Si possono far germogliare i semi di cannabis? Facciamo chiarezza sulla legge italiana

far germogliare i semi di cannabis

Modificato il: 04/04/2024

È POSSIBILE COLTIVARE LA CANNABIS? ECCO COSA DICE LA LEGGE

Se hai scelto di aprire questo articolo, è probabile che l’argomento abbia suscitato anche il tuo interesse.

Come avrai già notato, c’è ancora molta confusione sull’argomento e il rischio di commettere azioni legalmente punibili è sempre dietro l’angolo.

Perciò, nell’articolo che segue, esploreremo come le sementi di marijuana possono essere utilizzate in conformità con la legge italiana.

Secondo le leggi italiane secondo non è legale far uso di sostanze come la canapa light, o altri prodotti con un tasso di THC inferiore dello 0,2%, se non a scopo collezionistico.

far germogliare i semi di cannabis

Semi di marijuana: sì alla detenzione, no alla coltivazione

Secondo la legge italiana, è possibile acquistare prodotti a base di CBD, come l’hashish CBD, e le sementi di cannabis presso negozi certificati, ma solo in determinate condizioni.

Essendo la cannabis non classificata nell’elenco delle sostanze stupefacenti, la detenzione delle sementi è consentita dalla legge italiana, mentre la coltivazione non lo è.

Anche se può sembrare contraddittorio, è importante chiarire le normative in modo da evitare confusioni.

Possiamo anche fornire alcuni consigli utili per coloro che desiderano navigare in questo ambito legale complesso.

Il punto cruciale è che non è possibile prevedere se, dai semi di cannabis, cresceranno piante con un contenuto di THC superiore alla soglia legale dello 0,2%.

Il THC è una sostanza psicotropa capace di indurre uno stato di dipendenza psico-fisica.

A tal proposito, è importante notare che la legge 242 del 2016 consente la coltivazione di cannabis legale, purché le infiorescenze contengano un livello di THC compreso tra lo 0,2% e lo 0,6%.

Se non è consentita la coltivazione della cannabis per uso personale, è possibile invece conservare i semi per scopi alimentari e collezionistici.

Non è sorprendente che molte persone abbiano integrato i semi di cannabis nella loro dieta, poiché sono ricchi di omega-3 e omega-6.

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Coltivazione e germinazione dei semi di cannabis: la proposta del governo

Di recente è stata proposta la possibilità di coltivare cannabis in casa, limitatamente a quattro piante femminizzate destinate esclusivamente all’uso personale.

Se la proposta venisse accettata, gli italiani appassionati di marijuana legale potrebbero coltivare le proprie piante senza temere sanzioni di alcun tipo.

Ad ogni modo, sarà necessario del tempo per capire se il governo sarà disposto ad accogliere tale proposta, il che rappresenterebbe un passo significativo verso la strada della legalizzazione.

foglia di pianta di cannabis

I semi di cannabis più venduti in commercio

Semi regolari

I semi “regolari” sono stati i primi ad essere utilizzati per la coltivazione della cannabis. La loro caratteristica principale è che possono dare origine a piante sia maschio che femmina.

Purtroppo, questo rappresentava un problema per coloro che desideravano ottenere grandi raccolti, poiché con questo metodo, i semi avevano una probabilità del 90% di svilupparsi come piante maschio.

Quindi, cosa significa?

I maschi producono il polline necessario alle femmine per creare semenza, che possono poi trasformarsi in nuove piante, e una femmina impollinata produrrà solo cime di scarsa qualità piene di semi.

Dunque, per evitare questo problema, era necessario eliminare le piante maschio una volta identificate.

Attualmente, questi tipi di semi sono limitati ai coltivatori o alle banche del seme che sviluppano i propri ibridi.

Semi femminizzati

I semi femminizzati sono stati modificati attraverso specifici metodi che permettono di evitare lo sviluppo di cromosomi maschili, garantendo così la crescita esclusiva di piante femminili che producono infiorescenze.

“Femminizzare” qualsiasi tipo di seme di marijuana è un compito complesso che richiede un lungo periodo tempo e molte prove per garantire la coerenza e la stabilità in modo da poterli vendere come varietà femminizzate.

Fortunatamente, oggi questo processo è garantito al 99,9%; tuttavia c’è sempre una piccola possibilità di ottenere una pianta di cannabis maschio dopo la germinazione dei semi.

Ciononostante, questo tipo di semenza rappresenta sempre un’opzione migliore rispetto a quelle precedentemente esaminate, soprattutto per i coltivatori alle prima armi.

