Cime, gambi e foglie di canapa da fumare: ecco cosa si fuma della marijuana

cosa si fuma della marijuana

Modificato il: 05/09/2025

Tutto ciò che devi sapere se ti stai chiedendo cosa si può fumare della pianta di canapa

La canapa sativa è una pianta che, in antichità, veniva fumata e inalata durante cerimonie religiose e tradizionali. Attualmente, la cannabis si usa a scopo ricreativo ma anche terapeutico.

Ma cosa si fuma della marijuana? Si utilizzano solo le cime, ovvero i fiori di cannabis, oppure anche le foglie e i gambi hanno gli stessi effetti dell’erba ad alto contenuto di THC (molto diversi da quelli della cannabis light ad alto CBD e basso THC)?

Continua a leggere per scoprire tutto a riguardo!

I cannabinoidi si trovano solo sui bud o su tutta la pianta di canapa sativa?

Come forse saprai, i principali responsabili degli effetti della cannabis sono i cannabinoidi, che si tratti di marijuana tradizionale o di marijuana legale a bassissimo contenuto di THC.

I cannabinoidi vengono prodotti da particolari ghiandole chiamate tricomi, presenti su tutta la pianta ad eccezione delle radici e della parte interna dei rami. Sono presenti in altissime percentuali sui bud (ovvero i fiori, chiamati anche cime) e in quantità minime nel resto della pianta.

si possono fumare le foglie di canapa

Tra i principali cannabinoidi della marijuana troviamo THC e CBD: il THC è psicoattivo e contenuto in grandi quantità nell’erba illegale e in bassissime percentuali nell’erba legale, mentre il CBD mitiga l’azione del THC e presenta soli effetti corporali.

Tornando a noi, i tricomi che producono i cannabinoidi si trovano su quasi l’intera pianta di canapa (anche sulla canapa light).

Per gli utilizzatori di marijuana potrebbe dunque aver senso fumare i fiori ma anche fumare i gambi e le foglie della cannabis?

Foglie di canapa: usi comuni e meno comuni

Le foglie di canapa vengono generalmente utilizzate sia per produrre hashish insieme alle cime e ad altre parti della pianta. La produzione avviene per sfregamento dei bud, delle foglie e di altre parti della pianta sia già lavorate che fresche (l’utilizzo delle parti fresche e non ancora raccolte è tipico della lavorazione del pregiato hashish Charas, che trovi nel nostro shop Justbob insieme a cannabis legale e olio CBD).

Spesso le foglie di cannabis si utilizzano anche come concime per la stessa canapa e in cucina (per preparare il the o la tisana alla cannabis, anche se le foglie fritte sono molto famose). Qualcuno le usa anche sminuzzate o arrotolate per realizzare spinelli insieme ai fiori di cannabis.

Le foglie che si possono fumare dovrebbero provenire da agricolture biologiche e non presentare difetti e segni di malessere. Ad esempio sarebbe meglio prediligere quelle di colore bello acceso e scartare quelle danneggiate, ingiallite o imbrunite. Naturalmente è possibile fumare foglie secche, non quelle fresche; molti le utilizzano arrotolate come se fossero delle vere e proprie cartine… Però naturali.

Ma in Italia si possono fumare le foglie di canapa? In realtà no, perché il loro utilizzo è proibito allo stesso identico modo dei fiori di cannabis. Quindi ti consigliamo di farlo solo se ti trovi in un Paese che sta superando il proibizionismo della marijuana.

E ora passiamo ai gambi della pianta di cannabis.

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Foglie di canapa da fumare: altri utilizzi e curiosità

Quando si parla di foglie di canapa da fumare, spesso ci si concentra solo sulla loro azione se usate al posto del tabacco o insieme alle infiorescenze. In realtà, le foglie – comprese le più piccole foglioline conosciute come sugar leaves – hanno un ventaglio di possibili utilizzi che vanno ben oltre la semplice combustione.

