate specificamente per massimizzare la produzione di cannabidiolo mantenendo bassi i livelli di THC, rendendole ideali per scopi terapeutici.
I veri nemici delle piante: i parassiti
Mantenere gli esemplari in buona salute è essenziale per massimizzare la produzione di CBD.
A questo proposito i coltivatori temono in particolare i parassiti, nemici giurati delle piante.
Acari e mosche bianche, per esempio, oltre a malattie come il marciume delle radici, possono compromettere la crescita della cannabis e ridurre la sua potenza.
La prevenzione e il controllo delle infestazioni attraverso una corretta ventilazione, un’illuminazione adeguata e l’uso di fungicidi e insetticidi naturali sono fondamentali.
Inoltre, un ambiente di coltivazione pulito e ben ventilato riduce significativamente il rischio di infezioni e infestazioni, assicurando che le piante possano crescere in condizioni ottimali.
Il momento più importante: il raccolto
Anche il momento della raccolta influisce significativamente sulla concentrazione di CBD.
I coltivatori esperti utilizzano microscopi tascabili per osservare i tricomi delle piante e determinare il momento ideale per la raccolta, di solito quando i tricomi sono in gran parte lattiginosi ma non ancora ambrati.
La scelta del momento giusto per la raccolta è fondamentale per ottenere piante con il massimo potenziale terapeutico.
Quali sono le tecniche usate dai coltivatori per potenziare gli effetti del CBD?
Affinché le piante crescano ricche di CBD, i coltivatori più esperti utilizzano metodi e modalità ormai di sicuro affidamento, tra cui:
- il cosiddetto ‘stress benefico’, alcuni tipi di stress possono aumentare la produzione di cannabinoidi. Ad esempio, ridurre leggermente l’irrigazione può stimolare le piante a produrre più resina, che contiene CBD. Tuttavia, è essenziale non esagerare con lo stress per evitare di danneggiare le piante. L’uso di tecniche di training, come il supercropping, può anche aumentare la produzione di resina, migliorando così il contenuto di CBD;
- utilizzare lampade UV, l’esposizione a luci UV durante la fase di fioritura può aumentare la produzione di cannabinoidi, poiché le piante producono più resina per proteggersi dai raggi UV. È importante utilizzare questo metodo con cautela per evitare danni alle piante e proteggere sé stessi dai raggi UV. Le lampade UV devono essere utilizzate in modo intermittente e controllato per evitare di stressare eccessivamente le piante;
- aumentare i livelli di CO₂,alcuni studi suggeriscono che aumentare i livelli di anidride carbonica nell’ambiente di coltivazione può stimolare la crescita delle piante e la produzione di cannabinoidi. Tuttavia, questa tecnica richiede un’attenta gestione per essere efficace e sicura. Un ambiente ricco di CO₂ può migliorare significativamente la fotosintesi, aumentando la produzione complessiva di CBD.
Conservare e manipolare la cannabis: un modo per potenziare gli effetti del CBD
Conservare la cannabis in modo corretto è vitale per mantenere la potenza del CBD.
Le cime devono essere conservate in contenitori a chiusura ermetica, al buio e a temperatura ambiente per evitare la degradazione del CBD causata dalla luce e dal calore.
Infatti, la conservazione inadeguata può portare alla perdita di potenza e di aroma, compromettendo la qualità del prodotto finale.
A questo proposito, ultimamente, si fa un gran parlare di decarbossilazione, ma cosa significa?
Per attivare il CBD, la cannabis deve subire un processo di decarbossilazione, che comporta il riscaldamento della pianta a una temperatura controllata per convertire il CBDA in CBD.
Questo processo è essenziale per ottenere prodotti commestibili o estratti di cannabis efficaci. La decarbossilazione può essere effettuata in forno, a bagnomaria o utilizzando dispositivi specifici progettati per questo scopo.
Le diverse modalità di assunzione del CBD: qual è la più efficace?
Esistono dei modi di somministrazione del cannabidiolo più efficienti di altri? Insomma, qual è il modo ottimale che permette di beneficiare degli effetti pienamente, senza perdere nulla per strada?
Come vedremo, diversi metodi di consumo possono influenzare l’efficacia del CBD.
Per esempio, l’assunzione sublinguale di gocce di olio di CBD, è uno dei metodi più efficienti perché consente un rapido assorbimento nel flusso sanguigno.
Altri metodi includono l’inalazione tramite vaporizzatori, l’assunzione di edibili e l’uso topico di creme e unguenti. Insomma, ogni metodo di consumo ha i suoi vantaggi e svantaggi, e la scelta del metodo dipende dalle esigenze e preferenze individuali.
Ma anche alcuni alimenti possono aumentare la biodisponibilità del CBD, come i grassi sani presenti nell‘olio di cocco, nell’avocado e nelle noci.
Infatti questi grassi possono migliorare l’assorbimento del CBD poiché i cannabinoidi sono liposolubili.
Anche alimenti ricchi di terpeni, come il mango (contenente mircene) e il pepe nero (contenente beta-cariofillene), possono potenziare gli effetti del CBD.
Questi alimenti possono essere consumati insieme al CBD per massimizzare i benefici terapeutici, ovviamente, sempre e solo con prescrizione medica e sotto controllo di uno specialista.
L’utilizzo del CBD in campo medico: le ultime ricerche
Numerose ricerche hanno investigato gli effetti del CBD su diverse tipologie di ansia. Un esperimento clinico descritto nella rivista Neuropsychopharmacology ha analizzato l’influenza del CBD sul disturbo d’ansia sociale durante una simulazione di discorso pubblico.
