Modificato il: 15/07/2025
La coltivazione di talee di cannabis risulta una scelta interessante per molteplici motivi, soprattutto in termini di velocità rispetto ai semi
Le talee di cannabis non sono altro che rami recisi dalle piante di cannabis madre, che possono essere trapiantati per dar vita a dei cloni della pianta stessa, con lo scopo di preservarne il patrimonio genetico.
Perciò la prima scelta da affrontare per un breeder professionista di cannabis light o classica è la seguente: talee o semi?
Molti coltivatori optano per la clonazione perché, in verità, è molto più semplice di quanto si possa pensare.
In più, se si sceglie di piantare talee di cannabis, si avrà la certezza di ricavare raccolti di fiori con caratteristiche specifiche.
Nonostante ciò, nei Paesi dove è consentito, è bene considerare anche gli aspetti critici legati alla coltivazione delle talee piuttosto che dei semi. Difatti, riprendendone appieno le caratteristiche, è possibile che la pianta presenti anche eventuali difetti.
Noi di Justbob, cannabis light shop di portata europea, approfondiremo nelle prossime righe la questione delle talee di cannabis, perché siamo convinti che il mondo della canapa vada conosciuto in ogni sua forma.
Lo sanno bene i nostri clienti, appassionati di prodotti a base di CBD per puro scopo collezionistico.
Ma torniamo alle talee di marijuana e andiamo a vedere di preciso di che si tratta e come ricavarle dalla pianta madre.
Cosa sono le talee di cannabis e come si ottengono?
Le talee della cannabis sono, in termini semplici, dei cloni ricavati da una pianta durante la fase vegetativa: i rami vengono recisi in maniera precisa durante la fase vegetativa e fatti radicare grazie all’immersione in acqua e appositi fertilizzanti, diventando a tutti gli effetti delle piante di canapa indipendenti, identiche alla madre.
Quando ci riferiamo alla pianta madre, bisogna chiarire che essa non dovrà mai fiorire, perché serve ai coltivatori esclusivamente per ricavarne delle talee. Dunque, consigliamo di selezionare una varietà vigorosa che, di norma, produrrebbe un elevato quantitativo di infiorescenze.
Così facendo, si otterranno cloni in salute (se curati bene) da poter sfruttare per tutto l’anno, in modo da effettuare numerose colture.
Quando si piantano le talee di canapa, bisogna ricordarsi che esse preleveranno tutte le caratteristiche intrinseche della pianta madre, età compresa. Per questa ragione, è bene sostituire, dopo un certo periodo di tempo, la pianta madre.
E’ opportuno non stressare la pianta, per cui è meglio clonarla per un massimo di 3/4 volte, evitando di comprometterne la salute o esporla a malattie. Se si tratta del raccolto che più vi soddisfa, allora si potrà ricreare la pianta dalle talee estratte in precedenza.
In linea generale, la coltivazione di talee è poco adatta ai neo coltivatori, anche se si rivela la scelta più vantaggiosa rispetto ai semi di cannabis, con cui si parte da zero.
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Talee di cannabis: consigli preziosi per la scelta della pianta madre
Come abbiamo già compreso, dove è consentita la coltivazione, le persone sanno che è dalla scelta della pianta madre che si rivelerà il futuro risultato sperato per le talee.
Prima di tutto, sarebbe meglio scegliere una genetica molto apprezzata da chi si appresta a coltivare, sia in termini di profumi che di aromi.
Inoltre, molti coltivatori si lasciano influenzare dalla quantità di resina che, di norma, la pianta produce, ma anche dallo stato generale di salute e resistenza ai parassiti.
Sarebbe meglio scegliere una pianta madre abbastanza resistente, soprattutto verso parassiti, muffa (alcuni dei peggiori nemici del raccolto, anche se si opta per la coltivazione con semi) e altre condizioni ambientali avverse che possono compromettere il raccolto.
Nel caso si dovesse optare per una coltivazione indoor, ovvero al chiuso, è sempre bene selezionare genetiche dall’altezza contenuta e, ovviamente, con tempi di fioritura abbastanza veloci, per ottimizzare la velocità del ciclo produttivo.
