Qual è l’hashish più potente al mondo? Arriva un nuovo campione dal Sol Levante (o forse no)

Hashish più potente al mondo

Modificato il: 28/08/2023

La cannabis con il contenuto in THC più alto in assoluto scoperta in Giappone?

In Italia il consumo di prodotti a base di cannabis è severamente vietato, a eccezione di quelli a basso tenore di THC, classificati sotto l’etichetta di canapa light.

Però, dobbiamo ammetterlo, anche se non possiamo utilizzarli la curiosità di sapere quali sono quelli più potenti è sempre viva.

È un po’ come assistere a una gara sportiva: chi arriverà primo? Il campione in carica sarà sconfitto da un nuovo sfidante? Il migliore di tutti ha stravinto o si è dovuto sudare il primo posto?

In questo articolo ci concentreremo sull’interrogativo ‘Qual è l’hashish più potente al mondo?‘, iniziando col dire perché non è la domanda corretta da farsi. In seguito, andremo dall’altra parte del mondo per illustrare una nuova varietà di cannabis che potrebbe sbaragliare la concorrenza.

Pianta di cannabis

Perché chiedersi qual è l’hashish più potente al mondo non è la domanda giusta

Non è così semplice parlare di “hashish più potente del mondo”.

Su internet potresti trovare numerosi articoli che promuovono prodotti a base di cannabis con percentuali fantascientifiche di THC: ma si tratta di valori corretti? E di quale parte della pianta stiamo parlando?

Tra l’hashish e le cime di marijuana, infatti, c’è una grossa differenza.

Il primo è prodotto a partire dalla resina ricavata dalle infiorescenze della pianta. Le cime, invece, non sono altro che le infiorescenze stesse. Per tale motivo, tra questi prodotti ci può essere una grande differenza di concentrazione di cannabinoidi, anche quando provengono dalla stessa pianta. Prendi una precisa varietà di cannabis, esamina separatamente l’hashish e le cime e noterai che il primo ha sempre un contenuto di THC maggiore delle seconde.

La resina di una pianta a bassa concentrazione di tetraidrocannabinolo, però, potrebbe benissimo essere meno potente rispetto alle infiorescenze di un altro esemplare selezionato per produrre grandi quantità di cannabinoidi.

In sintesi, ciò che conta è la varietà presa in considerazione. Per questo motivo, la domanda indicata nel titolo dovrebbe essere: Qual è la specie di marijuana più potente al mondo?“.

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La cannabis più potente del mondo si trova in Giappone?

Qualche tempo fa, nel 2016, su alcuni siti tedeschi dedicati alla cannabis era stata pubblicata una notizia impressionante che riportiamo di seguito.

In Giappone, vicino a Fukushima (sì, proprio lì), il team del web show olandese Ganja Hunters ha scoperto una nuova varietà di cannabis non ancora conosciuta. Si tratta di una specie indica che cresce fino a un metro e mezzo di altezza e forma fiori spessi e solidi.

La particolarità che ha colpito i visitatori, però, è un’altra: il contenuto di THC.

Durante dei test in laboratorio, infatti, è emerso che la percentuale di tetraidrocannabinolo presente nella pianta si aggira tra il 70 e il 78% superando qualsiasi altra varietà conosciuta fino a questo momento.

Per intenderci, in precedenza il più alto contenuto di THC riscontrato nella cannabis (a parte il caso di cui parleremo nel prossimo paragrafo) era di poco superiore al 30%: meno della metà rispetto alla varietà di Fukushima!

Questa specie è situata, di preciso, vicino al piccolo villaggio di Zasso e sembra essere stata a lungo parte integrante della vita della popolazione locale. Una specialità degli abitanti del posto è la preparazione di miscele di sostanze stupefacenti per mezzo di un gatto selvatico che abita la zona circostante. A questo animale viene data da mangiare della cannabis fresca con un po’ di miele che, una volta espulsa, viene separata dalle feci e posta all’aria aperta per essere essiccata.

Ecco la notizia che avrebbe dovuto rivoluzionare il mondo della cannabis. Ma sai qual è la data nella quale è stata pubblicata? Il 1° aprile.

Esatto, non è stato altro che un clamoroso pesce d’aprile che ha colto in fallo molti lettori! Basti pensare che in giapponese, Zasso significa proprio erba (no, non quella dei prati, l’altra)!

Ma allora dove si trova davvero la cannabis più potente del mondo?

Porta di Brandeburgo di notte

Lo strano caso della marijuana di Berlino

Come abbiamo spiegato in precedenza, le concentrazioni di THC più alte riscontrate nella cannabis arrivano al 30%: eppure, secondo alcuni dati a Berlino sono stati esaminati dei campioni di marijuana contenenti una percentuale di tetraidrocannabinolo pari al 44%!

È quanto emerso da un indagine richiesta da un deputato tedesco relativa al contenuto dei prodotti a base di cannabis sequestrati dalle forze dell’ordine tra il 2007 e il 2017.

Ciò che stupisce è che una simile percentuale non è mai stata registrata in precedenza, nemmeno durante i campionati mondiali di marijuana (sì, esistono simili competizioni e sono più numerose di quanto si possa immaginare). Insomma, nemmeno le “medaglie d’oro” sono mai riuscite ad avvicinarsi a una concentrazione di THC del 44%.

Ma allora, qual è il segreto della cannabis berlinese?

Sembra che alcuni giornalisti abbiano deciso di chiederlo direttamente a chi ha effettuato i sequestri ed esaminato i prodotti stupefacenti, ovvero alla polizia. E, in risposta, l’ufficio stampa delle forze dell’ordine della capitale tedesca ha dato una possibile spiegazione di questa anomalia: a quanto pare, questi valori possono essere giustificati dal fatto che è stata presa in esame una miscela di foglie e fiori di cannabis nella quale la concentrazione delle infiorescenze era particolarmente alta.

Inoltre è stato spiegato che non è possibile riconoscere una differenza evidente rispetto ai risultati delle misurazioni effettuate su altre piante in altri Paesi del mondo poiché i valori numerici non sono seriamente confrontabili senza una descrizione esatta del metodo di misurazione e del materiale esaminato.

Insomma, forse la cannabis di Berlino ha una marcia in più rispetto alle altre, ma c’è una grande possibilità che il suo contenuto di THC sia stato calcolato in modo diverso rispetto a come viene misurato normalmente e che, dunque, anche questi esemplari non abbiano nulla di speciale.

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In conclusione

Prima di chiudere, sottolineiamo che questo articolo è stato scritto a titolo puramente informativo e ricordiamo ai lettori che in Italia il consumo ricreativo della cannabis e dei suoi derivati è severamente vietato.

Se sei un appassionato di questa pianta, però, puoi acquistare diversi prodotti a base di cannabidiolo completamente legali, come quelli in vendita sul nostro shop di canapa light.

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