I partecipanti che assunsero 600 mg di CBD per via orale presentarono una notevole diminuzione dei livelli di ansia e disagio durante la prova, rispetto a coloro che avevano ricevuto un placebo.
Il CBD ha mostrato anche la capacità di ridurre la severità delle convulsioni nei bambini affetti da particolari sindromi riconducibili al novero dell’epilessia infantile.
Uno studio clinico, pubblicata su The New England Journal of Medicine, ha esaminato le proprietà del CBD contro alcuni sintomi tipici della sindrome di Dravet, ovvero una forma grave di epilessia nei bambini.
Questa ricerca ha coinvolto centoventi partecipanti con questa condizione (tra i quali anche pazienti adulti).
I risultati hanno evidenziato una diminuzione della frequenza degli episodi convulsivi propbabilmente riconducibile agli effetti del CBD.
Questi progressi sottolineano il potenziale terapeutico del CBD e l’importanza di ulteriori ricerche per comprendere meglio i suoi effetti e applicazioni.
Leggi anche: Tutto ciò che c’è da sapere sul bong gravitazionale
Conclusioni
Eccoci arrivati alla conclusione di questo nostro articolo su come potenziare gli effetti del CBD.
Vi ringraziamo per la pazienza e speriamo di aver chiarito tutti i vostri dubbi e le perplessità a riguardo.
Online si trovano davvero tante fake-news sul tema, per questo, con questo nostro contributo, abbiamo voluto fornirvi informazioni precise e comprovate, per fare un po’ di chiarezza.
Come abbiamo visto, infatti, non esistono trucchi magici o particolari scorciatoie per potenziare gli effetti del CBD, ma occorre principalmente che le piante siano coltivate in modo corretto.
Vi sono inoltre dei metodi di assunzione, come l’olio per via sublinguale, più efficienti di altri. Ma la cosa essenziale è conservare i prodotti nel modo più sicuro, in contenitori ermetici, lontani fonti di luce e calore.
Inoltre, abbiamo visto quali siano le varietà più ricche di cannabidiolo, gli alimenti in grado di migliorare la biodisponibilità e le varie tecniche di coltivazione utilizzate.
Come ultima cosa, lasciateci ribadire ancora una questione: Justbob vi invitaa rispetto delle norme vigenti che regolano il mondo cannabis e a usare sempre la massima prudenza.
Bene, speriamo di aver risposto a tutte le vostre domande e speriamo di rivedervi presto sulle nostre pagine!
Takeaways
- Le varietà di cannabis come ‘Dinamed CBD’ di Dinafem, ‘Candida CD-1’ di Medical Marijuana Genetics e ‘Cannatonic’ di Resin Seeds sono particolarmente ricche di CBD e garantiscono un elevato contenuto di cannabidiolo mantenendo bassi i livelli di THC. Queste varietà sono ideali per scopi terapeutici e rappresentano la base per ottenere prodotti di qualità superiore.
- Per massimizzare la produzione di CBD, è fondamentale mantenere le piante in buona salute, proteggendole da parassiti come acari e mosche bianche e malattie come il marciume delle radici. Una corretta ventilazione, un’illuminazione adeguata e l’uso di fungicidi e insetticidi naturali sono essenziali per prevenire infestazioni e infezioni.
- La scelta del momento giusto per la raccolta delle piante è cruciale per ottenere il massimo potenziale terapeutico del CBD. I coltivatori esperti utilizzano microscopi tascabili per osservare i tricomi e determinare il momento ideale per la raccolta, solitamente quando i tricomi sono in gran parte lattiginosi ma non ancora ambrati.
- Tecniche come il cosiddetto ‘stress benefico’, l’utilizzo di lampade UV e l’aumento dei livelli di CO₂ possono incrementare la produzione di cannabinoidi. Ad esempio, ridurre leggermente l’irrigazione può stimolare la produzione di resina. Tuttavia, è importante gestire queste tecniche con cautela per evitare danni alle piante.
- La corretta conservazione della cannabis è vitale per mantenere la potenza del CBD. Le cime devono essere conservate in contenitori a chiusura ermetica, al buio e a temperatura ambiente per evitare la degradazione causata dalla luce e dal calore. Inoltre, il processo di decarbossilazione, che comporta il riscaldamento della pianta per convertire il CBDA in CBD, è essenziale per ottenere prodotti commestibili o estratti efficaci.
FAQ
Quali sono le varietà più ricche di CBD?
Le varietà più ricche di CBD includono la ‘Dinamed CBD’ di Dinafem, ‘Candida CD-1’ di Medical Marijuana Genetics e ‘Cannatonic’ di Resin Seeds. Queste varietà sono state sviluppate specificamente per massimizzare la produzione di cannabidiolo mantenendo bassi i livelli di THC, rendendole ideali per scopi terapeutici.
Quali sono le tecniche usate dai coltivatori per potenziare gli effetti del CBD?
I coltivatori utilizzano tecniche come il cosiddetto ‘stress benefico’, l’uso di lampade UV e l’aumento dei livelli di CO₂ per aumentare la produzione di cannabinoidi. Questi metodi includono ridurre leggermente l’irrigazione per stimolare la produzione di resina, esporre le piante a luci UV durante la fase di fioritura e incrementare i livelli di anidride carbonica nell’ambiente di coltivazione.
Quali sono le modalità di assunzione del CBD più efficaci?
L’assunzione sublinguale di gocce di olio di CBD è uno dei metodi più efficienti perché consente un rapido assorbimento nel flusso sanguigno. Altri metodi includono l’inalazione tramite vaporizzatori, l’assunzione di edibili e l’uso topico di creme e unguenti. Alcuni alimenti, come i grassi sani presenti nell’olio di cocco, nell’avocado e nelle noci, possono migliorare l’assorbimento del CBD.