Tenendo a mente tali fattori, si potrà conoscere sin da subito cosa offrirà il raccolto finale della propria marijuana legale.
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Talee cannabis: guida pratica alla propagazione e alla scelta delle varietà più vantaggiose
La propagazione tramite talee di cannabis è una tecnica sempre più adottata dai coltivatori esperti e appassionati, anche in Italia, grazie ai suoi numerosi vantaggi in termini di quantità, qualità e tempi di produzione. Rispetto alla coltivazione da seme, la talea consente infatti una crescita rapida, una maggiore selezione genetica e un controllo più accurato sul risultato finale.
Una delle pratiche più consigliate è l’uso della lana di roccia per favorire una corretta radicazione, mantenendo l’umidità necessaria per lo sviluppo delle radici e prevenendo l’insorgenza di malattie fungine o danni da parassiti. In alternativa, alcuni coltivatori preferiscono lavorare “a mano”, controllando ogni fase del processo per garantire un prodotto finale di alta qualità.
Tra le varietà più apprezzate per la clonazione spicca la Kerosene Krash, molto richiesta per il suo aspetto unico e il suo elevato contenuto di cannabinoidi (come il CBD), ma anche per la sua resistenza e adattabilità alla coltivazione indoor in spazi ristretti e ambienti controllati all’interno di serre o grow box. Nei vivai professionali e nei progetti di coltivazione più strutturati, scegliere la pianta madre giusta è fondamentale: deve avere proprietà stabili, un ciclo vitale attivo e l’assenza di difetti genetici.
Dal punto di vista logistico, è importante organizzare anche la disponibilità di spazio, l’attrezzatura per il trasporto e la consegna, soprattutto per chi vende talee tramite un sito e-commerce. Alcuni utenti aggiungono le talee direttamente al carrello online, selezionando varietà specifiche come la rinomata Blue Gelato 41, apprezzata per i suoi aromi intensi e la sua struttura compatta.
Infine, “The New” tendenza nel settore è l’adozione di tecniche di prevenzione che ottimizzano il ciclo vitale della pianta, minimizzando i rischi e massimizzando la resa in fiori e contenuto attivo. È proprio in questo equilibrio tra scelte tecniche, conoscenza e lavoro pratico, che il mondo delle talee cannabis mostra tutto il suo fascino e le sue possibilità di sviluppo, in uno stato di continua evoluzione.
Quali sono i vantaggi dell’utilizzo delle talee di canapa?
Lì dove la coltivazione è legale, lo scopo di qualsiasi breeder è ottenere dei raccolti di erba light soddisfacenti a livello di quantità e con una qualità all’altezza delle proprie aspettative.
Se parliamo di talee di cannabis, il primo vantaggio da evidenziare è la certezza di ottenere solo piante femmine, se la genetica della pianta madre è la medesima, e alcune caratteristiche specifiche come aroma, compattezza e resa saranno conservate.
Inoltre, è già chiaro che si ha l’opportunità di preservare la genetica della pianta di cannabis legale o classica che sia, avendo la costante sicurezza del raccolto prodotto.
Le talee di cannabis risultano più efficienti se si vuole ottenere un risultato finale abbondante. Mentre alcune talee sono già in fase di fioritura, è possibile farne crescere delle altre.
Naturalmente, per mantenere il ritmo, bisogna prestare attenzione a diversi fattori: per ottimizzare il tutto, si predilige la coltivazione indoor, in modo da non doversi preoccupare delle condizioni climatiche esterne.
Rispetto ai tradizionali semi, coltivare talee di erba legale o classica richiede tempistiche più brevi e, in realtà, permette anche di risparmiare.
Come riportano i coltivatori dall’estero, una volta che si conosce la qualità del raccolto ottenuto dalla clonazione di una pianta madre accuratamente scelta, si avrà la certezza di conoscerne anche le percentuali di THC e CBD presenti, così da trarne benefici in base alle proprie esigenze, considerando ogni fase della crescita e dello sviluppo.
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