Modificato il: 01/11/2023
Tutto ciò che devi sapere se ti stai chiedendo cosa si può fumare della pianta di canapa.
La canapa sativa è una pianta che, in antichità, veniva fumata e inalata durante cerimonie religiose e tradizionali. Attualmente, la cannabis si usa a scopo ricreativo ma anche terapeutico.
Ma cosa si fuma della marijuana? Si utilizzano solo le cime, ovvero i fiori di cannabis, oppure anche le foglie e i gambi hanno gli stessi effetti dell’erba ad alto contenuto di THC (molto diversi da quelli della cannabis light ad alto CBD e basso THC)?
Continua a leggere per scoprire tutto a riguardo!
I cannabinoidi si trovano solo sui bud o su tutta la pianta di canapa sativa?
Come forse saprai, i principali responsabili degli effetti della cannabis sono i cannabinoidi, che si tratti di marijuana tradizionale o di marijuana legale a bassissimo contenuto di THC.
I cannabinoidi vengono prodotti da particolari ghiandole chiamate tricomi, presenti su tutta la pianta ad eccezione delle radici e della parte interna dei rami. Sono presenti in altissime percentuali sui bud (ovvero i fiori, chiamati anche cime) e in quantità minime nel resto della pianta.
Tra i principali cannabinoidi della marijuana troviamo THC e CBD: il THC è psicoattivo e contenuto in grandi quantità nell’erba illegale e in bassissime percentuali nell’erba legale, mentre il CBD mitiga l’azione del THC e presenta soli effetti corporali.
Tornando a noi, i tricomi che producono i cannabinoidi si trovano su quasi l’intera pianta di canapa (anche sulla canapa light).
Per gli utilizzatori di marijuana potrebbe dunque aver senso fumare i fiori ma anche fumare i gambi e le foglie della cannabis?
Foglie di canapa: usi comuni e meno comuni.
Le foglie di canapa vengono generalmente utilizzate sia per produrre hashish insieme alle cime e ad altre parti della pianta. La produzione avviene per sfregamento dei bud, delle foglie e di altre parti della pianta sia già lavorate che fresche (l’utilizzo delle parti fresche e non ancora raccolte è tipico della lavorazione del pregiato hashish Charas, che trovi nel nostro shop Justbob insieme a cannabis legale e olio CBD).
Spesso le foglie di cannabis si utilizzano anche come concime per la stessa canapa e in cucina (per preparare il the o la tisana alla cannabis, anche se le foglie fritte sono molto famose). Qualcuno le usa anche sminuzzate o arrotolate per realizzare spinelli insieme ai fiori di cannabis.
Le foglie che si possono fumare dovrebbero provenire da agricolture biologiche e non presentare difetti e segni di malessere. Ad esempio sarebbe meglio prediligere quelle di colore bello acceso e scartare quelle danneggiate, ingiallite o imbrunite. Naturalmente è possibile fumare foglie secche, non quelle fresche; molti le utilizzano arrotolate come se fossero delle vere e proprie cartine… Però naturali.
Ma in Italia si possono fumare le foglie di canapa? In realtà no, perché il loro utilizzo è proibito allo stesso identico modo dei fiori di cannabis. Quindi ti consigliamo di farlo solo se ti trovi in un Paese che sta superando il proibizionismo della marijuana.
E ora passiamo ai gambi della pianta di cannabis.
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Ha senso fumare i gambi della pianta di canapa?
La risposta è… Ni. Infatti fumare i gambi così come sono non ha molto senso, perché non hanno grandi effetti benefici o psicoattivi.
Dai gambi e dai rami di cannabis si produce l’hashish (nel caso della cannabis legale si parla di hashish CBD), dunque, nei Paesi in cui è permesso, ha senso fumare la resina prodotta dai gambi, dalle foglie e dalle cime della canapa.
La combustione degli scarti dei gambi non lavorati è davvero controproducente. Non solo fa male alla salute – perché sappiamo bene che l’inalazione di sostanza combuste fa male al nostro organismo, a prescindere dalla materia che viene inalata – ma non sortisce praticamente alcun effetto sull’uomo…
… Al contrario di ciò che succede se si fumano le cime, ovvero i fiori, di cannabis.
Quali sono gli effetti dei bud di marijuana?
Gli effetti delle canne dipendono principalmente dalla quantità di THC presente nei fiori, dalla frequenza di utilizzo, dal metabolismo dell’utente e dal tipo di marijuana.
Nello specifico, i tipi di marijuane e effetti dati dalla loro inalazione dipendono dalle concentrazioni di cannabinoidi, i principi attivi della canapa.
Le varietà di cannabis ad alto contenuto di THC hanno, tra gli altri, forti effetti euforizzanti e aumentano la concentrazione e la creatività. La marijuana tradizionale con THC e CBD bilanciato presenta un forte effetto rilassante e antidolorifico.
E l’erba light? Lei è una vera e propria eccezione, perché presenta THC inferiore allo 0,2% e alte percentuali di CBD.
Gli effetti del THC sono dunque nulli, dunque l’utente non riscontra effetti psicoattivi, mentre l’azione del CBD è evidente. Ad esempio, chi assume marijuana light riscontra i seguenti sintomi corporali:
- rilassamento delle membra
- effetto antidolorifico, antiemetico, antispastico e antiossidante
- ipotensione
- regolazione delle difese immunitarie
e tanto altro ancora.
Bisogna però prestare attenzione ai metodi di assunzione: come abbiamo precisato poc’anzi, fumare (qualsiasi cosa) è fortemente sconsigliato perché l’inalazione di sostanze combuste ha gravi effetti collaterali sulla nostra salute.
Leggi anche: Come si essicca la marijuana nei processi industriali.
In conclusione
Ora sai cosa si fuma della marijuana e cosa si fa con le varie parti della pianta di canapa. Ti ricordiamo, però, che in Italia è proibito fumare cannabis (anche light), dunque ti sconsigliamo di farlo.
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