Bedrocan: cos’è, a cosa serve e quando può essere prescritto

Bedrocan

Modificato il: 18/07/2025

Cannabis terapeutica Bedrocan: per cosa si usa e in che modo la si può acquistare

Ormai le potenzialità dei cannabinoidi sono state evidenziate da diversi studi scientifici, e persino l’ONU ha riconosciuto il valore terapeutico della cannabis. Per questo motivo, da alcuni anni anche in Italia è possibile acquistare farmaci a base di canapa che costituiscono un prezioso aiuto per combattere i sintomi di diverse patologie.

Se sei particolarmente interessato a questo argomento, potresti aver sentito parlare del Bedrocan, uno dei primi prodotti medicali ottenuti dalla cannabis che sono stati commercializzati in Europa.

Vuoi saperne di più su questo farmaco? In questo articolo ti spiegherò cos’è di preciso il Bedrocan, in quali situazioni può essere utilizzato e in che modo puoi richiederlo.

Cos’è il Bedrocan e per quali patologie può essere utilizzato?

Il Bedrocan è un tipo di cannabis terapeutica sativa prodotta dall’omonima azienda olandese, che può essere utilizzata per la preparazione di farmaci.

È stata la prima varietà di marijuana a essere autorizzata dal Ministero della Salute per l’uso medico sul territorio italiano e si caratterizza per il suo contenuto in THC particolarmente elevato, pari al 22%.

La cannabis terapeutica, può essere utilizzata solo come supporto alle terapie tradizionali, e non va mai somministrata come cura principale. Il Bedrocan sottostà a queste norme, e viene solitamente usato per:

  • stimolare l’appetito nei pazienti anoressici o in coloro che soffrono di inappetenza a seguito di trattamenti chemioterapici;
  • alleviare il dolore cronico provocato da malattie come la fibromialgia e la sclerosi multipla;
  • ridurre la nausea causata dalle terapie antitumorali;
  • abbassare la pressione intraoculare nei pazienti affetti da glaucoma.

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Una tazza di tè

Come ottenere il Bedrocan

Qualsiasi tipo di cannabis terapeutica può essere acquistata solo esibendo un’impegnativa medica non ripetibile, ovvero quella che tutti conosciamo come ‘ricetta bianca’. La prescrizione può essere compilata da qualunque medico, e deve indicare con precisione le dosi consigliate per la terapia del paziente.

La cannabis terapeutica può essere assunta sia per via inalatoria che per via orale nelle seguenti modalità:

  • capsule orali pronte all’uso;
  • olio, (come l’olio cbd) tintura o resina in gocce;
  • tisana, da preparare con capsule di cannabis o con apposite cartine da infusione;
  • cannabis cruda, ovvero ingerendo l’infiorescenza senza scaldarla. Per facilitare l’assunzione, può essere sminuzzata e consumata assieme ad altri alimenti come lo yogurt;
  • liquidi per vaporizzazione, da assumere attraverso appositi inalatori;
  • cioccolatini alla cannabis.

Al momento dell’assunzione, è molto importante tener conto di tutte le indicazioni fornite dal medico, e anche dal farmacista al momento dell’acquisto del prodotto. La cannabis terapeutica va considerata come un farmaco a tutti gli effetti, e qualunque errore nella quantità consumata potrebbe provocare effetti indesiderati.

Bedrocan: quali sono gli effetti collaterali?

Di norma, il Bedrocan, così come tutte le altre varietà di cannabis terapeutica, è ben tollerato dal paziente. Tuttavia, in rari casi possono manifestarsi alcuni effetti collaterali che tendono a risolversi in pochi giorni. La frequenza di questi disturbi può essere influenzata dall’assunzione concomitante di cannabis terapeutica assieme ad altre sostanze come gli alcolici o determinati medicinali.

Gli effetti collaterali più comuni sono i seguenti:

  • arrossamento degli occhi;
  • secchezza delle fauci;
  • senso di euforia;
  • aumento della frequenza cardiaca;
  • riduzione della concentrazione e dell’attenzione;
  • ipotensione;
  • giramento di testa.

