THCP e CBDP: la scoperta

thcp e cbdp nella cannabis sativa

Modificato il: 04/07/2025

THCP e CBDP: ciò che devi sapere sui due nuovi fitocannabinoidi nella Cannabis Sativa

Le piante di canapa light e di cannabis “classica” presentano oltre 400 principi attivi noti, di cui circa 150 sono stati riconosciuti come “cannabinoidi”. Tra i cannabinoidi più conosciuti troviamo il THC e il CBD, noti soprattutto per le loro proprietà in ambito terapeutico.

Nel tentativo di definire il profilo dei fitocannabinoidi (ovvero i cannabinoidi naturali) che caratterizzano la canapa sativa, un gruppo di ricercatori italiani hanno scoperto due nuovi principi attivi: THCP (tetraidrocannabiforolo) e CBDP (cannabidiforolo).

I ricercatori (provenienti dall’Università di Modena e Reggio Emilia, dall’Università di Roma, dall’Università della Campania e dall’Istituto di Nanotecnologia di Lecce) descrivono nello studio, pubblicato sulla rivista Nature, come hanno isolato i due nuovi cannabinoidi. Tra i due, il THCP si lega ai recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide umano.

Gli scienziati ipotizzano che questo cannabinoide possa rivelarsi 30 volte più potente del THC, il noto componente psicoattivo della cannabis.

Gli effetti del THCP, principio attivo della cannabis molto simile al THC

Nel corso dello studio i ricercatori hanno notato come il THCP abbia un’altissima affinità per i recettori CB1, circa 30 volte rispetto a quella del THC. Le proprietà psicotrope del THC sono in genere associate alla sua interazione con i recettori CB1 del nostro sistema endocannabinoide. Di conseguenza il THCP potrebbe agire sulla nostra psiche (forse in misura maggiore del THC).

Gli studiosi hanno anche condotto esperimenti su animali da laboratorio. Da questi hanno potuto dimostrare che il THCP svolge un’attività cannabimimetica analoga al THC, ovvero ha pressoché gli stessi effetti farmacologici.

effetti THCP fitocannabinoide della cannabis

I suoi effetti sull’organismo umano sono ancora da dimostrare, dunque per il momento si possono fare solo delle ipotesi, da confermare o smentire mediante ulteriori studi.

Ma qual è l’attività cannabimimetica riscontrata nel THCP?

Devi sapere che i ricercatori hanno analizzato un estratto della marijuana terapeutica FM2 (che presenta basse quantità di THC) prodotta nell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. Hanno affermato che il THCP, similmente al THC, presenta effetti antidolorifici e provoca ipomobilità, catalessi e abbassamento della temperatura rettale.

Il CBDP, cannabinoide scoperto di recente dai ricercatori italiani

I ricercatori hanno affermato che il THC e il CBD presentano una particolare struttura chimica che condivide una catena alchilica laterale, la quale presenta cinque atomi di carbonio disposti in maniera lineare.

Il THCP e il CBDP si differenziano da loro solo per la lunghezza di questa catena, che contiene sette atomi di carbonio nella stessa disposizione lineare; la lunghezza di questa catena è responsabile della maggiore affinità con il recettore CB1.

Ma allora il CBDP è simile al CBD e presenta gli stessi effetti benefici, come quelli antidolorifici, ansiolitici e antiossidanti?

In questo caso, poiché l’attività biologica del CBDP non è ancora nota, si possono fare congetture. In quanto il THCP si comporta in maniera simile al THC, anche il CBDP potrebbe avere un’attività analoga al CBD.

Ok, tutto fantastico ma… Cosa significano queste scoperte per il mondo della marijuana light e di quella terapeutica?

THCP e CBDP: il valore della loro scoperta

I ricercatori suppongono che il THCP possa essere la ragione dei diversi effetti che si riscontrano dall’assunzione di differenti ceppi di cannabis. Inoltre la sua presenza potrebbe spiegare le proprietà terapeutiche di alcune varietà di cannabis, difficili da giustificare con la sola presenza di THC.

Il problema di fondo è che nessuno ha mai cercato questi due principi attivi nella cannabis. Una volta stabilito il profilo farmacologico del THCP, si può auspicare che le varietà di cannabis ricche di questo composto saranno sviluppate, in futuro, per trattare determinate patologie.