Perché?

In questo modo, non è più necessario imparare a distinguere le piante maschili da quelle femminili e capire come rimuoverle tempestivamente.

Inoltre, questi semi assicurano l’ottenimento di cime di qualità alla fine del processo di coltivazione con una semplice cura di base.

Semi autofiorenti

I semi autofiorenti passano alla fase di fioritura indipendentemente dalle condizioni circostanti: sono infatti predisposti per entrare nel periodo di fioritura dopo un certo numero di settimane di crescita.

I vantaggi?

👉🏻Sono estremamente facili da coltivare poiché possono svilupparsi anche con poche ore di luce solare giornaliera

👉🏻Sono estremamente resistenti all’inquinamento luminoso, il che significa che non saranno influenzate dall’interruzione delle ore di buio.

👉🏻Sono ideali per iniziare a fare esperienza nella coltivazione o per chi dispone di poco tempo da dedicare alle proprie piante, anche se è importante sottolineare che, naturalmente, una cura adeguata aumenterà la resa finale.

I semi autofiorenti sono ottenuti incrociando un seme regolare o femminizzato con una varietà di cannabis sativa nota con il nome di Ruderalis.

In questo modo, il ciclo di vita sarà più breve, le piante saranno più piccole, ma più resistenti e capaci di fiorire in quasi tutte le circostanze.

È importante notare che queste piante sono pronte per il raccolto circa dieci o dodici settimane dopo la germinazione.

Sebbene le piante autofiorenti siano meno produttive rispetto alle varietà femminizzate, questo viene compensato dalla possibilità di effettuare più coltivazioni autofiorenti durante tutto l’anno.

Fase di germinazione cannabis: in cosa consiste?

La fase di germinazione dei semi di cannabis è fondamentale per avviare con successo il ciclo di crescita della pianta, e può influenzare notevolmente le probabilità di successo della germinazione.

Ecco alcuni consigli su come far germinare i semi per ottenere un raccolto soddisfacente:

  1. Selezione dei semi: assicurati di scegliere dei semi di alta qualità da fonti affidabili;
  2. Mantenimento dell’umidità: prima di piantare, ammolla i semi in acqua per circa 12-24 ore; in seguito, posizionane alcuni all’interno di un fazzoletto per qualche ora. L’umidità aiuterà a far aumentare la velocità di germinazione. Durante questo periodo, mantieni i semi in un luogo buio e caldo. Questo è il periodo in cui i germogli iniziano a emergere dai semi, sviluppando radici e cotiledoni;
    Alcuni coltivatori preferiscono utilizzare tecniche come il tovagliolo di carta o la lana di roccia per mantenere i semi umidi e al buio;
  3. Profondità di semina: pianta i semi a una profondità di circa 1-2 cm nel substrato. Coprili leggermente con la terra. Durante questo processo, è importante fornire una luce delicata e assicurarsi che le piantine ricevano aria fresca;
  4. Temperatura e umidità: mantieni una temperatura costante intorno ai 20-25°C e un’umidità relativa alta, intorno al 70-80%. Puoi utilizzare un tappetino riscaldante per mantenere costante la temperatura;
  5. Luce: Durante la fase di germinazione, non è necessaria molta luce. Una luce fluorescente può essere sufficiente, ma assicurati che sia a una distanza sufficiente dai semi per evitare surriscaldamenti;
  6. Aerazione: Assicurati che il substrato sia ben aerato per evitare la formazione di muffe o funghi. Puoi fare ciò utilizzando vasi traspiranti o assicurandoti che ci sia una buona circolazione dell’aria intorno ai semi;
  7. Monitoraggio e cura: Controlla regolarmente i semi per assicurarti che siano umidi ma non troppo bagnati. Una volta che le radici iniziano a emergere, trapianta delicatamente i semi in vasi più grandi.

Seguire una guida accurata e prestare attenzione ai dettagli può aumentare le probabilità di successo della germinazione e garantire un sano sviluppo delle piante durante questa fase critica della loro vita.

Leggi anche: Di quante ore di luce necessitano le diverse varietà di marijuana?

Conclusione

In questo articolo abbiamo esaminato la posizione del governo in merito alla germinazione di semi di cannabis.

In sintesi, al momento la coltivazione è consentita solo ai coltivatori autorizzati, mentre è possibile conservare i semi per scopi alimentari o collezionistici.

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Ti aspettiamo!