Modificato il: 07/09/2025
Ecco perché ultimamente tutti parlano di quante piante si possono coltivare in casa.
Se ti stai chiedendo quante piante di marijuana si possono tenere in casa (e non stiamo certo parlando di canapa legale), probabilmente ti sono giunte all’orecchio voci di corridoio riguardo l’eventuale fattibilità di tale coltura.
Coltivare maria in casa è dunque legale nel 2024?
In realtà no, ma dare una risposta netta a questa domanda non è per niente semplice, poiché le variabili in gioco sono tantissime e nelle prossime righe capirai perché.
La marijuana tradizionale contiene un alto tasso di THC, il principio psicoattivo della canapa che causa pesanti effetti stupefacenti nell’uomo. Contrariamente, l’erba legale è caratterizzata da alti livelli di CBD e un esiguo contenuto di THC (>0,2% nel caso dei prodotti Justbob).
I prodotti contenenti tetraidrocannabinolo in quantità superiore allo 0,5%, sono considerati illegali in Italia e la loro coltura non è dunque consentita.
Tuttavia, esistono delle casistiche in cui la condanna per coltivazione è stata annullata dagli enti giudiziari. Andiamo a vedere quali sono le circostanze in cui ciò è accaduto (e potrebbe accadere di nuovo).


Quante piante di maria si possono tenere in casa nel 2024?
Coltivare maria in casa non era legale nel 2019 e non lo è nemmeno oggi, come dice chiaramente il decreto numero 242 del 2 dicembre 2016. Tale legge ha lasciato spazio libero alla coltivazione ed alla commercializzazione della marijuana legale, reperibile nei CBD shop come JustBob, ma non alla canapa classica.
Il motivo è molto semplice: la canapa light ha un contenuto di THC inferiore allo 0,5%, mentre la cannabis tradizionale eccede (e pure di tanto!) tale limite.
Perciò la sua messa a dimora resta vietata dalla legge ma (ebbene sì, esiste un “ma”) ci sono dei casi in cui una coltura casalinga per uso personale non viene considerata reato, contrariamente a quando avviene per l’hashish.
La sentenza che ha fatto tanto chiacchierare su questo argomento è quella emessa dalle Sezioni Unite della Cassazione il 19 dicembre 2019, in cui è stato detto quanto segue:
Non costituiscono reato le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica. Attività di coltivazione che per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante ed il modesto quantitativo di prodotto ricavabile appaiono destinate in via esclusiva all’uso personale del coltivatore.
Si deduce dunque che la legge sulla coltivazione della canapa resta per il momento invariata ma la valutazione del giudice deve essere fatta caso per caso.
Se la coltura casalinga infatti risulta di esigue dimensioni ed è svolta con tecniche rudimentali (come coltivare maria in casa senza lampade) è possibile che non sussista il reato penale.
Detto ciò, quante piante di marijuana si possono tenere in casa affinché la coltivazione di canapa legale sia considerata di questa stregua? Vediamolo subito nel prossimo paragrafo.
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Ecco quante piante di cannabis costituiscono palesemente una coltura per uso personale.
Secondo quanto accaduto l’8 febbraio 2016, in virtù della sentenza 5254 emessa dalla Sesta sezione penale della Cassazione, la quantità tollerata di piante di marijuana nelle colture domestiche è di due esemplari per individuo.
Non si tratta certo di una verità assoluta e non è registrato in nessun documento ufficiale, ma è ciò che possiamo dedurre dal suddetto processo, in cui una coppia di ventenni è stata assolta dalla denuncia per la detenzione di due piante di marijuana all’interno del proprio appartamento.
Tornando ancora più indietro, nell’aprile 2014 un’altra persona ha visto decadere le accuse nei propri confronti per la coltura di due piantine all’interno delle proprie mura domestiche.
Nel maggio dello stesso anno però, la denuncia ricevuta da un individuo che deteneva tre piante di canapa di grosse dimensioni in casa propria, è stata invece confermata dalla stessa sezione della Cassazione.
Per rispondere dunque alla domanda “quante piante si possono coltivare in Italia?“, se facessimo una media delle varie sentenze di cui abbiamo parlato, possiamo dedurre che la cosiddetta “coltivazione di minime dimensioni” possa essere rappresentata da due piante di canapa.
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Quante piante di maria si possono tenere 2025: tra normativa, proposte di legge e limiti di coltivazione domestica
Nel 2025 la questione quante piante di maria si possono tenere in casa continua a essere al centro del dibattito politico e giudiziario, poiché la coltivazione domestica di cannabis rimane in una zona grigia della legislazione italiana. Nonostante alcune proposte di legge presentate in aula alla Camera e discusse in commissione, il quadro normativo non è ancora stato aggiornato in modo chiaro e definitivo.
Il testo unico sugli stupefacenti (DPR 309/90) continua infatti a classificare la marijuana tra le sostanze stupefacenti, considerando il suo principio attivo THC come sostanza vietata oltre certi limiti. In particolare, la coltivazione di cannabis tradizionale rientra nel reato di produzione e spaccio di sostanze stupefacenti, salvo i casi di lieve entità, che spesso portano a riduzioni di sanzioni o, in alcuni casi, alla trasformazione dell’accusa in illecito amministrativo.
La Corte di Cassazione negli ultimi anni ha più volte sottolineato che piccole coltivazioni in ambito domestico, caratterizzate da un numero ridotto di piante, tecniche rudimentali e quantitativi destinati all’uso personale, non costituiscono automaticamente spaccio o cessione a terzi. Tuttavia, ogni processo viene valutato caso per caso: l’avvocato difensore può far leva su precedenti articoli e sentenze, ma resta la discrezionalità del giudice.
Il punto critico è che, nonostante le diverse interpretazioni, il testo unico resta invariato e non stabilisce un numero massimo di piante consentite. Le uniche certezze derivano da alcune sentenze che hanno assolto imputati trovati con due piantine, ma hanno invece confermato condanne per coltivazioni di entità maggiore.
Le associazioni che operano nel settore delle droghe leggere chiedono una riforma organica che distingua in modo chiaro tra coltivazione domestica per uso personale e attività di produzione e spaccio. In questo contesto, diversi autori e giuristi hanno pubblicato guide, testi di approfondimento e richieste di consulenza per cittadini che hanno il bisogno di capire i rischi legati alla coltivazione e all’eventuale acquisto di prodotti derivati dalla cannabis.
In sintesi, nel 2025 parlare di quante piante di maria si possono tenere significa affrontare non solo una questione pratica, ma soprattutto una complessa materia di diritto, che oscilla tra normativa vigente e tentativi di riforma. Fino a quando non vi sarà una legge chiara approvata in aula, resta fondamentale valutare con attenzione le condizioni di ogni singolo caso e, se necessario, affidarsi all’assistenza di un esperto legale per evitare conseguenze penali anche per fatti di lieve entità.
Considerazioni finali sulla coltura domestica della marijuana.
Come hai avuto modo di leggere nelle righe precedenti, coltivare la cannabis in casa potrebbe causarti dei grossi problemi e te lo sconsigliamo fortemente, soprattutto quando hai la possibilità di acquistare legalmente prodotti a base di erba light, come l’olio di CBD.
Sul nostro cannabis light shop infatti hai a disposizione tantissime varietà di canapa legale ad uso tecnico, sia in confezione singola che all’interno dei nostri kit, nei quali puoi trovare fino a 12 qualità diverse!
Perciò evita di inguaiarti con colture di dubbia legalità e acquista subito i migliori ceppi di cannabis legale sul catalogo JustBob.