In teoria, ogni foglia della pianta racchiude microtracce di cannabinoidi, ma il loro livello non è paragonabile a quello dei fiori. Questo spiega perché in molti contesti si preferisce impiegare le foglie per altri scopi: in cucina, ad esempio, possono diventare un ingrediente di un infuso o di un tè rilassante, spesso abbinato ad altre erbe prive di caffeina. In alternativa, grazie a particolari tecniche di lavorazione, le foglie possono essere trasformate in estratti, combinandole con olio di cocco, burro o persino con l’alcol per ottenere prodotti casalinghi.

Alcuni coltivatori ne valorizzano l’aspetto estetico e l’uso nelle preparazioni artigianali, mentre altri le considerano solo uno scarto della coltivazione. Tuttavia, in molte zone del mondo, le foglie hanno avuto e hanno tuttora un ruolo anche in campo medicinale, come base di rimedi naturali contro piccole malattie o disturbi.

Naturalmente, ogni articolo che tratta di questo tema dovrebbe ricordare che la sicurezza dipende sempre dalle condizioni di consumo e dal tipo di prodotto finale. Per via della combustione, fumare foglie non sempre regala una sensazione piacevole, e anzi può risultare pesante se paragonato ad altre vie di assunzione. Per questo, molte domande comuni riguardano proprio i tempi e le modalità con cui sfruttarle, e se non sia meglio optare per un uso alternativo rispetto alla combustione.

In seguito, sarà interessante osservare come il mondo della canapa continuerà a sperimentare nuove soluzioni e nuovi tipi di utilizzo, trasformando qualcosa che un tempo veniva scartato in una risorsa sempre più valorizzata.

Ha senso fumare i gambi della pianta di canapa?

La risposta è… Ni. Infatti fumare i gambi così come sono non ha molto senso, perché non hanno grandi effetti benefici o psicoattivi.

Dai gambi e dai rami di cannabis si produce l’hashish (nel caso della cannabis legale si parla di hashish CBD), dunque, nei Paesi in cui è permesso, ha senso fumare la resina prodotta dai gambi, dalle foglie e dalle cime della canapa.

La combustione degli scarti dei gambi non lavorati è davvero controproducente. Non solo fa male alla salute – perché sappiamo bene che l’inalazione di sostanza combuste fa male al nostro organismo, a prescindere dalla materia che viene inalata – ma non sortisce praticamente alcun effetto sull’uomo…

… Al contrario di ciò che succede se si fumano le cime, ovvero i fiori, di cannabis.

foglie che si possono fumare della cannabis light

Quali sono gli effetti dei bud di marijuana?

Gli effetti delle canne dipendono principalmente dalla quantità di THC presente nei fiori, dalla frequenza di utilizzo, dal metabolismo dell’utente e dal tipo di marijuana.

Nello specifico, i tipi di marijuane e effetti dati dalla loro inalazione dipendono dalle concentrazioni di cannabinoidi, i principi attivi della canapa.

Le varietà di cannabis ad alto contenuto di THC hanno, tra gli altri, forti effetti euforizzanti e aumentano la concentrazione e la creatività. La marijuana tradizionale con THC e CBD bilanciato presenta un forte effetto rilassante e antidolorifico.

E l’erba light? Lei è una vera e propria eccezione, perché presenta THC inferiore allo 0,2% e alte percentuali di CBD.

Gli effetti del THC sono dunque nulli, dunque l’utente non riscontra effetti psicoattivi, mentre l’azione del CBD è evidente. Ad esempio, chi assume marijuana light riscontra i seguenti sintomi corporali:

  • rilassamento delle membra
  • effetto antidolorifico, antiemetico, antispastico e antiossidante
  • ipotensione
  • regolazione delle difese immunitarie

e tanto altro ancora.

Bisogna però prestare attenzione ai metodi di assunzione: come abbiamo precisato poc’anzi, fumare (qualsiasi cosa) è fortemente sconsigliato perché l’inalazione di sostanze combuste ha gravi effetti collaterali sulla nostra salute.

Leggi anche: Come si essicca la marijuana nei processi industriali.

In conclusione

Ora sai cosa si fuma della marijuana e cosa si fa con le varie parti della pianta di canapa. Ti ricordiamo, però, che in Italia è proibito fumare cannabis (anche light), dunque ti sconsigliamo di farlo.

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