Yoga e CBD: una combinazione vincente contro lo stress!

Yoga e CBD: una combinazione vincente contro lo stress! | Justbob

Modificato il: 12/08/2025

Meditazione e cannabidiolo sono un’accoppiata sempre più apprezzata, ideale per favorire il rilassamento e la concentrazione, ma è davvero così?

Oggi più che mai molte persone sono alla ricerca di tecniche di rilassamento efficaci per far fronte a ritmi di lavoro sempre più incessanti ed estenuanti aspettative sociali.

Lo stress è considerato ormai il male dei nostri tempi, da esso derivano molti disturbi psico-somatici come dolori cervicali e contratture muscolari, ma anche ansia e disagio psicologico.

Spossatezza, sbalzi d’umore e irritabilità causate dallo stress possono penalizzare non solo la vita lavorativa e la produttività, ma anche la vita sociale e sentimentale.

Proprio per questo, consci di quanto questo problema sia sentito, vorremmo parlarvi di yoga e CBD, due modi complementari che sembrerebbero davvero efficaci per placare stati d’animo negativi come l’ansia e la stanchezza psico-fisica.

Ma è davvero così? Vedremo quanto questa accoppiata possa rivelarsi utile e possa favorire realmente il rilassamento.

Prima di lasciarvi al nostro articolo vi ricordiamo che sul nostro shop potete trovare numerosi prodotti a base di cannabis light e olio di CBD.

Inoltre, come al solito, specifichiamo che non vogliamo in alcun modo promuovere alcuna pratica, ma semplicemente fornirvi delle informazioni su questioni che pensiamo possano interessarvi.

Bene, dopo queste doverose premesse vi lasciamo alla lettura.

Lo yoga come pratica per favorire il rilassamento

Lo Yoga è una disciplina molto antica, citata già nei testi induisti dei Veda, uno dei primi scritti della storia dell’uomo.

Pensate che il manuale yogico più completo e dettagliato giunto integralmente a noi è lo Yoga-Sutra di Patanjali che risale al 200 a.C.

Yoga è una parola di origine sanscrita che significa unire, collegare in modo armonico (il copro e la mente per raggiungere un equilibrio profondo). Nelle interpretazioni successive, si pensa che ci si riferisse alla connessione tra uomo e divinità, che divengono un tutt’uno; ma anche all’unione tra corpo e mente, due entità che si influenzano a vicenda, legate indissolubilmente tra loro.

Perciò le discipline yogiche intendono superare la distinzione cartesiana tra mente e corpo e concepire l’essere umano come un’entità unica legata a una dimensione trascendente.

Tali pratiche comprendono una serie di posture e movimenti, tecniche di equilibrio e respirazione (pranayama), e naturalmente esercizi di meditazione.

Questa disciplina apporta vari benefici all’organismo, infatti consente di sciogliere tensioni muscolari e articolari, migliorare la circolazione sanguigna, la postura, la capacità polmonare e persino rafforzare il sistema immunitario.

Non solo, lo yoga, specie se praticato frequentemente, contribuisce al rilassamento generale e a una riduzione notevole dello stress psico-fisico, migliorando il tono dell’umore e aumentando la concentrazione.

I suoi effetti positivi sul corpo umano sono documentati in molte ricerche ed esercizi yogici sono contemplati in varie terapie per il trattamento di numerosi disturbi e patologie.

Lo yoga arrivò negli USA e in Europa all’inizio del XX secolo ma è con la cultura new age e il successo del movimento hippy che vide una grande diffusione.

Col passare del tempo però gli occidentali guardarono tali pratiche come utili per risolvere problemi fisici o psicologici, con utilitarismo estremo, accantonando e trascurando tutta la parte mistica e metafisica della filosofia yogica.

Oggi lo yoga è praticato da circa trecento milioni di persone in tutto il mondo, da 36 milioni negli USA e da ben 6 milioni di italiani, il che dimostra come questa disciplina stia guadagnando sempre più considerazione a livello globale.