Secondo i ricercatori sia il THCP che il CBDP potrebbero avere una vasta applicazione in ambito medico, ma per il momento gli studi sono ancora lontani da questa realtà. Sarebbero dunque necessarie ulteriori ricerche per comprendere sia i benefici che i rischi dell’assunzione di questi cannabinoidi all’interno di una terapia farmacologica.

Solo i futuri studi di farmacocinetica potranno rivelare queste importanti informazioni.

Il passo successivo alla ricerca condotta da questi studiosi italiani è quello di cercare il THCP e il CBDP non solo nella FM2 ma anche in altre varietà di cannabis. Sarà necessario determinare le quantità esatte di questi cannabinoidi al fine di comprendere l’entità del loro effetto sull’organismo umano.

Purtroppo il processo sarà piuttosto lungo, in quanto prevede numerosi test farmacologici per valutare gli effetti benefici e gli eventuali rischi dell’assunzione di THCP e CBDP.

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thcp e cbdp

THCP e CBDP: nuove prospettive per il mercato e il benessere dei consumatori

La scoperta del THCP e del CBDP ha aperto orizzonti completamente nuovi non solo nella comprensione scientifica della pianta di cannabis, ma anche nella formulazione di prodotti derivati destinati al benessere psico-fisico. La presenza di questi due nuovi fitocannabinoidi, la cui struttura molecolare si differenzia da quella dei più noti THC e CBD principalmente per la catena laterale più lunga, potrebbe spiegare differenze significative negli effetti psicoattivi riscontrati tra le varie varietà.

In particolare, il THCP è un cannabinoide che ha dimostrato un legame estremamente forte con i recettori endocannabinoidi CB1, risultando potenzialmente molto più potente rispetto al THC stesso. Questo dato, pubblicato anche su Scientific Reports, ha spinto diversi team di ricerca ad approfondire la dimensione farmacologica di queste molecole. Il confronto tra THCP, THC e composti alternativi come HHC, THCjd e H4CBD diventa quindi fondamentale per individuare il modo migliore per utilizzare ogni principio attivo a seconda delle necessità terapeutiche e del profilo del paziente.

Molti brand stanno già osservando con attenzione l’evoluzione di queste ricerche per sviluppare prodotti innovativi: da oli e cartucce per vaporizzatori fino a caramelle aromatizzate, le applicazioni sono potenzialmente infinite. La qualità dei nuovi prodotti dipenderà dalla concentrazione controllata di cannabinoidi come THCP, ma anche dalla combinazione con altre parti della pianta, come i terpeni, responsabili di aromi e sapori.

In questo scenario in evoluzione, la comunità scientifica e quella industriale dovranno collaborare per garantire sicurezza, trasparenza e consapevolezza nell’uso e nel consumo di nuovi derivati. La sfida sarà quella di mantenere alta l’attenzione sulla potenza e sull’attività psicoattiva di questi composti, in particolare se confrontati con cannabinoidi sintetici o semisintetici già presenti sul mercato.

Infine, il successo del THCP e del CBDP dipenderà anche dalla capacità di isolarli e dosarli in modo affidabile, affinché possano diventare ingredienti chiave in prodotti mirati al miglioramento della qualità della vita. Mentre la maggior parte dei fitocannabinoidi rimane ancora poco studiata, è evidente che siamo solo all’inizio di una rivoluzione che potrebbe ridefinire l’intero concetto di cannabis terapeutica e funzionale.

In conclusione

Il THCP e il CBDP sono sicuramente una grossa scoperta per il mondo della cannabis applicata in ambito medico, in quanto potrebbero avere effetti terapeutici analoghi (e forse anche più rilevanti) del THC e del CBD (e delle sostanze da essi derivanti, come l’hashish cbd).

Nessuno prima d’ora aveva mai cercato, e di conseguenza trovato, questi cannabinoidi, dunque gli studi a riguardo sono per il momento in alto mare. Al fine di provare i loro benefici e riscontrare eventuali rischi dati dalla loro assunzione, sono necessari numerosi test da condurre in laboratorio.

Per il momento festeggiamo questa nuova scoperta e speriamo di avere al più presto delle belle novità!