Modificato il: 30/03/2023
Non sai come riconoscere la marijuana di qualità? Ecco come fare.
Marijuana di qualità e marijuana scadente: specialmente se non sei un esperto, può risultare difficile distinguerle con un veloce colpo d’occhio.
Potrebbe sembrarti una banalità, ma in realtà essere in grado di acquistare un prodotto di prima scelta, può fare davvero la differenza.
In questo articolo ti vogliamo spiegare come riconoscere la marijuana migliore, leggendo gli indizi che ti può dare una pianta riguardo al suo stato di conservazione e di maturazione.
Ecco dritte e consigli.


Qualità della pianta? Attenzione all’insieme dei dettagli.
Per valutare se hai davanti delle infiorescenze di erba CBD di prima qualità, è importante che tenga presente che i dettagli da analizzare sono tanti, e solo l’insieme di più aspetti positivi determina la presenza di un buon prodotto.
Se ti stai chiedendo quali sono questi dettagli, eccone alcuni:
- Salute della pianta (assenza di muffe e parassiti);
- Colore e struttura delle infiorescenze;
- Presenza di tratti ermafroditi;
- Odore e aroma delle infiorescenze.
Tutti i dettagli sopraelencati dipendono dal tipo di coltivazione a cui è stata sottoposta la pianta, dal periodo in cui è stata raccolta, ma anche dalla fase dell’essicamento e della concia.
Ma ora entriamo nei dettagli e cerchiamo di capire nella pratica come riconoscere hashish legale e marijuana di qualità facendo l’analisi della pianta.
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Aspetto della pianta: ecco che cosa va bene e che cosa è meglio evitare.
Per iniziare a capire se si ha a che fare con infiorescenze di erba light di prima qualità, dette anche “top shelf” la prima caratteristica facilmente esaminabile è l’aspetto.
Partiamo dal colore.
La canapa legale, se realmente buona, dev’essere caratterizzata da una bella colorazione verde, che può tendere sia ai toni più freddi e scuri, che a quelli più luminosi e chiari.
Questo verde della pianta potrebbe avere anche delle particolari sfumature:
- Se sono tendenti al viola, al rosato, o al blu possiamo dire di avere a che fare con piante di qualità;
- Se invece tra le sfumature i colori più visibili sono il marrone chiaro, il giallo ed il rosso ruggine, non si può dire altrettanto. In questo caso è molto probabile che la pianta sia stata colpita dall’attacco di parassiti o muffe, o semplicemente che sia stata coltivata nel modo sbagliato.
Oltre alle sfumature giallognole e marroni però, anche le infiorescenze biancastre indicano che la pianta di canapa è stata esposta a luci troppo forti e ha subito delle bruciature.
Quindi per quanto riguarda il colore, gli indizi che possono portare all’acquisto di una pianta di qualità sono le sfumature di un bel verde acceso, che non tenda né al marrone, né al giallo, né al bianco.
Per quanto riguarda invece la struttura delle infiorescenze, il discorso si fa più complicato per via delle piante ibride.
Le infiorescenze di cannabis indica per essere considerate sane e di qualità dovrebbero apparire dense e “raccolte”, la canapa sativa invece, quando è buona è caratterizzata dalla presenza di infiorescenze leggere e soffici.
Le piante di canapa light ibride invece, possono assumere entrambe le caratteristiche, quindi l’unico modo per poter individuare una pianta di qualità (senza considerarne la categoria specifica di appartenenza) è di evitare le piante dotate di cime troppo spoglie e aperte.
Dal punto di vista visivo si può esaminare anche il taglio delle foglie, un trattamento che può influire sulla qualità del prodotto o può essere un indicatore riguardo ai tipi di trattamento a cui è stato sottoposto.
La cannabis leggera di prima scelta, generalmente per evitare che venga danneggiata, viene ripulita a mano, in modo da preservare in particolare i tricomi. Se quindi ti dovessi rendere conto di avere a che fare con infiorescenze che sono state danneggiate in modo evidente dall’utilizzo di macchinari da taglio industriali, evita di acquistarle e di consumarle.
Per quanto riguarda l’analisi visiva, questi sono i dettagli principali che puoi esaminare per poter valutare se stai avendo a che fare con marijuana legale di qualità o no.


Analisi olfattiva: ecco quale dev’essere il profumo della marijuana di qualità.
Ora che hai letto il paragrafo precedente, sai come riconoscere la marijuana di qualità dal punto di vista dell’aspetto, ma ora passiamo agli odori e agli aromi.
La cannabis light di qualità dev’essere subito riconoscibile dal suo odore persistente e pungente che a tratti ricorda l’odore di terra, ma se ricca di terpeni potrebbe addirittura ricordare l’odore del carburante diesel.
Se invece ti dovessi trovare davanti a delle infiorescenze di cannabis dal profumo molto tenue che ricordano l’odore del fieno, significa che la pianta è stata coltivata nel modo sbagliato, oppure ha perso i suoi aromi a causa di una scorretta conservazione.
Se ti stai chiedendo perché una pianta più profumata di un’altra può essere considerata migliore di un’altra, la risposta sta nei terpeni. I terpeni sono dei gruppi di molecole che regolano l’intensità dei profumi, ma fungono anche da modulatori dell’effetto cannabinoide, quindi influiscono sull’esperienza di utilizzo sia dal punto di vista dell’effetto che del piacere.
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Come riconoscere la marijuana di qualità: in conclusione.
Dopo aver letto questa breve guida sarai in grado di riconoscere i principali indicatori che una pianta di cannabis ti può fornire riguardo alla sua qualità, ma acquistando su Justbob.it non avrai questo problema.
Infatti la cannabis legale che trovi in vendita sul nostro store on-line viene analizzata e certificata per qualità anche in collaborazione con le Università di Milano e Torino.
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