Tale disciplina ha influenzato il moderno pilates, così come la ginnastica dolce e lo stretching.

La varietà più diffusa in Occidente è lo Yoga Sivananda che comprende dodici posizioni, dette asana, ossia:

  • Posizione sulla testa (Sirsasana);
  • Posizione sulle spalle (Sarvangasana);
  • Aratro (Halasana);
  • Pesce (Matsyasana);
  • Piegamento in avanti da seduti (Paschimottanasana);
  • Cobra (Bhujangasana);
  • Locusta (Salabhasana);
  • Arco (Dhanurasana);
  • Torsione spinale (Ardha Matsyendrasana);
  • Corvo (Kakasana);
  • Piegamento in avanti in piedi (Pada Hastasana);
  • Triangolo (Trikonasana).

piantine di marijuana in piantagione di cannabis | Justbob

Le proprietà anti-stress del CBD

Il cannabidiolo (CBD) è uno dei cannabinoidi della Canapa Sativa, è privo di effetti psicoattivi e non causa dipendenza.

Questa sostanza, nel 2017, è stata giudicata non nociva per l’organismo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e nel 2019, la stessa OMS, ha disposto la sua rimozione dalle sostanze stupefacenti, evidenziando le sue notevoli proprietà terapeutiche.

In Italia la situazione legale del CBD è in fase di discussione, per questo vi rimandiamo al nostro approfondimento sulla questione, ma comunque nel 2018 il Ministero dell’Agricoltura ha disposto che il cannabidiolo non superi la soglia di 0,2% di THC.

La cosa importante da sottolineare è che secondo la gerarchia delle fonti le decisioni della Corte di Giustizia Europea costituiscono una fonte legislativa imprescindibile rispetto a quelle nazionali degli stati membri ma che, in punta di diritto, generalmente, le libertà personali sono subordinate alla salute pubblica.

Il CBD, nonostante resistenze e pregiudizi ben radicati, porta oggettivi benefici sulla salute, dato che interagisce col sistema endocannabinoide e con i recettori CB1 e CB2, e proprio per questo motivo è sempre più impiegato a scopo terapeutico.

I suoi effetti positivi sull’organismo sono riconosciuti e dimostrati scientificamente; tra questi troviamo quelli:

  • antinfiammatori;
  • antidolorifici;
  • antiossidanti;
  • analgesici;
  • rilassanti.

Proprio grazie alle sue proprietà rilassanti il cannabidiolo, specie in forma di olio, sta attirando molta curiosità nelle categorie di persone più disparate,come vedremo in seguito.

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Il cannabidiolo ha effetti collaterali?

Prima di parlarvi degli effetti rilassanti del CBD combinato alle pratiche yogiche vorremmo eliminare il cosiddetto elefante dalla stanza e rispondere a una domanda che viene posta da più parti in questi casi, ossia:

il CBD può avere effetti secondari negativi e indesiderati sull’organismo?

Seconda le ultime ricerche gli effetti collaterali sono molto rari e quando si verificano sono poco intensi, ma per correttezza e completezza di informazione è giusto elencarli:

  • bocca secca;
  • ipotensione arteriosa;
  • diarrea;
  • inappetenza;
  • alterazioni dell’umore;
  • stordimento e sonnolenza.

Questi episodi non sono comuni, variano da persona a persona, in base a:

  • metabolismo,
  • età,
  • stato di salute psico-fisica e allergie particolari;
  • grado di tolleranza del CBD;
  • abitudine al consumo.

Un aspetto molto importante da non sottovalutare è quello delle possibili interferenze del CBD con altri farmaci che si stanno assumendo, per questo motivo è sempre bene consultare un medico prima di ogni decisione a riguardo.

Yoga e CBD possono davvero essere utili per combattere lo stress?

Il binomio yoga e cannabis non è inedito, infatti si trovano testimonianze nel patrimonio culturale induista già nel 1500 a.C.

Yoga e CBD abbiamo visto, come singolarmente favoriscano il rilassamento, immaginate se i loro effetti vengono combinati; è semplice e intuitivo capire come si amplificano, d’altronde anche in matematica + X + è uguale a +!