È opportuno sottolineare che il consumo di preparati farmaceutici a base di cannabis terapeutica va evitato quando si soffre di determinate patologie come malattie cardiache, disturbi epatici e psicosi, così come durante la gravidanza e l’allattamento.

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uso del bedrocan

Bedrocan effetti collaterali: cosa sapere prima dell’assunzione

Quando si parla di Bedrocan effetti collaterali, è importante inquadrare il tema all’interno di un contesto medico più ampio. Il Bedrocan è un medicinale a base di cannabis terapeutica, il cui principio attivo dominante è il tetraidrocannabinolo (THC), presente in alte concentrazioni rispetto ad altri prodotti come il Bedrolite, che ha invece un contenuto più elevato di CBD.

L’utilizzo di cannabis per scopi terapeutici è oggetto di studio da parte dei ricercatori di tutto il mondo, e il Bedrocan rappresenta uno degli estratti più usati in ambito clinico. Tuttavia, la sua somministrazione non è esente da rischi, specialmente se effettuata senza seguire attentamente le linee guida del medico.

Effetti collaterali comuni e cause

Gli effetti collaterali più segnalati riguardano alterazioni temporanee del sistema nervoso e cardiovascolare. In particolare, i pazienti possono manifestare:

  • Tachicardia, ovvero aumento della frequenza cardiaca;

  • Secchezza delle fauci;

  • Sensazione di euforia o alterazione della percezione;

  • Ipotensione (pressione bassa);

  • Riduzione della concentrazione;

  • Mal di testa e giramenti di testa.

Nel caso di assunzione combinata con altri farmaci o con alcol, i problemi possono amplificarsi. Anche la forma del prodotto influisce sul tipo di effetto: inalazione, tisane, olio o capsule possono generare reazioni differenti a seconda del trattamento scelto.

Il ruolo del THC e del CBD nel trattamento

Il THC e il CBD, principi attivi della pianta di cannabis, svolgono ruoli differenti nella medicina. Il THC agisce in modo più diretto sui recettori del cervello, provocando effetti psicoattivi ma anche benefici su dolore e appetito. Il CBD, invece, è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e ansiolitiche.

La differenza tra i due composti è rilevante soprattutto in alcune patologie specifiche, come l’artrite reumatoide, dove il CBD può contribuire ad aumentare la tollerabilità del trattamento senza gli effetti psicoattivi del THC.

In quali casi prestare maggiore attenzione

Il Bedrocan non è adatto a tutti i pazienti. È sconsigliato, ad esempio, nei soggetti con patologie cardiovascolari o pregresse forme psicotiche. Inoltre, è vietato l’uso in gravidanza o durante l’allattamento.

Ogni prescrizione deve essere valutata caso per caso: è il medico a stabilire il punto di partenza, la quantità da assumere e il gruppo di pazienti che può trarne beneficio. La richiesta di cannabis terapeutica deve sempre passare per una visita medica approfondita, in modo da escludere eventuali problemi di compatibilità con altri farmaci o condizioni cliniche.

Conclusioni generali

In termini generali, il Bedrocan è un medicinale che offre reali benefici, ma il suo utilizzo richiede cautela. Seguire le linee guida, rispettare le dosi prescritte e informare sempre il medico di eventuali disturbi o effetti collaterali è fondamentale per sfruttare al meglio il potenziale terapeutico della cannabis.

In conclusione

Abbiamo spiegato cos’è il Bedrocan, a cosa serve e in che modo è possibile richiederlo.

Come abbiamo visto, la cannabis terapeutica, diversamente dalla canapa light, può essere assunta solo dietro prescrizione medica, facendo sempre estrema attenzione a seguire le indicazioni dello specialista che ne ha consigliato l’utilizzo. Il THC, infatti, possiede proprietà terapeutiche ampiamente dimostrate, ma ad alti dosaggi può costituire un pericolo per la salute.

Se sei interessato agli effetti benefici dei cannabinoidi, non trascurare le potenzialità della cannabis legale: questa varietà può rappresentare un’utile risorsa per il tuo benessere fisico grazie al suo contenuto di cannabidiolo.

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