Gli effetti di entrambi insomma si potenziano a vicenda e il CBD può incrementare lo stato di concentrazione e migliorare l’esperienza meditativa e contemplativa dello yoga, oltre che esser d’aiuto a chi soffre di dolori muscolari e articolari.

Infatti, nelle pratiche yoga, bisogna stare immobili nella stessa posizione, e questo può risultare molto difficile per chi soffre di dolori diffusi, ecco che allora il CBD può venire in soccorso e alleviare queste sintomatiche e questi fastidi ai muscoli, permettendo a chi medita di non farsi distrarre o ostacolare dalla sofferenza.

Riassumendo, l’azione sinergica cannabidiolo yoga può essere utile per:

  • alleviare dolori muscolari e articolari;
  • ridurre l’infiammazione nel tessuto muscolare;
  • rilassamento e contrasto allo stress;
  • conferire maggiore elasticità e flessibilità dei movimenti;
  • favorire la meditazione più profonda.

Scientificamente inoltre è provato come lo stretching attivi i recettori endocannabinoidi, gli stessi del CBD.

Ma non solo, l’effetto combinato di entrambi, promuoverebbe la sintesi proteica riducendo i livelli di cortisolo e porterebbe un recupero più rapido grazie alla differenziazione delle cellule satelliti.

Quando si pratica yoga sotto gli effetti di cannabis è stato notato come il cervello produca più anandamide; è curioso sottolineare come ‘anandamide’ derivi dal sanscrito ‘ananda’ che significa proprio ‘beatitudine’!

Questo neurotrasmettitore è molto fragile ma il CBD è in grado di depotenziare l’enzima che contribuisce a scomporre l’anandamide. Ed è proprio grazie a questo processo che gli effetti del CBD, combinati alle pratiche yogiche, conferiscono uno stato di benessere più duraturo all’organismo.

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Integrare il CBD nella pratica dello yoga: un alleato per corpo e mente

La pratica dello yoga, con la sua profonda connessione mente corpo, rappresenta un potente strumento per migliorare il benessere psicofisico. Sempre più praticanti negli Stati Uniti e in altri ambiti stanno considerando l’uso del CBD come complemento a questa disciplina antica, trovando in questo composto un valido alleato per affrontare i sintomi dello stress e favorire il recupero muscolare.

Integrare il CBD nella routine yogica può aiutare a ridurre la tensione muscolare e a calmare gli stati d’ansia, creando uno spazio di consapevolezza più profondo durante l’attività. I benefici si riflettono non solo sul piano mentale, grazie alla capacità del CBD di supportare il rilassamento della mente, ma anche sul piano fisico, facilitando il sollievo dai dolori muscolari e migliorando la qualità del sonno, fondamentale per il recupero dopo una sessione intensa.

Il senso di calma che ne deriva favorisce un viaggio interiore più sereno, guidando lo yogi passo dopo passo verso un maggiore equilibrio. Inoltre, la presenza del CBD può aiutare a migliorare la risposta del corpo allo stress e contribuire a una routine di benessere completa, in cui corpo e mente si integrano armoniosamente.

Per chi considera il Cannabidiolo un’attività o un hobby da integrare nel proprio percorso di crescita personale, è importante seguire alcuni consigli sull’uso consapevole, valutando sempre la qualità del prodotto e la propria risposta individuale. Questo approccio può essere un valido supporto nel migliorare la salute della pelle, spesso influenzata dallo stress, e nel mantenere una buona elasticità muscolare.

In definitiva, la combinazione di yoga e CBD rappresenta un modo efficace e naturale per prendersi cura di sé, offrendo nuove opportunità per un recupero muscolare ottimale e per vivere con maggiore consapevolezza ogni momento della pratica.

Cos’è il ganja yoga?

Abbiamo visto come il rapporto tra yoga e CBD non sia così recente, vi sono infatti testimonianze millenarie nella cultura induista e buddista a riguardo.

Pensate che secondo la leggenda tramandata dai testi dei Veda la cannabis fu creata dagli dei sulla vetta del monte Mandara ed è la pianta preferita di Shiva. Perciò nella cultura induista la marijuana è considerata sacra e l’Atharvaveda la include tra le cinque piante fondamentali per il benessere dell’uomo.

Il rapporto tra religioni e marijuana è di lunga data come abbiamo visto in questo nostro approfondimento ma anche oggi il dato non è trascurabile, pensiamo per esempio al Ganja Yoga.

Questa particolare disciplina fu ideata dall’insegnante di yoga Dee Dussault che in modo sistematico e coerente pensò a utilizzare la marijuana per potenziare lo stato meditativo durante le pratiche yogiche.

La Dussault, fondatrice di Ganja Yoga a San Francisco, è convinta che la cannabis sia in grado di placare l’ego dei suoi allievi e che aiuti a liberare la mente dai condizionamenti sociali durante le sessioni di meditazione.

Attualmente questo particolare tipo di yoga è praticato negli stati in cui la cannabis è legale, come il Colorado e la California, ma anche Toronto e Montreal.

Ma c’è chi vede anche con scetticismo questa combinazione tra yoga e marijuana, per esempio il dottor John Douillard, insegnante ayurvedico, considera la cannabis una sostanza tamasica, che nell’ayurveda significa sostanza poco sana che riduce la vitalità.

Sì, perché secondo molti insegnanti di yoga in realtà la marijuana limita la concentrazione, distoglie dalla meditazione, provoca sonnolenza e inerzia, e a volte, può rappresentare un’illusoria ed effimera scorciatoia per superare il dolore.

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Conclusioni

Eccoci giunti alla conclusione di quest’articolo su yoga e cannabidiolo.

Abbiamo visto come specie in questi tempi, così frenetici e convulsi, le persone siano alla ricerca di metodi di rilassamento naturali, privi di effetti collaterali.

Sempre più persone in Italia, ma in tutto il mondo, si stanno avvicinando a pratiche yogiche e meditative, per i loro benefici e le loro proprietà distensive. Lo stress attanaglia sempre più individui, penalizza la vita lavorativa e relazionale, causa irritabilità e sbalzi d’umore oltre che dolori articolari e contrazioni muscolari.

Per questo in Occidente lo yoga sta riscuotendo grande successo per le sue proprietà rilassanti, più che per il suo afflato mistico e spirituale.

Allo stesso modo, e per le stesse ragioni, molti si stanno incuriosendo rispetto al CBD e alle sue proprietà rilassanti e anti-stress.

Il cannabidiolo infatti è dotato di notevoli proprietà distensive, oltre che antinfiammatorie e antidolorifiche e soprattutto è privo di effetti psicoattivi.

Proprio per questo, oggi, come d’altronde millenni fa con i Veda, si stanno riscoprendo gli effetti positivi nel combinare CBD e yoga.

Infatti le proprietà rilassanti di entrambi, in sinergia, si amplificano e potenziano.

Secondo alcuni insegnanti di yoga, anche se non c’è unanimità a riguardo, l’esperienza meditativa diviene più profonda e lo yoga più intenso.

Infatti sia yoga e CBD agiscono sul sistema endocannabinoide e interessano l’anandamide, conferendo più benessere all’organismo e migliorando le proprietà rilassanti.

A questo proposito abbiamo menzionato il Ganja Yoga, una serie di pratiche meditative e di rilassamento sotto l’influsso di marijuana, che contribuirebbe a potenziare la contemplazione meditativa e gli effetti positivi dello yoga. Ma su questo ferve il dibattito tra insegnanti di pratiche yogiche.

Ovviamente con questo articolo non vogliamo assolutamente incentivare nessuna pratica, men che meno illecita, ma unicamente rendervi edotti sulle tendenze del momento.

Bene, speriamo di aver soddisfatto ogni vostra curiosità a riguardo e vi invitiamo a visitare il nostro shop, a presto su Justbob!